Royal Ascot 2024
Dal 18 al 22 giugno,la corsa più prestigiosa al mondo.
Oltre 300 anni di storia, se si pensa che l'ippodromo di Ascot fu fondato nel 1711 dalla Regina Anna. La prima corsa disputata fu chiamata Her Mayesty's Plate. Quest'anno è la seconda edizione sotto il regno di Re Carlo III. Veramente indimenticabile il Royal Ascot del 2012, che cadde con i 60 anni di regno della Regina Elisabetta II. E' sicuramente uno degli appuntamenti imperdibili di quella che gli inglesi chiamano la " season". Attira un pubblico trasversale di grandi appassionati delle corse dei cavalli, ma anche di chi partecipa per assistere ad un 'impareggiabile spettacolo umano. Per gli inglesi è un evento importantissimo, essenziale esserci e farsi vedere, come disse Audrey Hepburn nel famoso film " My fair Lady". Per gli stranieri un palco preferenziale di osservazione e comprensione della società inglese e del " british style". Fu Beau Brummel, grande amico del principe reggente, che ideò il codice di abbigliamento. Le corse si svolgono quindi durante cinque giorni consecutivi che vanno da martedì a sabato. Il primo giorno è sicuramente molto importante, anche in considerazione della partecipazione di membri di altre famiglie reali. Il giovedì è il cosìdetto " Ladies day" durante il quale signore sono invitate a sfoggiare eleganti, ed a volte, fantasiosi cappelli. Molti sono ovviamente gli ottimi creatori britannici, ma non si può dimenticare Philippe Model a Parigi, come la modista italiana Gallia Peter, casa fondata nel 1930 ed oggi con sede a Milano in Via Moscova, 60. Quindi martedì mattina 18 giugno i famosi " cappotti verdi", gli Yeoman Prickers apriranno i cancelli. Alle 14.00 il Re, insieme ad un selezionatissimo numero di ospiti, sfilerà lungo il rettilineo su una bellissima carrozza e con l'accompagnamento di canti e fanfara. Ambitissimo è l'accesso al Royal Enclosure . Per molti inglesi la lista di attesa può durare anni ed i più sono destinati a non essere mai accettati. A volte possono essere, invece, avvantaggiati gli stranieri, se validamente appoggiati dalla propria ambasciata. Ad esempio l'Ambasciata Italiana, che ha sede al 14 di Three Kings Yard,e che storicamente ha ottimi rapporti, ha spesso agevolato connazionali, che poi , comunque, devono passare la verifica del Royal Enclosure Office. Spesso in occasione del cambio di ambasciatore vengono cambiati i criteri per l'ammissione ed anche chi storicamente era già " badge hoder" può ritrovarsi a rifare la trafila per l'ammissione, come è capitato con il nuovo ambasciatore, che era capo cerimoniale della Farnesina, e che ha ristretto la lista di ammissione. Ovviamente vi sono anche evidenti motivi di sicurezza, considerato che chi ha accesso al Royal Enclosure può ritrovarsi a pochi metri da membri della Famiglia Reale. All 'interno del " recinto reale" vi sono poi i padiglioni dei più importanti clubs londinesi. Il protocollo per l'abbigliamento è rigidissimo. Gli uomini devono indossare il morning coat, quello che gli italiani chiamano " tight", assolutamente con scarpe nere, cilindro nero o grigio e gilet. Gli assidui frequentatori si distinguono per la ricercatezza dei dettagli. Ovviamente le grandi sartorie di Savile Row, come Anderson & Shepard, Huntsman ed Henry Poole, hanno servito generazioni di gentlemen. Il morning coat per le corse dei cavalli prevederebbe il tre pezzi, giacca, pantaloni e gilet, di colore grigio medio/chiaro. La maggior parte degli invitati indossa la giacca grigio medio o scuro, i pantaloni a righe di varia larghezza e gilet che possono essere di vari colori. A parte il classico gilet grigio chiaro viene considerato molto raffinato il giallino/beige pallido. Sicuramente non viene apprezzata la versione che all'estero viene considerata da matrimonio, ovvero con la camicia bianca e la cravatta grigia. Libero spazio a camicie a righine e/o con collo bianco in contrasto