VIVI, a Roma il noto brand mixa di nuovo ghiottonerie e teiere fumanti tra statue e giardini fiabeschi. Cos’è, Alice nel Paese delle Meraviglie? No, è il quinto dei suoi bucolici bistrot
Nella suggestiva Galleria Borghese esordisce la new entry di questi locali sobri e raffinati. Sotto l’occhio dell’intraprendente “Cardinal Nepote” e di “Paolina Vincitrice”, più sfacciata che mai.
I più goduriosi si butteranno su un “Caravaggio’s Delight” a base di tentatrice cioccolata calda, magia irlandese del Baileys e un mare di panna. I più salutisti opteranno per una “Delizia di Agrumi” con freschissimo carpaccio di finocchi su un colorato trionfo di arancia, pompelmo e vinaigrette al melograno. Tutti, comunque, scopriranno cibi biologici di prima qualità sullo sfondo di meravigliose opere d’arte. Binomio impossibile? Ma no, normalissimo quando si parla del brand VIVI che ha appena inaugurato il suo quinto locale romano nella cornice smeraldina della Galleria Borghese.
E’ un gioco di prestigio che alle imprenditrici Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo riesce benissimo fin dal 2008, anno in cui decidono di aprire i loro deliziosi ritrovi all’interno di parchi poetici e musei da capogiro, tra i più iconici di Roma, coniugando brillantemente arte, natura e cucina genuina a km0: un eccezionale progetto di Food & Lifestyle da sempre sinonimo di green, di ecosostenibilità, di plastic free, e non a caso premiato dalla Certificazione Benefit Corporation per le sue best practices in ambito ambientale, sociale, alimentare.
Così, per primo è nato il VIVI-Villa Pamphili nell’area verde più grande della Capitale, con i suoi 184 ettari punteggiati di edifici storici, laghi, pini e ciliegi. In un romantico fienile dell’Ottocento troviamo pain au chocolat, croissant, cheese cake, o uova bio strapazzate e bacon croccante, oppure ciotole con riso, tofu, soia, lime. E nelle tiepide giornate capitoline, neanche fossimo precipitati per un incantesimo nel dipinto “Déjeuner sur l’herbe” di Manet, ViVi prepara anche sfiziosi picnic fornendo telo, cesto, vivande, suggerendo varie tipologie di menu e dando ‘dritte’ su come scovare gli angoli più ameni del parco per una scampagnata in solitudine, silenzio e relax, sorprendente se si pensa che siamo in piena città.
Poi l’inarrestabile coppia Gazzini-Cattaneo ha creato VIVI-Le Serre, botanical garden restaurant immerso nella fitta vegetazione fiorita dell’antica Villa Blumensthil su Monte Mario, per indimenticabili pranzetti, tea time e aperitivi open air; VIVI-Piazza Navona nel Museo di Palazzo Braschi, dove le irresistibili chicche gastronomiche sembrano rimbalzare tra gli immortali monumenti berniniani e borrominiani; e VIVI-Piazza Venezia nel Palazzo Bonaparte, ancora custode del fantasma di Letizia “Madame Mère” ovvero la madre di Napoleone che, ormai anziana, trascorreva le giornate osservando il passeggio su via del Corso dal balconcino rimasto da allora immutato.
Oggi, per il VIVI-Galleria Borghese, nell’incantevole palcoscenico della villa omonima, le specialità culinarie si sono ispirate alle sculture e ai dipinti inestimabili collezionati dal Cardinale Scipione Borghese (il cosiddetto “Cardinal nepote”, l’illustre zio era il papa Paolo V Borghese), personaggio peraltro un po’…spregiudicato nella sua appassionata caccia ai gioielli artistici - come per esempio nel caso dell’acquisizione della “Deposizione Baglioni” di Raffaello, prelevata dal Convento perugino di San Francesco al Prato e calata rocambolescamente di notte dalle mura della città.
In questo luogo così suggestivo le specialità di VIVI si gustano tra il sublime “Ratto di Proserpina” firmato dal Bernini e la ‘scandalosa’ “Venere Vincitrice” che vide posare Paolina Bonaparte Borghese mezza nuda per il Canova - a chi le chiedeva maliziosamente se non avesse avuto freddo, ella rispondeva tutta ingenua…certo che no, la stanza era ben riscaldata…
La Galleria, fino all’ 11 aprile, organizza il ciclo di visite guidate gratuite “C’era una volta”, interessante approfondimento dedicato alle volte stupendamente affrescate del Museo. È una ‘dolcissima’ occasione per scoprire i bocconcini dell’accogliente bistrot VIVI, dai nomi allusivi e invitanti: “Fluffy del Bernini”, caffellatte cremosissimo al pistacchio, “Venere di Canova”, ripieno di delicata ricotta, e i biscotti e dolci artigianali biologici del marchio alimentare Borboletta, dai Diamantilli agli Zenzerini, dai Baci di Dama alla Torta di Cioccolato vegana passando per la Crostata alle Amarene brusche di Modena IGP senza latte.
Insomma tra curiosità, arte, aneddoti e golose leccornie grazie a VIVI si fa un viaggio affascinante nel gusto e nel bello. Che nome appropriato, VIVI…E dunque, che buon vivere sia!
Carla Di Domenico