PERSONE ANORMALI - Episodio 26 - Non bisognerebbe mai incontrare i propri miti; visti da vicino ti accorgi che hanno i foruncoli e la spranga dietro la schiena

C'è una spiaggetta sotto la Cittadella di Ajaccio, sotto un contrafforte che fronteggia il mare, al momento non molto frequentata, forse perché è quasi ora di aperitivo, o di cena per chi viene dal Nord Europa, e la gente si è già smobilitata. Per il tramonto ce ne vuole ancora un bel po' e il sole regala molto, senza la arroganza del primo meriggio. Lei ha su un semplice bikini a triangolino bordeaux come le sue scarpe da ginnastica, coi laccetti non troppo lunghi; lui le scorge un piccolo tatuaggio che non aveva mai notato prima, in un punto strano, sono solo poche lettere, ma nonostante la curiosità non le chiede cosa significhi. La sta guardando; la guarda e poi guarda anche un mondo intorno che sembra essere fulgido e da qualche parte contento di sé, come se questa cosa esistesse davvero. Lui sta guadagnando qualche minuto strappato alla infelicità torbida tramite la bellezza di lei, tramite la sabbia e lo sciabordio delle ondine quiete; è cosa nota che si può avere tanto da questo, anche se il resto fa ben più schifo, da qualche parte, ma in un altro posto. Poi, con un improvviso moto di consapevolezza, si rende conto di quanto sarebbe salvifico amarla, e si mette addosso una gran fifa, come per una eclissi di sole repentina, ma senza lo stupore né la sapienza di un episodio passeggero, del sapere che la eclissi passa e poi la luce torna. Lui distoglie lo sguardo da lei per non farsi riconoscere se lei, per il momento distesa, lo guardasse. Non vuole rovinarle nulla, almeno a lei.

Facciamo un altro bagno?

Le dice

Sì, dai. Adesso?

Lei non può vedere i suoi occhi ancora quasi annebbiati, dietro gli occhiali da sole Oakley da Navy Seals. Lei ha dei Ray-Ban Wayfarer camouflage; a lei piacciono le cose mimetiche. Questa doppia schermata gli fornisce il tempo di dimenticare per un attimo, prima di togliersi gli occhiali e correre a tuffarsi in mare, seguito da lei a rotta di collo.

Fino a quando escono dall'acqua lei non si stacca da lui un istante, quasi come una bimbetta che si attorciglia al papà per provare ogni variante di abbarbicamenti. E quando escono lei lo butta sull'asciugamano steso, si lancia su di lui e fa il gesto di scoparsi la sua gamba, come un cagnolino arrapato, poi lo lecca sulla faccia e uggiola

Stasera te ne faccio di cotte e di crude

Dice lei, continuando a strusciarsi a mo' di cagnetto

Smettila o ti scopo qua a cielo aperto, contra legem

Ahhhhhhhhhh, vedo che sei già pronto in effetti

Sì ma c'è ancora gente di là e poi ci possono pure vedere da sopra

Dici che ci arrestano per atti osceni?

Se Jean Cocteau diceva che i francesi sono italiani di cattivo umore, i corsi sono sardi di umore cattivissimo; pensa che caratteraccio aveva anche solo il nostro caro nume tutelare Napoleon Bonapart...

Ma io so anche, se non ricordo male, che Napoleone era un gran porco e che si faceva delle gran scopate con quella gran figa della Josephine

Sì, ma non so se permettesse più di tanto agli altri di scopare in spiaggia eh, soprattutto a nella sua città natale! Figurati

Da quando ti preoccupi della legalità costituita soprattutto in materia di scopate, diocornuto?

Semplicemente non voglio che i poliziotti corsi ti arrestino e si godano loro di vederti nuda in manette, sottraendomi la mia legittima parte di divertimento napoleonico e sadomasochista

Mmmmmmmmmm, ma se non ce le hai neanche le manette, porcellino porcelletto

Possiamo sempre trovare una armeria o almeno un sexy shop in città

A quest'ora saranno già chiusi. Uffa

Ti strappo questo bikini e ti lego con i laccetti

No, no, si rovina. Mi puoi legare una corda!

E dove la trovo una corda? I cordai saranno chiusi pure loro

Non ne ho idea, sei tu l'uomo sadomaso, madonnacaimano!

Va bene, adesso ci penso. Sappi che non riuscirai a fuggire, e se riuscirai io ti inseguirò

No, mi sa che non riuscirò.

Di Lapo Mazza Fontana