ReMade in Italy: l’Accademia IUAD di Napoli celebra la voce dei giovani creativi della moda

Si è svolta oggi, nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale Donnaregina, l'inaugurazione di ReMade in Italy, la mostra promossa dall’Accademia IUAD – Institute of Universal Art and Design. Un’esposizione che guarda al passato per ridefinire il futuro della moda italiana, attraverso lo sguardo e il talento di trenta giovani studenti del corso triennale in Design della Moda.

Un viaggio contemporaneo nel Made in Italy

ReMade in Italy, visitabile fino al 22 giugno, non è una semplice esposizione di abiti, ma un progetto culturale che invita il pubblico – dagli appassionati di moda ai turisti culturali – a riflettere sull’evoluzione e il significato dell’italianità. L’evento si inserisce nel Grand Tour AFAM, progetto nazionale sostenuto dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Università e della Ricerca e da Italia Domani, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze formative e creative del nostro Paese.

Tra archivio e avanguardia: l’eredità del bello italiano

La mostra racconta una storia corale che unisce moda, design, arte, letteratura e politica. Protagonisti sono i capi d’archivio dei più importanti atelier italiani e le creazioni originali degli studenti, ispirati ai grandi maestri del Made in Italy. Dal visionario Gabriele D’Annunzio, icona ante litteram di stile nazionale, alla pioniera Rosa Genoni, fautrice di una moda italiana indipendente dall’influenza francese, fino alle glorie del Novecento come Ferragamo, Capucci, Schuberth e le Sorelle Fontana.

Le donne che hanno fatto la differenza

Particolare rilievo è dato a due figure femminili straordinarie: Germana Marucelli e Roberta di Camerino. Intellettuale e stilista la prima, mistica e visionaria la seconda, hanno saputo trasformare la moda in una forma di pensiero e spiritualità. Le loro opere, ripensate dai giovani designer dell’Accademia, dimostrano come l’eredità estetica e culturale dell’Italia sia fertile terreno per nuove espressioni creative.

Formare conoscendo: il valore degli Archivi

«ReMade in Italy è un atto di meraviglia: un viaggio nell’anima di un Paese che ha fatto della bellezza un destino», afferma Francesco Maffei, curatore della mostra e docente IUAD. Il percorso espositivo è nato dallo studio diretto di archivi storici di assoluto prestigio, come l’Archivio Schuberth, l’Associazione Amici di Rosa Genoni, il Nuovo Archivio Giorgini e gli Archivi di Ricerca Mazzini, che hanno fornito materiali preziosi e testimonianze d’epoca. Il supporto tecnico di Bonaveri ha completato la scenografia, contribuendo a rendere l’esperienza immersiva e raffinata.

La nuova generazione del Made in Italy

I 30 capi esposti sono il frutto del lavoro degli studenti del secondo e terzo anno, capaci di reinterpretare con visione e rispetto i grandi nomi della moda italiana. Pasquale Esposito, Direttore Artistico Eventi Moda di IUAD, sottolinea: «Per formare davvero le nuove generazioni non basta il ‘saper fare’, è fondamentale conoscere. Gli archivi sono la memoria viva del Made in Italy».

Tra i giovani designer coinvolti figurano Tommaso Antoniazzi, Jelena Babovic, Beatrice Bonetti, Giulia Benedetti, Houda Boukhris, Flavia Di Donato, Emma Veritti, Giorgia Gola, Chiara Prearo, Silvia Scuriatti e molti altri: una nuova generazione pronta a restituire alla moda italiana la sua vocazione eterna all’innovazione.

ReMade in Italy: dove passato e futuro si incontrano

Con ReMade in Italy, l’Accademia IUAD riafferma il valore formativo e culturale della moda, intesa come linguaggio complesso e identitario. La mostra è più di un omaggio al passato: è una dichiarazione di fiducia nel futuro creativo dell’Italia, guidato da giovani capaci di coniugare estetica, memoria e visione.