Presentato a Tirana il libro sul Bosco Verticale con Rama e l’architetto Boeri; focus sul Tirana Vertical Forest e architettura verde

Inaugurato nell’autunno 2014, il Bosco Verticale è diventato simbolo di Milano e innovazione verde; ora a Tirana, primo bosco verticale dei Balcani con 3.200 piante, 145 alberi e grande impatto urbano

È stato presentato a Tirana, presso il Center for Openness and Dialogue (Cod), il libro Bosco Verticale: Morphology of a Vertical Forest”, edito da Rizzoli e realizzato in occasione dei primi dieci anni del Bosco Verticale. Alla serata è intervenuto il primo ministro albanese Edi Rama, l’ambasciatore d’Italia in Albania Marco Alberti, l’architetto Stefano Boeri, l’architetto Francesca Cesa Bianchi (partner dello studio Stefano Boeri Architetti), la direttrice di Cod Jetona Kocibelli e la moderatrice Lucrezia De Marco.

Inaugurato nell’autunno del 2014, il Bosco Verticale è oggi un simbolo della città di Milano, un’icona dell’architettura e dell’edilizia verde, conosciuta in tutto il mondo. Stefano Boeri Architetti ha realizzato negli anni più “boschi verticali” nel mondo; uno si trova proprio nella capitale albanese. Il Tirana Vertical Forest sorge nel centro urbano, nei pressi dello stadio, ed è il primo bosco verticale nei Balcani, con 3.200 piante e arbusti e 145 alberi.

Il progetto di Tirana e la visione futura

Il Bosco Verticale “è un progetto che ha rappresentato un modo diverso di pensare al rapporto fra architettura e natura vivente. La cosa più bella è che questo progetto ha generato fratelli in tutto il mondo, come quello che sta per nascere proprio qui a Tirana, e che tra poco sarà concluso”, ha spiegato Boeri. “L’edificio è quasi finito e nel giro di qualche mese sarà aperto”, ha aggiunto. “L’Albania ha dimostrato una forza e una voglia di crescita unica in questa parte del continente. Io non conosco nessun’altra città, e penso a Tirana, che abbia saputo nel giro di 10-15 anni fare quello che normalmente una città fa in 50 anni. È una cosa straordinaria – ha proseguito Boerie si deve tantissimo a un primo ministro visionario e alla qualità dei giovani architetti albanesi”.

Il premier Rama, nel corso della presentazione, ha ricordato come il Bosco Verticale abbia aperto una nuova strada per l’architettura: “Spero che il percorso individuato da Stefano Boeri faccia riflettere gli altri e li porti a suggerire soluzioni che si ispirino al Bosco Verticale, senza esserne delle caricature”.

Situato in una delle capitali del Mediterraneo, il Tirana Vertical Forest è stato progettato con l’obiettivo di moltiplicare la presenza degli alberi in città, in continuità con il sistema verde della capitale, attraverso la selezione di specie locali e piante adatte alle condizioni climatiche specifiche. Integrando la natura vivente nell’architettura, a livello concettuale il progetto rappresenta un passo avanti in coerenza con il Piano regolatore generale redatto da Stefano Boeri Architettinel 2015, volto al contenimento del consumo di suolo e all’incremento delle superfici verdi ed alberate. Il Bosco Verticale di Tirana “è un progetto quasi completo, residenziale” ma “già si può vedere quanto il verde abbia preso piede e stia crescendo”, ha spiegato Francesca Cesa Bianchi.

“In Albania abbiamo realizzato tre scuole pubbliche, un edificio residenziale e un edificio per uffici. In progetto abbiamo altri tre edifici, di cui uno sempre che cerca di integrare il verde all’interno dell’edificio”, ha concluso.