San Valentino, dai “Kiss please” ai laghi a forma di cuore: tanti itinerari ed eventi curiosi, lirici e gustosi per la festa più passionale dell’anno
Paolo e Francesca, il vino del Barbarossa, il Pozzo dei Desideri e le cene a lume di candela, passando per Catullo e Prévert…è una congiura, bisogna innamorarsi per forza!
Mariti, fidanzati, amanti, preparatevi! Arriva il 14 febbraio e dovete organizzare un weekend tutto zucchero e occhi a cuoricino. È la legge. Imprescindibili la cena a base di champagne, qualche romantica experience e il belvedere mozzafiato - sì, ci deve essere anche la luna, e non mettete le mani avanti dicendo che quella non dipende da voi. Inutile recalcitrare, inutile aggrapparvi ai luoghi comuni, “è una festa commerciale”, ecc. ecc. Se vi sottraete, la vostra metà mette un muso lungo che non finisce più. E ve la fa pagare cara.
Quindi rassegnatevi e proponete subito alcune mete ad hoc: per esempio l’incantevole Pienza, in Toscana, dove cadono a fagiolo toponimi come Via dell’Amore e Via del Bacio; oppure laghi deliziosi che, per un incredibile gioco della natura, mostrano un’inequivocabile forma a cuore, tra gli altri Castellaro Lagusello, in Lombardia, o Scanno, in Abruzzo, raggiungibile seguendo mano nella mano il “Sentiero del cuore”; altrimenti un percorso tra i cartelli stradali “Kiss please” che compaiono un po' per tutta Italia nei punti panoramici più poetici.
Sono rotondi come una normale segnaletica, presentano il profilo di due innamorati su sfondo blu e, invece di intimare severamente il divieto di sosta, “obbligano” a scambiarsi un bacio. A volte sono piccoli gioielli di street art, come quello disegnato da Lillo Marciano nel centro storico di Sirmione sulle sponde meravigliose del Lago di Garda. E seguendoli scopriamo borghi incantati: infatti, per citarne alcuni, sono posizionati ad Anacapri, sull’isola dell’amore per eccellenza, a Trentinara, suggestivo paesino affacciato sul Golfo di Salerno, a Mattinata, perla del Gargano dalle acque cristalline, a Sasso di Castalda, amena località in provincia di Potenza, famosa per i suoi altissimi ponti tibetani.
D’altronde i borghi, in generale, sono fonte d’ispirazione inesauribile per le fughe a due. Prendiamo Bard, in Valle d’Aosta. Sembra uscita dalle inquadrature vertiginose del celebre film “Dove osano le aquile”. E il suo Forte colossale, con il Museo delle Alpi, le Prigioni e gli ascensori a vetrata sugli spalti da capogiro, allestisce il 14 febbraio una serata speciale per le coppie di spasimanti: aperitivo di benvenuto nella Cappella, visite guidate a mostre di pittura e fotografia, cena nelle scenografiche Sale della Polveriera, pernottamento da favola in suite tra soffitti ad archi e letti a baldacchino - e già che ci siete, passeggiando per vicoli e bottegucce, non dimenticate di assaggiare le star locali, il lardo di Arnad (il solo Dop in Europa), e i caratteristici, antichissimi digestivi Sapin e Génépy.
Cupido la fa da padrone anche a Morro d’Alba, nelle Marche, nota per le sue mura del ‘400, uniche in Italia, con “Scarpa” (scarpata) a strapiombo e un bellissimo “Camminamento” che, per San Valentino, viene riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro. L’evento “Il Borgo dell’Amore” (14-16 febbraio) consente di apprezzare l’esclusivo vino “Lacrima di Morro d’Alba Doc” - lo beveva anche Federico Barbarossa, ed è chiamato così per le gocce che trasudano dai preziosi chicchi neri autoctoni - e poi programma tragitti sensoriali “Wine Love” e “Divini Sensi” con inusuali abbinamenti tra cioccolato e calici raffinati, rievocazioni storiche con duelli, danze e musiche medievali, letture di liriche e romanzi sensuali nei sotterranei del Castello in un’intrigante atmosfera seduttiva.
In piazza Romagnoli ci si potrà sedere sulla “Panchina degli innamorati”, le cantine appronteranno confezioni regalo dedicate a San Valentino, e l’apposito selfie corner “Parlami d’Amore”, composto da bigliettini con dolcissime frasi poetiche, scioglierà la lingua degli amanti freddini spingendoli finalmente a dichiararsi - se non hanno l’artrosi, farebbero bene a inginocchiarsi, si ottiene sempre un bell’effetto, e ha il suo perché anche un astuccetto di gioielleria sfoderato al momento giusto...
Ancora nelle Marche, non si può dimenticare Gradara, teatro di un amore immortale: qui, infatti, Paolo Malatesta e Francesca da Rimini consumarono la loro travolgente passione, poi immortalata da Dante nella Divina Commedia. Non a caso il borgo, dal 14 al 16 febbraio, promuove la manifestazione “Gradara d’Amare” tra canzoni d’amor cortese e cene a lume di candela, con tanto di “Anagrafe degli Innamorati”, tour animato “Amori Segreti” con attori in abiti d’epoca, e “Cartolina di San Valentino” da ritirare alla Pro Loco e poi lanciare nel “Pozzo dei Desideri” affinché il proprio sogno d’amore si realizzi.
Spostiamoci in Veneto e, dopo la sosta regolamentare a Verona, patria degli amanti per antonomasia Romeo e Giulietta e del balcone più iconico del mondo, raggiungiamo in 20 km l’affascinante borgo di Soave con le sue 24 torri merlate. A San Valentino, per tre giorni, diventerà un romantico palcoscenico e ospiterà “Soave in love. Un amore senza tempo”. Si potranno indossare abiti medievali per foto memorabili nel Palazzo di Giustizia, il “Giardino degli Innamorati” del Palazzo del Capitano verrà addobbato con rose giganti rosso fuoco, e i tour guidati “Il gusto dell’Amore” indagheranno arte, storia e irresistibili ghiottonerie locali, con assaggi dolci e salati.
E la Liguria? La bellissima Camogli non resta certo a guardare e come tutti gli anni v’invita alla sua sagra “San Valentino…Innamorati a Camogli” che dura fino al 22 febbraio, attira poeti, artisti e letterati, e prevede l’attesissimo concorso “Poesie d’amore” con 20 liriche selezionate, stampate su poster fantasiosi e poi esposte nel porticciolo pittoresco. I collezionisti si contenderanno “I piatti del ricordo di San Valentino” e, dopo una pausa nel Castello della Dragonara, non perdetevi la “Minicrociera di San Valentino” fino alla magica, millenaria Abbazia di San Fruttuoso: incastonata nella natura selvaggia e accessibile solo a piedi o, appunto, via mare.
Insomma, sono tanti gli spunti e le location che di sicuro sarebbero piaciuti a questo Santo così sentimentale. Ah, e se per caso vi trovaste a corto di parole - può capitare anche nel più appassionato dei weekend - niente paura, buttatevi in letteratura. Qualche verso di Catullo (Oh mille baci dammi e ancora cento,/ ed altri mille e poi di nuovo cento,/ quindi mille altri ancora e ancora cento”), oppure una bella citazione da Prévert (I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno/ Sono altrove lontano più lontano della notte/ Più in alto del giorno/ Nella luce accecante del loro primo amore”), magari in francese, con l’aria sofferta e la erre arrotolata… Non si sbaglia mai. E il figurone è assicurato.
Di Carla Di Domenico.