Virgin Active? Molto costosa, ardue prenotazioni, penalità illegittime e nessuno risponde al telefono!

Dov'è finito l'amato Skorpion di corso Vittorio Emanuele, oggi Virgin Active? Una lamentela generale e diversi abbandoni per altre palestre

La palestra è un luogo di esercizio fisico, scarico delle tensioni, distrazione dalle grane quotidiane, impegno con se stessi, benessere psico-emotivo; per qualcuno è, anche, luogo di incontro, di relazione, magari di business, come è avvenuto per me. 

Già nell'antica Grecia, esistevano le palàistrai: dei colonnati delimitavano una grande corte con, all'interno, l'apodyterion, luogo di vestizione, e gli alloggi. Qui, si addestravano militarmente gli efebi, i giovanissimi greci futuri opliti (VII secolo a.C.), ossia i fanti pesantemente armati (erano contadini, operai, soldati). 

L'enciclopedia Treccani definisce la palestra - derivazione di "παλαίω", cioè "lottare" - come un piazzale sabbioso annesso al ginnasio, nel quale i giovani dell’antica Grecia si esercitavano alla lotta. In un secondo momento, divenne un cortile circondato da un particolare porticato detto peristilio nel quale c'erano il deposito per gli attrezzi ginnici, lo spogliatoio, l'impianto per lavarsi.

Si potè trovare la palestra, come appena descritta, anche presso le terme romane (II a.C.).

Si può dire che, da una vita, le persone di ogni dove si allenino.

Lo facevano per motivi bellici, così da resistere il più a lungo in battaglia e avere l'agilità di colpire per primi o schivare i colpi altrui, e lo fanno oggi, vuoi per salute e cura del corpo, vuoi per pura estetica.

Oggi, coloro che non si prodigano in tal senso sono pochi. Fra l'altro, anche molti anziani fanno regolarmente ginnastica, cosa consigliata dai medici.

Chi va, tornando ai tempi più recenti, nella propria palestra di fiducia ama trovarvi pulizia, confort, un caloroso benvenuto, un ambiente rasserenante, un luogo per rifuggire dalle noie del giorno, dai problemi da risolvere, per dedicarsi a sè, in armonia e relax.

Ci va per corsi individuali o di gruppo. Ci va per nuotare o per le classi di acqua gym, se nella struttura vi è la piscina, come al Virgin Active di Largo Corsia dei Servi. Ci va, anche, semplicemente per fare esercizio nella sala degli attrezzi, in solitudine o in compagnia oppure con un personal trainer prenotato. Ci va, qualsiasi sia l'obiettivo, per stare bene.

Non è, però, sempre questa la sensazione del cliente di un centro sportivo, quando vi accede. 

Se un'e-mail, partita in automatico da un qualche computer, ti indica di dover pagare 1 euro per l'asciugamano preso in più oltre quello, incluso nell'abbonamento, cui hai diritto una volta al giorno, la sensazione è proprio spiacevole, specie laddove la richiesta manchi di fondatezza. Quindi tocca pure trovare il tempo di contestare l'addebito e, naturalmente, non tanto per la sostanza (1 euro!) quanto per il principio.

Questo tipo di errori capita di sovente. Di recente, una signora lamentava negli spogliatoi di esserne stata vittima per l'ennesima volta e, giusto un paio di giorni fa, a me è arrivata un'e-mail intitolata "Comunicazione di servizio | Saldo Servizio Towel". Il contenuto era questo: "Gentile Alessandra (..) Ti informiamo che il tuo saldo maturato dal 10/06/2024 al 07/07/2024 è di 1 euro, che verranno addebitati con la quota del tuo abbonamento al prossimo addebito mensile di Agosto 2024 tramite Rid bancario."; proseguiva con: "Per qualsiasi informazione rivolgiti pure in Reception (..)".

Bene, la reception è praticamente irraggiungibile, a meno che si vada pedibus calcantibus (!), perché al telefono non risponde nessuno per policy; un pochino di più per posta elettronica, ma, direi, senza mai risolvere costruttivamente nulla.

Evidentemente, per questa organizzazione i propri iscritti devono dedicare il loro tempo, notoriamente prezioso per chiunque e poco per tutti, a:

- prenotare le lezioni ginniche, con tanto di sveglie a qualsiasi ora (anche disturbando, diciamolo, gli altri, quando negli spogliatoi suonano all'impazzata, perché gli orari per prenotare i corsi corrispondono a quelli cui si tengono i corsi stessi, nei quali i proprietari dei telefonini vibranti sono, guarda caso, impegnati),

- cancellare la prenotazione entro 2 ore dall'inizio della lezione o si rischia di ricevere un'e-mail che avvisa di potere commettere ancora un paio di errori prima di incorrere nella "terribile" punizione (?!) della sospensione dalla prenotazione, ossia dalla possibilità di riservare il proprio posto in uno dei corsi a calendario;

- in conseguenza del punto precedente, trovare posto in piscina o in qualsiasi altra classe da prenotare, il che risulterà estremamente difficile appunto senza averlo riservato; a fronte di tutto ciò, ricordiamolo, il pagamento mensile non viene sospeso, quello prosegue imperterrito;

- pregarli di ripristinare lo status quo ante per poter riprendere a prenotare;

- controllare di chiudere l'armadietto degli asciugamani, forse sbattendolo per sicurezza, così da non incorrere in "salatissime" multe delle quali si vede che il centro non riesce a farsi carico(!?);

In ultima analisi, a dirla tutta e a fronte delle cifre richieste, sia per l'iscrizione al Virgin Active di zona sia per l'eventuale affitto annuale dell'armadietto, il cui prezzo sale vertiginosamente ogni anno senza migliorie evidenti, la pulizia negli spogliatoi, forse non solo lì, lascia a desiderare, specie sotto gli armadi usati per cambiarsi per l'attività sportiva.

Gentili clienti di Virgin Active, resto disponibile a conoscere eventuali altri aspetti da mettere in evidenza, oltre quelli più su elencati. La finalità è far sentire una voce collettiva e spingere a migliorare il servizio reso dalla palestra, possibilmente a favore di un destinatario in particolare: il cliente iscritto. Lui vuole solo allenarsi.