Riapre a Fiumicino la collezione più grande e completa al mondo di saxofoni
Strumenti a fiato d’epoca, fotografie, dischi vinili e libri al museo che racconta la storia e l’evoluzione dello strumento musicale più romantico
La collezione più grande e completa al mondo di saxofoni diviene museo nel 2019 e ora riapre al pubblico in versione contemporanea in via dei Molini angolo via Reggiani a Maccarese, Fiumicino, in provincia di Roma.
Accreditato nell’OMR -Organizzazione Museale Regionale del Lazio, il Museo del Sassofono ospita la più importante collezione di strumenti musicali a fiato d’epoca con circa 600 esemplari significativi e rari e celebra la storia e l’evoluzione dello strumento, in tutte le sue metamorfosi storiche, di design e melodiche, dal jazz alla musica classica, e per tutte le lingue e nazionalità.
L’icona raffinata e multiforme che ha avuto enorme influenza e fascino sulla cultura occidentale racconta nelle sale espositive le storie, le passioni e le carriere degli uomini e delle donne che hanno imbracciato e perfezionato il saxofono.
Dai primi modelli di Adolphe Sax del 1867 al Lyricon del 1972, al primo tentativo di abbinarlo con l’elettronica, con curiosità stilistiche come il piccolissimo soprillo Eppelsheim di 32 centimetri o il gigantesco contrabasso Orsi di due metri.
E ancora visionabili, Grafton Plastic di Ettore Sommaruga e il mitico Conn O-Sax, lo Jazzophone, la tromba-sax con doppia campana, i saxofoni a coulisse, i saxorusofoni e il mastodontico sub-contrabasso J’Elle Stainer.
Gran parte degli strumenti sono appertenuti a importanti personaggi e interpreti come Adolphe Sax, Rudy Wiedoeft, Sonny Rollins, Ralph James, Ross Gorman, Nathan Gordon, Adrian Rollini, Marcel Mule, Tex Beneke, Paul Harvey, Benny Goodman, Gil Ventura, Tom Scott.
Accanto ad essi, una carrellata fotografica con 800 scatti d’epoca originali, dalla fine del XIX secolo agli anni ’60, e una sezione dedicata ai dischi vinili e alle copertine degli LP (dagli anni ’50 in poi) insieme a cataloghi musicali e libri sul culto di questo strumento affascinante.
Dopo importanti interventi di ristrutturazione, realizzati grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, gli spazi sono stati ripensati con nuova illuminotecnica e tecnologia, presenza scenica, totem multimediali, nuovo sistema video e di amplificazione audio quadrifonico.
Riconosciuto quale eccellenza a livello internazionale, il Museo del Sassofono è anche organizzatore di numerosi festival in Italia e all’estero, fra i quali Italian & Swiss Jazz Festival, Saxophobia Festival, Fiumicino Jazz Festival e International Saxophone Meeting, oltre a collaborare con importanti esposizioni ed eventi musicali europei.
Dichiara il direttore Attilio Berni: “Questa riapertura è importante non solo per la città di Fiumicino ma anche per l’intero sistema museale regionale. All’interno del sito, il nuovo percorso espositivo, unitamente al restauro di ulteriori strumenti musicali, permette di orientarsi e comprendere pienamente l’evoluzione storico-organologica del saxofono. I dati, eccezionali, sull’affluenza del 2024 che ha registrato oltre 3000 visitatori, con un incremento di oltre il 22% rispetto all’anno precedente, confermano una rinnovata consapevolezza da parte di cittadini e turisti dell’importanza di visitare un sito culturale e musicale”.