Prix de Diane Longines all'ippodromo di Chantilly

Una delle corse più scenografiche al mondo.

Quest'anno il 16 giugno 2024 cade la 175° edizione del Prix de Diane, che insieme al Prix du Jockey Club ed al Prix de l'Arc de Triomph rappresenta una  delle tappe principali della stagione ippica francese. Il Prix de Diane - Longines, anche chiamato dagli inglesi" French Oaks", consacra le migliori puledre di tre anni sulla distanza di 2.100 mt. Vede la luce il 18 maggio del 1843 ed il nome è dato in omaggio alla Dea della caccia. Segue di una settimana il Prix du Jockey Club, creato nel 1863. I soci dell 'esclusivo Jockey Club di Parigi si riconoscono facilmente per l'elegantissimo " dress code", ovvero completo scuro, preferibilmente gessato, le cravatte regimental a doppie righe rosse o gialle su sfondo blu. Molti indossano ancora la bombetta nera. Marcel Proust definì soci dell'esclusivissimo Club di Parigi : " gli dei dell'Olimpo". Moltissimi i personaggi noti rifiutati. Primo fra tutti l'ex Re dell'Egitto, Farouk, perchè, a detta di alcuni, barava a carte, quando non chiudeva a carte coperte, dichiarando la vincita con la frase : " parola di Re". Non fu corso nel 1871 in occasione dell'occupazione prussiana e durante la Prima Guerra Mondiale fra il 1915 ed il 1918. Durante la Seconda Guerra Mondiale si corse invece a Longchamp. Bisognò attendere il 1970 per vedere la prima vincitrice straniera e nel 1974 vinse Highclare, di proprietà della Regina Elisabetta II. Dal 1983 al 2007 lo sponsor fu Hermès. Poi dal 2011 divenne Longines. Fu nel 1996 che vidi la prima volta il Prix de Diane, accompagnato da una fidanzata nata a Parigi, da padre polacco e madre italiana, che gentilmente si era occupata degli accrediti.  Ricordo ancora quell'edizione per la straordinaria eleganza . Chicchissimi gli uomini, così come le signore. Moltissime le auto d'epoca parcheggiate. Vi era ancora l'onda lunga degli spumeggianti anni '80, quando tutte le notti a St. Germain si viveva almeno fino alle 5.00 di mattina.  Dopo la pesante cappa degli anni '70 un pubblico molto elegante affollava locali come Castel, Regine, Olivia Valere e tanti altri. La notte ci si divertiva, ma il giorno dopo si lavorava sodo. Il migliore tempo in pista se lo aggiudicò nel 2013 Tréve, di proprietà dell' Aga Khan. I cavalli dell'Aga Khan vinsero ben sette volte. Negli ultimi anni la vittoria è stata disputata fra inglesi, francesi ed irlandesi. Nel 2023 fu Blue Rose, figlia di Churchill, con i colori francesi, che si aggiudicò la vittoria. Nel 2022 Nashwa, figlia di Frankel, per il Regno Unito. Nel 2021 fu Giovanna d'Arco, figlia di Galileo, con i colori irlandesi. Fu molto interessante l'edizione del 1986, con la sponsorizzazione Hermés. La grande casa francese organizzò una bellissima mostra di dipinti a soggetto "animalier". Considerando che la corsa attira ogni anno almeno 30.000 persone è meglio organizzarsi, arrivando da Parigi, per non trovarsi imbottigliati in auto nella pur meravigliosa foresta di Chantilly. Per evitare disagi, è raccomandabile dormire in zona. Tanti proprietari e coloro che appartengono al mondo delle corse amano soggiornare all' Auberge du Jeau de Pomme, un cinque stelle, classico, elegante con i suoi arredi alla francese. Dispone di piscina e Spa. I prezzi si aggirano mediamente sui 600 euro. Una soluzione, meno costosa, ma sempre comoda e di livello è Le Grand Pavillon Chantilly, un quattro stelle con arredi meno suntuosi,ma freschi e funzionali. Anche lì è disponibile una piscina. Prezzi mediamente poco superiori ai 200 euro. Non mancano nemmeno soluzioni più raccolte, ma di grandissimo charme, come il Pavillon St. Martin, di Marc e Charlotte