Sex toys: a Firenze nasce un format culturale che promuove la sessualità consapevole

Nel capoluogo toscano, dalle menti di una giurista e un'architetta nasce La CLIT (acronimo di caffè, libri, ispirazioni e sex toys), un progetto di sessualità consapevole che si propone di esplorare in maniera divertente i molteplici aspetti della sessualità

La CLIT (acronimo di caffè, libri, ispirazioni e sex toys), un progetto di sessualità consapevole che si propone di esplorare in maniera divertente i molteplici aspetti della sessualità, si propone di esplorare in maniera informata e divertente i molteplici aspetti della sessualità unendo agli incontri dal vivo un e-commerce con prodotti di qualità, sicuri e con un'attenzione all'ambiente, alla produzione e al design. Primo incontro 28 settembre con l’incontro dal titolo “Coppia a lungo termine: lo facciamo di nuovo?” presso Sabor Cubano. Il progetto nasce dalla necessità personale e collettiva di avere un luogo fisico di confronto aperto su temi come il piacere, i sex toys, la conoscenza dei corpi e delle loro trasformazioni. La CLIT vuole porsi come riferimento culturale e sociale dove informazione e confronto si intrecciano. È per questo che ospiterà laboratori, corsi e talk su temi legati alla sessualità, in compagnia di persone esperte del settore: dai workshop sul pavimento pelvico ai wine tasting abbinati ai sex toys, passando per gli incontri che scioglieranno dubbi su come cambia la sessualità nel post parto e in menopausa fino a laboratori sulle fantasie sessuali e desideri. Attraverso eventi e incontri divulgativi ma al contempo schietti, leggeri e partecipativi, la CLIT si pone come uno spazio sicuro, inclusivo e intergenerazionale dove promuovere la positività sessuale, il rispetto per il corpo e la decostruzione delle influenze patriarcali interiorizzate.  L’obiettivo è creare una comunità aperta e consapevole che abbraccia la curiosità, l’informazione e il benessere sessuale, dove si potrà parlare liberamente di temi che sono troppo spesso poco affrontati nel dibattito comune: dal piacere femminile all’introduzione al kink, da come aprire la coppia alle disfunzioni erettili, dalla dipendenza dal porno fino al consenso.  In attesa dell’apertura del primo spazio fisico, la CLIT darà il via alla sua avventura con una serie di eventi pop-up in vari luoghi di Firenze tra cui librerie, locali e circoli culturali. Gli eventi in programma sono: 28 settembre con l’incontro dal titolo “Coppia a lungo termine: lo facciamo di nuovo?” presso Sabor Cubano; il 19 ottobre con “Cose da maschi: oltre al pene c’è di più”; il 23 novembre “Il piacere femminile: vengo anch’io!” e il 9 dicembreIl piacere anale, roba per tutti”, presso la libreria l’Ornitorinco; dialoghi aperti con una professionista (tra cui, consulente sessuale, sessuologa, ginecologa) a ingresso libero e gratuito. Altri eventi TBD.  Pensato diversamente da ogni altro sex shop in Italia, la CLIT vuole offrire un ambiente accogliente, luminoso e rilassato, lontano dagli stereotipi che spesso caratterizzano questo tipo di negozi. Dai vibratori tascabili disegnati da donne ai dildi di quarzo, passando per i plug anali made in Italy fino ai lubrificanti 100% naturali e accessori sartoriali fatti a mano, il cliente potrà acquistare prodotti selezionati con cura e che rispettano i più alti standard di sicurezza per il corpo. Ogni azienda con la quale La CLIT lavora, oltre a proporre prodotti sicuri,  ha almeno una delle seguenti caratteristiche; attenzione alla  sostenibilità, un approccio etico alla produzione o è fondata e gestita da donne o comunità. Il progetto nasce dalle menti creative di Francesca De Gaudio (1988, Firenze), architetta, e Giulia Heuser (1988, Londra), giurista e traduttrice legale, sono amiche da sempre e da sempre si confrontano su tutti gli aspetti della loro vita, dall'associazionismo all’impegno politico, dalle esperienze di studio e lavoro in Italia ed Europa alle relazioni e la sessualità, coltivando continuamente l’idea di fare qualcosa per sé e per gli altri, sino a che non si rendono conto di quanto sarebbe importante avere uno spazio (non virtuale!) in cui parlare liberamente di sessualità confrontandosi anche con persone esperte.