Auguri di Buon Compleanno alla Duchessa Silvia di Savoia-Aosta che oggi 1 gennaio 2025 compie 71 anni
Negli anni ha portato avanti la sua attività di Infermiera Volontaria per la Croce Rossa Italiana partecipando a missioni di emergenza in Italia e all’estero
Silvia di Savoia Aosta, discendente da una antica famiglia nobile siciliana, i Paternò di Spedalotto, nasce a Palermo il 1° gennaio 1954 e vive la sua infanzia tra la Sicilia e Roma. Dopo aver conseguito la maturità classica a Siracusa, si trasferisce a Firenze perfezionandosi sotto la guida del prof. Donati nel restauro di Organi da Chiesa all’Opificio delle Pietre Dure, la scuola specializzata nel restauro di opere d’arte nata per volere di Ferdinando de’ Medici come manifattura per la lavorazione di arredi e pietre dure. Nel 1987 consegue il diploma di Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana ad Arezzo, dove presta servizio con passione e dedizione, e il 30 marzo dello stesso anno si unisce in matrimonio con il Duca Amedeo di Savoia-Aosta a Bagheria, insieme al quale ha condiviso molte passioni, tra cui quella per i viaggi, che li ha portati ad attraversare buona parte del continente africano, dell’Europa e dell’Asia. Il Principe sabaudo si unì in matrimonio con la nobile siciliana dopo l’annullamento delle precendenti nozze con la Principessa Claudia di Francia dalla quale ha avuto tre figli: Bianca di Savoia-Aosta (2 aprile 1966). Nata a Firenze, si sposa nel 1988 con il conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga. Dalla coppia nascono 5 figli: Viola Arrivabene Valenti Gonzaga (1991), che ha sposato nel 2023 il violinista Charlie Siem; Vera Arrivabene Valenti Gonzaga (1993), che ha sposato nel 2021 il conte Briano Martinoni Caleppio; Mafalda Arrivabene Valenti Gonzaga (1997); Maddalena Arrivabene Valenti Gonzaga (2000); Leonardo Arrivabene Valenti Gonzaga (2001). Aimone di Savoia-Aosta (13 ottobre 1967). Nato a Firenze e convolato a nozze nel 2008 con la principessa Olga di Grecia, Aimone ha 3 figli: Umberto di Savoia-Aosta, Amedeo di Savoia-Aosta, Isabella di Savoia-Aosta. Mafalda di Savoia-Aosta (20 settembre 1969). Nata anche lei a Firenze, si sposa una prima volta, nel 1994, con il principe Alessandro Ruffo di Calabria nipote della regina Paola dei Belgi, dal quale divorzia il 28 novembre 2000, e una seconda volta nel 2001 con Francesco Lombardo di San Chirico. Dal secondo matrimonio nascono 3 figli: Anna Lombardo di San Chirico (1999); Carlo Lombardo di San Chirico (2001); Elena Lombardo di San Chirico (2003). Negli anni, Silvia di Savoia-Aosta porta avanti la sua attività di Infermiera Volontaria per la CRI partecipando a missioni di emergenza in Italia e all’estero: dalle operazioni di emergenza per i profughi kossovari nel 1999 al terremoto del Molise del 2002 e le missioni in Romania, Kenya e Iraq. Il suo costante impegno la porta a ricoprire per sei anni la carica di Ispettrice Provinciale delle Infermiere Volontarie Arezzo, a cui seguono tre anni nel ruolo di Vice Ispettrice del C.M. Regione Toscana e tre anni come Ispettrice di Arezzo. Rimasta in Croce Rossa come infermiera, ha continuato a dare il proprio apporto partecipando come relatrice a numerose conferenze e collaborando con l’Istituto Storico della CRI. Il grande interesse per i temi sociali ha portato Silvia all’impegno diretto in diverse realtà e oggi è Presidente Onoraria del Circolo Raimondo Montecuccoli di Modena, che opera in favore dei bambini bisognosi di cure, dell’Associazione Donatori S. Andrea, che si occupa di sensibilizzazione sul tema delle donazioni di sangue, midollo e cordone ombelicale, dell’AIWA (Arab Italian Women Association) insieme con S.A.R. la Principessa Fadwa dell’Arabia Saudita, associazione che riunisce le donne arabe e italiane per promuovere la conoscenza e la comprensione reciproche e, infine, della Fondazione Regina Margherita di Asti. Insignita del Sovrano Militare Ordine di Malta. Insignita del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Insignita della Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana per la missione in Romania. Insignita del premio internazionale “Profilo Donna”, assegnato a donne che si sono distinte in modo particolare, per professionalità e impegno, nel proprio settore lavorativo. Insignita del premio “Donna Coraggio” dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici per l’impegno nelle missioni della Croce Rossa Italiana.
