Chi sono i dieci cuochi candidati a diventare il nuovo S.Pellegrino Young Chef 2024 per l’Italia e le giurie di famosi della finale italiana ed internazionale
Nomi stellati della cucina sceglieranno il miglior giovane talento per l’Italia e lo seguiranno nella preparazione alla finale mondiale del prossimo anno.
Nomi stellati internazionali della cucina sceglieranno il miglior giovane talento in cucina per l’Italia nel concorso S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25 e lo seguiranno nella preparazione alla finale interanzionale del prossimo anno.
La dura pre-selezione fatta da parte della scuola di cucina ALMA, fra oltre 165 giovani cuochi insieme al proprio piatto studiato ad hoc per la competizione, ha dato risalto a dieci nomi provenineti dalla ristorazione di livello di svariate regioni italiane.
Si comincia dalla Lombardia con Elisa Frutti (Ristorante Forme) da Brescia, Marco Pezzaioli di Capriccio (a Manerba del Garda), Alessio Magistro in cucina da Identità Golose Milano e Edoardo Tizzanini in forze nel Ristorante Da Vittorio a Brusaporto, Bergamo.
Dal Piemonte arrivano Lorenzo Manosperti presso L’Orangerie by Di Pinto c/o Le due Matote Relais a Bossolasco (Cuneo) e Simone Buggiani dal ristorante Azotea di Torino.
In Veneto sono stati selezionati Silvia Rozas di Salso a Venezia e Gabriel Collazzo al VeRo Venetian Roots presso Hotel Ca’ di Dio sempre nel capoluogo lagunare.
Dal centro Italia provengono Eros Castrogiovanni del Marè di Cesenatico e Josefina Zojza presso Locale Firenze.
I dieci finalisti italiani avranno modo di confrontare la loro passione e il loro piatto signture con alcune delle più importanti figure al mondo nel settore della gastronomia, incontranto l’intera community culinaria creata negli anni da S.Pellegrino Young Chef Academy, capace di ispirare e stimolare e far andare oltre i propri limiti, per dimostrare di essere il futuro, al livello internazionale.
Come ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino: “S.Pellegrino Young Chef Academy è nata per promuovere fortemente la gastronomia e per formare, motivare e aprire la strada ai giovani talenti. Rende molto orgogliosi vedere l’enorme partecipazione di giovani chef di tutto il mondo anche in questa edizione e sono sicuro che con un impegno congiunto sarà possibile realizzare qualcosa di grande. Il mio ringraziamento va a tutti i partecipanti, i giudici, i mentori e tutto lo staff interno che sono certo candiderà il miglior talento italiano alla finale internazionale del 2025.”
Nella giuria italiana di questa edizione S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25 ci sarà il maestro Giacomo Perbellini, due stelle Michelin al ristorante Casa Perbellini 12 e proprietario di altri nove locali, alla ricerca del candidato più appassionato, raffinato e rigoroso, affiancato dagli altri giudici, Matteo Metullio (Harry’s Piccolo Restaurant di Trieste, due Stelle Michelin), Davide di Fabio (Dalla Gioconda di Gabicce Monte, una Stella Michelin), Karime Lopez (Gucci Osteria di Massimo Bottura, una Stella Michelin) e Isabella Potì (Bros di Lecce).
Insieme ai dieci candidati finalisti di approfondiranno le qualità imprenditoriali degli chef, la loro capacità di comunicare una idea di cucina a livello internazionale, l’autenticità nella propria forte identità territoriale e tradizionale, rieditata con una visione moderna e innovativa per la gastronomia internazionale.
La giuria internazionale che aspetta i finalisti regionali nel 2025 tocca ogni lato del globo e del savaoir-faire enogastronomico.
Presente la nostra chef nostrana Antonia Klugmann, proprietaria del ristorante L'Argine a Vencò, premiato con una stella Michelin, a Dolegna del Collio, insieme al cofondatore di Ikoyi Jeremy Chan, rinomato per essere audace e promuovere l’avanguardia nel panorama gastronomico e arricchisce i suoi piatti con spezie, sapori ed esperienze personali. Ikoyi è stato
Altro giurato, Christophe Bacquié, Meilleur Ouvrier de France e principale proprietario del ristorante con due stelle Michelin La Table des Amis, aperto in Provenza nel 2023, offre la sua esperienza e nell'arte della cucina e il suo approccio personale.
Sempre francese, Julien Royer, chef proprietario di Odette, moderno ristorante con tre stelle Michelin presso però la National Gallery di Singapore, porta l’attenzione sull’ampliamento costante verso altri punti di vista e nella creazione di una squadra-collettivo che lavora insieme e in armonia.
In attività da quindi anni a Lima, il ristorante Maido è fondato dallo chef peruviano di origini giapponesi Mitsuharu 'Micha' Tsumura, riconosciuto a livello nazionale come il migliore del Perù per cinque anni consecutivi e attualmente al primo posto nella lista dei 50 migliori ristoranti dell'America Latina e al quinto posto nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo. Per lui conta l’apprendimento costante, con pazienda e studiando dagli errori.
La chef americana Niki Nakayama, proprietaria del ristorante n/naka a Los Angeles, premiato con due stelle Michelin e specializzato in cucina giapponese kaiseki moderna, mette in risalto i sapori naturali e le presentazioni pure, senza troppe complicazioni, seguendo la staginalità degli ingredienti e delle materie prime.
Infine, sempre parte della giuria internazionale, Elena Reyegadas, figura fondamentale nella cultura messicana contemporanea e proprietaria di Rosetta, un ristorante stellato Michelin costantemente presente negli elenchi dei 50 migliori ristoranti del mondo e dei 50 migliori ristoranti dell'America Latina, sostiene da sempre istinto, passione, curiosità e tradizione.
I dieci finalisti di casa dovranno prepararsi a passare dunque la prima barriera, crescendo fra di loro e insieme con gli chef mentori italiani, uno sarà poi nominato candidato italiano alla finale del 2025, pronto per lavoro di raffinamento sulle sue qualità e sul suo piatto che dovrà incantare l’intera giuria internazionale.