Polimoda Graduate Show, venti talenti emergenti pronti a rivelare storie personali, visioni coraggiose e sperimentazioni materiali che travalicano le convenzioni del fashion system

La settimana di Pitti Uomo 108 si è aperta lunedì 16 giugno con il Polimoda Graduate Show 2025, presso la Stazione Leopolda

Il Polimoda Graduate Show 2025 è un viaggio alla scoperta della creatività più pura. Venti collezioni per oltre cento look raccontano di radici personali, autenticità creativa e sperimentazione.
Le collezioni di venti talenti emergenti sfilano in un percorso di ricerca creativa senza compromessi, fatto di pensiero originale e maestria d’esecuzione. In passerella oltre cento look pronti a rivelare storie personali, visioni coraggiose e sperimentazioni materiali che travalicano le convenzioni del fashion system. Il Graduate Show è la conclusione di un viaggio che parte dalla consapevolezza dalle proprie radici e dalla ricerca di sé stessi. La moda si fa linguaggio per raccontare memorie culturali e aspirazioni artistiche. Il punto d’arrivo di un percorso di crescita e maturazione professionale per una generazione di giovanissimi designer al loro esordio. Studenti da tutto il mondo che hanno scelto l’Italia e Firenze per studiare moda. Quattro anni che hanno permesso loro di elevare l’idea a un prodotto pronto per l’industria. Ogni capo, infatti, è stato ideato, sviluppato e realizzato nei nuovi laboratori del Manifattura Campus, sotto la guida di alcuni dei più noti professionisti del settore – a partire dalla direzione di Massimiliano Giornetti, alla consulenza di An Vandevorst, fino all’esclusiva mentorship di Tim Blanks, uno dei massimi critici della moda contemporanea. Il risultato è una moda ancora incontaminata, priva delle sovrastrutture dell’industria e delle pressioni commerciali. Non una reinterpretazione di tendenze, ma il coraggio di sperimentare linguaggi, materiali e silhouette che suggeriscano qualcosa di completamente nuovo, capace di sorprendere. È l’incontro tra le proprie radici e l’urgenza di dialogare con il mondo contemporaneo. Dalla reinterpretazione in chiave contemporanea dell’“urban armour” a un viaggio metaforico nell’Artico sulle orme di un celebre esploratore; dal confronto tra riti di passaggio giapponesi e messicani a un omaggio alla forza e alla bellezza materna; dall’ascesa sociale nelle élite argentine alla libertà creativa offerta dalla costa italiana. Senza trascurare l’esperienza disorientante di una vita vissuta tra culture diverse, la nostalgia dell’infanzia nel West rurale americano e il contrasto tra controllo e libertà – ispirato all’architettura brutalista e alla letteratura distopica del Novecento. Ogni collezione composta da sei look racconta un viaggio di auto scoperta dando vita a un caleidoscopio di visioni che anticipa il dibattito contemporaneo sulla moda. I designer, le cui collezioni sono state selezionate dalla faculty tra tutte le graduate collection, rappresentano diciassette diverse nazionalità, portando un po’ delle proprie origini e della propria cultura sulla passerella.  Così Elena Azeglio (Italia) propone un’armatura urbana contemporanea ispirata al paracadutismo militare e alle armature dei samurai; Veronica Bezzeccheri (Italia/Colombia) rievoca con ironia le disavventure di pesca del padre; Nansen Capici (Italia) elabora un viaggio personale verso l’autenticità e l’introspezione; Grigory Fedenko (Russia/Israele) riflette sul concetto di potere attraverso simboli di ascesa industriale e corrosione morale; Chloe Geyer (Sudafrica) evoca i ricordi d’infanzia in una foresta dando forma a un romance nostalgico e giocoso.

Naomi Guzman Doran (Messico/Giappone/Malesia) esplora la propria identità biculturale fondendo i rituali di passaggio del Seijin Shiki giapponese e della Quinceañera messicana; Huang Ying (Ungheria/Cina) ripercorre un viaggio alle origini e alla forza della figura materna; Leonardo Iori (Italia) rappresenta l’animale che è dentro di noi e il lato più feroce dell’alta società; Derin Kemer (Turchia) incarna la presenza autorevole della madre in silhouette oversize; Mandula Maczkó (Ungheria) dialoga con le radici ungheresi fondendo la bellezza rustica dell’abbigliamento contadino tradizionale con l’opulenza del patrimonio folcloristico.

Keila Melany Mirmina (Argentina) mette in scena un gaucho ribelle in viaggio da una piccola città verso una Buenos Aires privilegiata, in una critica all’élite sociale; Filippo Montanini (Italia) celebra la fluidità e l’erotismo disco di Riccione con satin scintillanti, righe marinare e techno-pizzo; Sophia Marais Ostervold (USA/Norvegia) unisce sport estremo e abbigliamento tecnico a suggestioni sacre e religiose; Samuele Pampaloni (Italia) trasforma l’umiliazione subita online in una narrazione che oppone vulnerabilità e autorità.

Joseph Thomas Prince (USA) omaggia i ricordi della fattoria di famiglia, tra nostalgia rurale e modernità raffinata; Eseniia Rybnikova (Russia) costruisce dualità orwelliane in geometrie brutaliste sovrapposte a capi quotidiani; Farnia Salim (Iran) racconta il contrasto tra due mondi nel limbo tra restrizione e liberazione nel womenswear ispirato al Qajar; Sofia Sapena (Paraguay) prende in giro la frivolezza dell’umanità evocando l’immagine e l’ironia del nonno; Isabella Valdez (Perù) interpreta l’esperienza personale dell’immigrazione come una ricerca giocosa di casa; infine, Amina Vanneling (Svezia/Iran) narra l’incontro casuale di sei sconosciuti sotto la pioggia, in un tipico pomeriggio di settembre a Göteborg.

Una giuria prestigiosa, composta da alcuni dei più celebri protagonisti della cultura e dello spettacolo, è chiamata ad eleggere la “Best Collection 2025”. A valutare le collezioni per assegnare l’ambito titolo di quest’anno sono Michèle Lamy, Artist, producer, performer e Co-Founding Partner di Owenscorp, Luc Tuymans e Carla Arocha, celebri visual artist internazionali, Ahmad Daher, RTW Atelier Manager di Ferragamo, Tiziana Cardini, Fashioncriticdi Vogue Runway e Vogue.com, e Marco Rambaldi, Co Owner & Creative Director del brand omonimo. L’annuncio del vincitore sarà dato il 25 giugno su tutti i canali ufficiali di Polimoda. La produzione dell’evento è affidata a un team d’eccellenza che comprende la direzione creativa di Giornetti, lo styling di Serge Girardi e il sound design di Frédéric Sanchez. L’edizione di quest’anno si arricchisce anche di speciali collaborazioni con media e content creator internazionali – tra cui Bliss Foster, Fashion RoadmanIdeservecouture, 1 Granary, Next Gen Magazine e Vogue Italia – con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il talento dei nuovi diplomati di Polimoda in tutto il mondo. Tra gli ospiti anche tante personalità del mondo dello spettacolo come Thomas Asueni, Giorgio Belli, Bnkr44, Rocco Fasano, Gianluca Gori, Martina Lampugnani, Selvaggia May, Jenny De Nucci, Ruben Mulet Porena, Carola Puddu, Eleonora Riso, Matteo Santorum e Seydou Sarr