Labouret. Una piacevolissima casa d'epoca, immersa in un parco, al 93 di Rue du Faubourg a Senlis. Mi son dovuto far forza per rivelare questo indirizzo che ho sempre custodito gelosamente, ma gli amabilissimi proprietari meritano che venga dato risalto alla loro ospitalità. Le camere grandissime sono arredate con mobili d'epoca e la maggior parte si affacciano sul grande parco. E' un' immersione in un tempo passato, che lì sembra essersi fermato. La proprietaria, dopo una galoppata mattutina, fa predisporre la colazione nell'elegantissima sala da pranzo, dove viene servita impeccabilmente con tanto di argenteria. Baguettes croccanti, deliziosi croissants e marmellate fatte in casa. La proprietaria estremamente amabile è disponibile per una piacevole chiaccherata con gli ospiti, soprattutto se amanti dei cavalli. Veramente un luogo incantevole, nel quale gustare l'atmosfera della Francia " ancien régime". Trovandosi in zona è un peccato imperdonabile non visitare il Museo della Caccia a Cavallo. L'ambientazione è veramente di grande gusto, sembra di entrare in una casa della campagna francese. Suggestivi anche i rumori della foresta ed il suono dei corni di caccia, che accompagnano la visita. Sono esposte molte tenute da caccia a cavallo, anche antiche. Ancora oggi in Francia vi sono molti equipaggi per la caccia a cavallo e vestono in modo ancora più tradizionale rispetto agli inglesi. Infatti molti usano ancora i vecchi stivali alla moschettiera. Non si deve dimenticare che nel passato quel tipo di caccia serviva ad iniziare all'arte della guerra. Altrettanto imperdibile a Senlis il Musée de Spahis, che fu la cavalleria indigena al servizio della Francia fin dal 1830. Nel 1831 vennero inglobati nell'armata francese. Gli sphais marocchini ed algerini furono acquartierati proprio a Senlis. Alcune notti d'inverno, c'è chi dice di aver sentito rieccheggiare sul selciato della bella cittadina medioevale l'inconfondibile rumore prodotto dai passi con gli stivali, di quei cavalieri. E' impossibile congedarsi dai lettori senza sottolineare la magia di questa corsa, che si svolge davanti al magnifico Castello di Chantilly. La vista della proprietà è veramente fantastica di notte quando è sapientemente illuminata da luci calde e diffuse. Il castello divenne particolarmente famoso durante il regno di Luigi XIV di Francia per essere stato la dimora dei Principi di Condè. In realtà quello che vediamo oggi è una ricostruzione del XIX secolo dopo la furia devastatrice della Rivoluzione Francese. E' caratterizzato da un raffinato stile rinascimentale/ eclettico. Tale intervento di totale restauro e ricostruzione venne eseguito per l'ultimo figlio di Luigi Filippo, Enrico d'Orleans, Duca d'Aumale (1882 -1897). Comunque la giornata si apre alle 11.00, alle 11.30 è previsto uno spettacolo equestre, a seguire il Pique- Nique con i cestini di Ladurée. La giornata è un'omaggio alle signore, che sono invitate ad indossare fantasiosi cappelli. Dopo le corse alle 19.00 è anche previsto un dj set. Per gli appassionati di cavalli, il Prix de Diane è un appuntamento molto importante, ma è raccomandabilissimo anche per coloro che vogliano assaporare tutte le sfumature delle atmosfere francesi. E' anche un grande divertimento osservare il pubblico. Dagli eleganti proprietari, agli accaniti scommettitori, agli stranieri. Non posso dimenticare due inappuntabili signore giapponesi che giocavano accanitamente. Un appuntamento perfetto anche per una  romantica fuga estiva fra i suoni ed i profumi della foresta di Chantilly. La suntuosa atmosfera rievoca quella famosa frase di Rohan : " Re non posso, Principe non mi degno...Rohan sono! ". La vielle France.....