IL DUCA AMEDEO DI SAVOIA-AOSTA
Amedeo di Savoia nasce a Firenze il 27 settembre 1943, pochi giorni dopo quell’otto settembre che aveva rappresentato un clamoroso punto di svolta per le sorti dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale e, in prospettiva, per la Monarchia stessa. Discendente della Regina Vittoria, del Keiser Guglielmo I e di Re Giorgio I di Grecia, porta uno dei nomi più antichi della dinastia sabauda, ereditato direttamente dal bisnonno Amedeo, secondogenito di Vittorio Emanuele II e Re di Spagna, e da suo zio, fratello del padre Aimone. L’infanzia di Amedeo è segnata dall’ultima convulsa fase della guerra in Italia e dell’occupazione tedesca. Nato da un parto prematuro causato dal bombardamento degli alleati su Firenze, nel luglio 1944 viene deportato con la famiglia nel campo di internamento di Hirschegg, in Austria: Amedeo è con la madre Irene di Grecia, la zia Anna d’Orléans – vedova di Amedeo, Eroe dell’Amba Alagi – e le cugine Margherita e Maria Cristina. Ci restano quasi un anno, finché i francesi non liberarono i prigionieri il 1° maggio 1945. Formatosi tra Italia e Inghilterra seguendo la tradizione militare della famiglia, Amedeo frequenta il Collegio Navale “Francesco Morosini” di Venezia e l’Accademia Navale di Livorno, diventando Ufficiale della Marina. È in quest’occasione che riceve la benedizione da Umberto II per il suo servizio alla Repubblica, quando il re, già in esilio a Cascais, gli disse “Prima l’Italia, poi tutto il resto”. Anche il matrimonio di Amedeo è nel segno della tradizione. Il 22 luglio 1964 sposa a Sintra, in Portogallo, la principessa Claudia d’Orléans da cui ha tre figli, Bianca (1966), Aimone (1967) e Mafalda (1969). Dopo l’annullamento da parte della Sacra Rota, il 30 marzo 1987 Amedeo sposa a Bagheria Donna Silvia Paternò di Spedalotto. La sua attività lavorativa si svolge dapprima all’estero – dove rappresenta varie aziende italiane in paesi come l’Iran, il Marocco e il Sud America – e in seguito in Italia, come imprenditore agricolo nella Tenuta del Borro in Toscana. È in questo periodo che, dopo aver ottenuto il permesso di riportare in Patria la salma del padre che dal 1948 riposava in Argentina, dove si era trasferito dopo i fatti del 1946, dispone la tumulazione provvisoria nel piccolo cimitero del Borro insieme a quella della madre Irene, deceduta nel 1970. Nel 1996 le salme degli augusti genitori trovano sepoltura definitiva nel mausoleo della Reale Basilica di Superga. Viveva buona parte dell’anno con la moglie Silvia nell’Isola di Pantelleria e si dedicava con grande passione alla botanica, creando un meraviglioso giardino a cui dedica il libro “Il mio sogno Mediterraneo” e divenendo, nel 1997, Consigliere e Presidente della Fondazione Internazionale “Pro Herbario Mediterraneo” in seno all’Orto Botanico di Palermo, carica che gli sarà riconfermata per 24 anni fino alla sua morte. Per questo suo impegno appassionato viene dedicata alla sua memoria una nuova specie botanica, la Polygala Amedeoi, una piccola pianta erbacea perenne dei Monti Nebrodi della Sicilia. Negli ultimi anni Amedeo si dedica con passione anche alle ricerche storiche e particolarmente ad episodi e personaggi meno conosciuti della sua Casa. Sono questi gli anni in cui scrive, in collaborazione con Danila Satta, il libro autobiografico “Cifra Reale”. Amedeo muore il 1° giugno 2021 ad Arezzo e le sue spoglie riposano a Superga, insieme a quelle dei suoi antenati. Il funerale si è svolto venerdì 4 giugno nella Basilica di San Miniato al Monte alla presenza di molte famiglie fiorentine e italiane. Poche le teste coronate a causa delle restrizioni Covid. Tra le assenze che si sono fatte notare quelle dei cugini Savoia-Carignano, che però mandarono un messaggio di cordoglio alla famiglia. Un ulteriore passo di riavvicinamento tra i due rami rivali di Casa Savoia si è avuto il 10 febbraio 2024 in occasione dei funerali del Principe Vittorio Emanuele di Savoia nel Duomo di Torino. Aimone, con un gesto distensivo, accompagnò il feretro dello zio sull’altare del Duomo, salutando affettuosamente il cugino Emanuele Filiberto e la sua famiglia. Un incontro cordiale tra Emanuele Filiberto e Aimone si era avuto anche in occasione del ricevimento prenuziale di George Romanov, erede degli Zar di Russia, con l’italiana Rebecca Bettarini (figlia dell’ex ambasciatore in Belgio, Roberto Bettarini) sposatisi il 1 ottobre 2021 nella cattedrale di San Pietroburgo alla presenza dei reali di tutto il mondo.