Radici Rivelate: la Barbera d’Asti come opera vivente

È stato presentato ufficialmente ai media nazionali “Il Risveglio del Ceppo”, il progetto
culturale e produttivo che unisce vino, arte e territorio, promosso dalla Cantina
Barbera dei Sei Castelli di Castelnuovo Calcea. Due giornate intense, cariche di
emozione e significato, hanno animato il 20 e 21 giugno nel cuore della Barbera d’Asti,
offrendo agli ospiti un’esperienza immersiva e identitaria.


Protagonista assoluta dell’evento è stata la nuova linea di vini "Il Risveglio del Ceppo",
presentata “en premier” con l’annata 2023. Un progetto che va oltre il prodotto: ogni
bottiglia è un frammento di storia, un ceppo che torna a parlare, simbolo di rinascita e
continuità. I vini provengono da vigneti realizzati utilizzando il patrimonio genetico di
storici vigneti risalenti ad inizio ‘900 coltivati secondo i principi della viticoltura
rigenerativa, in cui il gesto agricolo si intreccia con quello artistico, in un linguaggio
contemporaneo che valorizza la memoria agricola e il paesaggio vitivinicolo.


Durante le due giornate, i partecipanti hanno vissuto degustazioni guidate in un
contesto narrativo immersivo, culminando in uno dei momenti più significativi
dell’iniziativa: la visita collettiva alla vigna madre, risalente ad inizio ‘900 dove i primi
ceppi ancor oggi produttivi sono stati preservati e trasformati nel cuore pulsante del
progetto. Qui è stato possibile toccare con mano il profondo legame tra la cura della
terra e il gesto artistico.


Il percorso si è concluso al nuovo Centro enoturistico all’interno del museo immersivo
permanente "L’Anima del Vino", dove le opere dell’artista Ezio Ferraris – sculture
realizzate da vecchi ceppi di Barbera – restituiscono voce e forma alla memoria
viticola. In questo spazio evocativo, gli ospiti hanno potuto assistere in anteprima
assoluta alla presentazione dell’annata 2023 della Barbera d’Asti “Il Risveglio del
Ceppo”: un evento nell’evento, simbolo di un dialogo profondo tra passato e presente.
L’intero evento è stato scandito dalle musiche originali del Maestro Christian
Ravaglioli, che hanno accompagnato i momenti salienti, trasformando la
presentazione in un rito collettivo dove l’identità della terra si è fatta suono, gesto e
racconto.


Fondata nel 1960 dalla volontà cooperativa di viticoltori originari di sei comuni delle
colline astigiane – Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Moasca, San Marzano Oliveto,
Calosso, Costigliole d’Asti – la Cantina Barbera dei Sei Castelli prende il nome dai
castelli medievali che ancora oggi vegliano su questi borghi vitivinicoli. Con oltre 260
soci viticoltori, 800 ettari coltivati e oltre 7 milioni di fatturato la Cantina è oggi un
simbolo di cooperazione agricola e innovazione culturale, promotrice di un’agricoltura
sostenibile e di un vino che diventa narrazione del territorio.


Il Risveglio del Ceppo rappresenta l’ultima, potente espressione di questa visione: una
linea di prodotto, certo, ma anche un’opera collettiva che intreccia arte, paesaggio e
rigenerazione.