ed a cravatte con discrete fantasie. Anche per i cilindri i dettagli fanno la differenza . Quelli base sono in feltro di lana, quelli più ricercati in pelo di coniglio, quelli da applauso in seta, che sono apprezzatissimi, soprattuto se vintage e che possono raggiungere prezzi da migliaia di sterline. Ovviamente Lock & Co. in Jermyn Street è l'indirizzo più conosciuto. Per chi desidera andare alla ricerca di irripetibili pezzi vintage è imperdibile e raccomandatissima una visita al 2 di Kensington Church Walk da Hornets, dove per gli italiani il simpatico e gentile Orlando parla molto bene la lingua italiana ed è sempre disponibile ed orgoglioso di mostrare capi di grande fattura artigianale. Sono molti anche gli stilisti che vanno alla ricerca di capi dai quali trarre ispirazione. Una volta mi capitò di notare un elegante signore con i capelli bianchi, assorto nella ricerca. Era Ralph Lauren. Hanno un buon magazzino di abiti di grande sartorie inglesi, così come di cilindri d'epoca e scarpe, anche dei migliori calzolai, come Cleverly, Maxwell e John Lobb. Le signore devono indossare un cappello con una base minima di 10 cm. Non sono ammesse per gli abiti trasparenze, spalline e scollature. Il tutto deve essere sobrio ed elegante. Sono accettati anche i pantaloni, purchè indossati con una giacca od un top abbinato. Ho avuto il piacere di poter avere accesso, la prima volta, al Royal Enclosure nel 2006, grazie alla presentazione di un ex partner di mio padre, il sig. Antonio Boesso, grande allevatore di cavalli da corsa, sia in Italia, Allevamento e Scuderia Villa Dosia a Varese, sia in Irlanda. Un uomo che ha sempre avuto un fiuto speciale ed è stato il proprietario di un cavallo famosissimo, Grease. E' sempre riuscito a dirigere benissimo l'allevamento in Irlanda, non parlando una parola di inglese, e facendosi capire a gesti e con i suoi occhi azzurri, furbissimi ed ironici. Ricordo bene l'edizione del 2006, perchè, contrariamente al classico clima inglese, vi era un caldo soffocante. Avevo preso dal guardaroba un vecchio tight di mio padre, impeccabilmente tagliato, negli anni '60, dalla sartoria Di Cristofaro, che era in Via Bigli a Milano. Come tutti i vecchi tight era di un tessuto di lana pesante. Mi trovavo sul prato per poter vedere meglio i cavalli, stavo quasi per svenire, non resistetti alla tentazione di togliermi il cilindro per respirare. In pochi secondi intervenne subito uno Yeoman Pricker, che, con grande garbo, mi fece presente che mi trovavo sotto la tribunale reale e la Regina avrebbe potuto offendersi. Uno spettacolo nello spettacolo è il consueto pic nic che si svolge nel Car Parking 1 e nel Car Parking 2, nei quali splendide vettura d'epoca vengono parcheggiate. In prossimità del bagagliaio normalmente viene allestito un tavolo, perfettamente apparecchiato con tovaglie di lino, cristalli ed argenteria. Però anche per coloro che hanno la fortuna di avere accesso al Royal Enclosure è un peccato non fare una passeggiata negli altri settori, nei quali si può assistere ad una interessantissima rappresentazione della società britannica, profondamente legata alla Famiglia Reale ed alle tradizioni. Una voltà uscì appunto dal Royal Enclosure, venni fermato da un gruppo di giovani che, riconosciuto il badge, mi bombardarono simpaticamente di domande. Una ragazza bionda, non trattenendo lo stupore, mi disse : " ma lei non è inglese ed allora da dove viene?", " cosa fa nella vita?" Divertito risposi ai molti interrogativi. La ragazza esclamo' : " molto interessante, lei è italiano, non fa il cuoco ed è così elegante?!". La prima volta per comodità allogiai a Taplow per essere vicino all'ippodromo ed evitare le code che si creano. Un'altra volta , dovendo raggiungere Ascot da Londra, accettai il consiglio di Maurizio Conti, grandissimo selezionatore di cavalli a Newmarket , di recarmi in treno. Un pò perplesso seguì il suo prezioso