Le Famiglie reali e regnanti di tutto il mondo ai funerali di Papa Francesco: dal Re di Spagna al principe William

Le Famiglie Reali di tutto il mondo riunite a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco in piazza San Pietro davanti a una folla imponente di 200 mila persone. Tra di loro i due contendenti di Casa Savoia, Emanuele Filiberto e Aimone d’Aosta

Reali ed ex re di tutto il mondo ai funerali di Papa Francesco: da Felipe e Letizia di Spagna al principe William d’Inghilterra in rappresentanza di Carlo III

Morto un Papa, se ne fa un altro. E’ questo il detto più popolare non solo tra i credenti, ma tra la gente comune. E di gente comune ce n'era davvera tanta in Piazza San Pietro per i Funerali di Papa Francesco. Un po’ più in disparte, di fianco al feretro del Pontefice, il settore dedicato ai capi di Stato e di Governo di tutto il mondo. Compresi naturalmente i monarchi con le loro consorti, sia di fede cattolica che non. E’ il caso delle monarchie del nord Europa, di cui quasi nessuna di fede cattolica, ma che nella quasi totalità – a parte i reali di Olanda che dovevano festeggiare lo stesso giorno la festa del Re – hanno partecipato alle esequie pontificie. Tra i monarchi di stretta fede cattolica presenti alla cerimonia, il Re e la Regina del Belgio, Il Re e la Regina di Spagna, il Principe e la Principessa di Monaco - Paese nel quale addirittura la fede cattolica è religione dello Stato, Il granduca Henri Albert Gabriel Félix di Lussemburgo con la Granduchessa María Teresa. Tra i non cattolici, cioè protestanti o anglicani, come nel caso del Principe William, erano presenti il Principe Ereditario di Norvegia con la consorte Mette-Marit, Il Re e la Regina di Giordania, Il Re e la Regina di Svezia.

Passando a Casa nostra, ovvero l’Italia, erano presenti ben quattro delle case ex regnanti rivali, ossia i Savoia-Carignano, rappresentati da Emanuele Filiberto di Savoia, questa volta senza la nuova fidanzata, accanto a Carlo di Borbone delle Due Sicilie, senza la moglie Camilla. Solo a pochi metri di distanza, i “rivali” Aimone di Savoia-Aosta, con la moglie Olga di Grecia, e Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, rappresentate del ramo spagnolo della ex casa regnante di Napoli. Il Vaticano è una monarchia teocratica elettiva, un sistema di governo unico nella politica internazionale, pertanto vengono rispettati rigidi protocolli di Corte, così come in tutte le altre monarchie europee. Infatti i reali presenti hanno rispettato il dress code strettamente raccomandato, il nero sia per le regine che per i rispettivi consorti. Anche il presidente USA Donald Trump e la first lady Melania e che era prima FILA con i reali di Spagna, hanno rispettato tale protocollo nell’abbigliamento. A celebrare la Messa è stato il Decano del collegio dei cardinali, Giovanni Battista Re. A raccontare la cerimonia funebre quasi 3000 giornalisti arrivati da tutto il mondo, molti dei quali di lingua spagnola. Folta la rappresentanza argentina, paese di origine del Pontefice, capeggiata dal presidente Argentino Milei. Per quanto riguarda i reali inglesi, è stata notata l’assenza di Kate Middleton, forse ancora in convalescenza dopo i problemi di salute che ha dovuto affrontare. Il Principe di Galles era presente ai funerali di Papa Francesco in rappresentanza del padre Carlo III, che del resto aveva visitato il Papa in Vaticano pochi giorni prima della sua scomparsa. Il rappresentanza del governo inglese c’era il Primo Ministro Keir Starmer. Nel 2005, fu Carlo, allora principe ereditario, a presenziare ai funerali Giovanni Paolo II in nome della madre, la regina Elisabetta. Questa volta, Carlo III, probabilmente provato dal recente viaggio in Italia, è rimasto nel Regno Unito. In prima fila anche re Felipe e la regina Letizia di Spagna con il velo. La cattolicissima Spagna ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale dopo la morte del Papa, e i sovrani, vestiti di nero, si sono uniti ai loro concittadini, oltre la metà dei quali cattolici, per rendere omaggio al Pontefice. Ma c’è un fatto altamente simbolico che lega il sovrano spagnolo alla Santa Sede: il Re di Spagna detiene il titolo di protodiacono onorario della Basilica di Santa Maria Maggiore, proprio la chiesa in cui Papa Francesco ha chiesto di essere sepolto. Questo antico privilegio sottolinea il legame secolare tra la monarchia spagnola e una delle basiliche papali più importanti. Un’eredità che affonda le radici nel XVII secolo quando, con la costituzione apostolica Sacri apostolatus, Papa Innocenzo X accolse il desiderio del re Filippo IV di Spagna istituendo l’Obra Pía de Santa María la Mayor. Da quel momento, il titolo onorifico di protodiacono fu conferito ai monarchi spagnoli, permettendo loro di partecipare attivamente alle celebrazioni solenni, in particolare quelle mariane.

Dal Principato di Monaco sono arrivati a San Pietro il principe Alberto con la moglie Charlene, anche lei con il velo. Anche nel Principato, il sovrano monegasco e la principessa Charlene si sono riuniti alla principessa Carolina nella cattedrale di Monaco per assistere all’ufficiatura pontificale: una messa in memoria di Papa Francesco, celebrata da Monsignor Dominique-Marie David, arcivescovo di Monaco. Il Principato di Monaco e quello del Liechtenstein sono gli unici due paesi europei ad avere ufficialmente il cattolicesimo come religione di Stato. La diocesi di Monaco è stata creata nel 1868 ed elevata a rango di arcidiocesi nel 1981. Il Palazzo dei Principi a Monaco ha esibito la bandiera a mezz’asta subito dopo la notizia della scomparsa del Papa. Il principe Alberto ha inviato un messaggio di cordoglio: «È con infinita tristezza e profondo dolore che abbiamo appreso della morte di Sua Santità Papa Francesco in questo lunedì di Pasqua», riflettendo sulla sua eredità di un «continuo messaggio di amore, fratellanza, pace, fede, giustizia, misericordia, compassione e rispetto per la nostra natura». Assenti invece i Reali d’Olanda. La loro mancata partecipazione al funerale del Papa è legata alla concomitanza con il Koningsdag, il Giorno del Re, che si celebra nei Paesi Bassi proprio il 26 aprile: A rappresentare il governo olandese a Roma sono stati il primo ministro Schoof e il ministro Veldkamp. Un vuoto che, alla luce anche delle radici argentine di Máxima (nata a Buenos Aires come Papa Francesco), ha suscitato non poche critiche.