consiglio e rimasi stupito dal rispetto che suscitava il " dress code tradizionale". In altri paesi prendere un treno vestiti così potrebbe provocare ilarità se non scherno. In Inghilterra assolutamente no, esattamente il contrario. Fu una buona constatazione rilevare che le regole passano anche attraverso una forma esteriore, anche se oggi ciò sembra essere dimenticato. Al rientro a Londra in treno, cercai di nascondere sotto la giacca il badge del Royal Enclosure, ma, in seguito ad un movimento, divenne visibile. Una ragazza seduta di fronte mi rivolse un'altra raffica di domande, che si concluse con una proposta di un aperitivo all'arrivo a Londra. Anche da questi particolari si può desumere come la società inglese non sia mai stata attraversata da quegli sprazzi di spirito giacobino, che sopravvivono, invece, in altri paesi europei. Vi è un profondo rispetto della forma e del senso di gerarchia. Mi sembra giustissimo il vecchio principio : " fai a Roma quello che fanno i romani". Veramente sciocco pensare che in tutti i paesi vi debbano essere uguali regole sociali. Anche un evento spensierato e mondano come Ascot offre interessanti chiavi di lettura e di riflessione. Il mondo è tutto un meraviglioso palcoscenico che va osservato con curiosità ed ironia. Tornando quindi agli aspetti pratici. Tutti i giorni vengono disputate sette corse. La prima inizia alle 14.30, l'ultima parte alle 18.15. Alla fine vi sono spesso cene e parties privati. Molti si lascano andare ad allegre e consistenti bevute di champagne, altri di birra. Non mancano certo gli aneddoti divertenti, come quando il grandissimo jockey Frankie Dettori perse all'interno dell'ippodromo la sua amata cagnolina. Venne ritrovata dagli inservienti dell'ippodromo e si narra che gli venne riconsegnata dalla Regina in persona, che lo invitò per un the. Durante questo grande teatro vivente si fanno importanti contatti, si creano nuove coppie o si sfasciano matrimoni. Tutto molto meno " stiff" rispetto alle apparenze. Di fatto l'atmosfera è veramente frizzante, un pò come quella del famoso film " Un pesce di nome Wanda". Sicuramente il luogo più affascinante dove alloggiare nelle vicinanze è Clivden House a Taplow, che dista circa 14 miglia. Lusso totale in puro stile britannico, senza inutili concessioni a mode di passaggio ed effimere. Fu 'antica dimora del Duca di Buckingham. In tempi recenti fu la residenza di Lady Astor, nella quale, durante gli anni trenta, si ritrovarono spesso quegli aristocratici britannici favorevoli ad una intesa con la Germania, in funzione anti bolscevica. Quella fazione era capeggiata da Lord Londonderry, cugino primo di Winston Churchill. In seguito balzò all'onore delle cronache sa causa del famoso " scandalo Profumo", che venne umoristicamente celebrato da Don Jaime de Mora Y Aragon, che produsse una divertentissima musica, dal titolo " Miss X Christine", richiamando appunto il nome di Christine Keeler, che era stata contemporaneamente l'amante del ministro John Profumo e di un attachè dell'Ambasciata Sovietica. Allora il governo vacillò. Se dovessi immaginare un film ambientato nel mondo delle corse ad Ascot, mi piacerebbero come attori principali, oltre all'impareggiabile Rex Harrison,interprete con Audrey Hepburn del famoso film " My Fair Lady", Colin Firth, Rupert Everett, Kevin Kline, Hugh Grant , Renée Zellweger e Catherine Zeta Jones. Oltre alle musiche delle fanfare, vedrei bene, come musiche di sottofondo, quelle dell'indimenticabile Burt Bacharach, come " Never fall in love again". La fantasia è la prima molla di un viaggio, la seconda la curiosità, la voglia di cogliere differenze e sfumature la terza. Alla fine la motivazione che spinge ad assistere ad una cerimonia religiosa in Indonesia, piuttosto che ad un funerale in India o ad una messa ortodossa in Grecia è la stessa che porta a partecipare ad un evento sportivo e mondano. Tutto insegna qualcosa.