Nomad Art e The Ice a St. Moritz.
Dal 22 al 25 febbraio frizzante fine settimana in Engadina.
Dal 22 al 25 febbraio scoppiettante fine settimana a St. Moritz, auto storiche sul lago e Nomad Art. Al culmine della stagione in vernale in Engadina, sempre ricca di manifestazioni,il Polo sulla neve, le gare di Cresta Run, le gare di bob, la Ski Marathon, le corse dei cavalli sul lago, e tanto altro per divertire la clientela internazionale,l'ultimo fine settimana di febbraio vi saranno in contemporanea due importanti esposizioni, l'edizione 2024 di THE ICE ST MORITZ, che vedrà splendide auto storiche, sia in visione statica che in movimento sul lago, e l'ormai immancabile appuntamento con Nomad, consolidatissimo evento nel mondo dell'arte internazionale. Per The Ice, venerdì 23 febbraio il villaggio sul lago aprirà al pubblico dalla mattina alle 9.00, poi prenderà il via il Concorso d'Eleganza. Dalle 12.00 alle 14.00 vi saà un buffet lunch nel tendone vip. La giornata si chiuderà alle 16.30. Sabato 24 febbraio,invece, le vetture storiche correranno sul lago ghiacciato. Dalle 12.00 alle 14.00 il buffet nel tendone vip. Poi alle 14.30 la cerimonia di consegna dei premi. Vi saranno quattro categorie di vetture : 1) le cosìdette " barchetta" vetture biposto, 2) le monoposto degli anni '50,'60 e '70 , 3) le " concept cars" ed i veicoli unici e 4) le vetture " icone". Quindi eleganza e bellezza a cielo aperto per gli appassionati di vetture storiche, che poi, ritornano nel mese di luglio per il consueto British Classic Cars Meeting. Il paesaggio innevato, le bellezze naturali, il tonificante e caldo sole di febbraio, l'eleganza dei partecipanti sono la cornice perfetta per questa manifestazione, che si sta sempre più affermando nel panorama degli eventi annuali, legati al mondo delle vetture storiche. Dal 22 al 25 febbraio avrà luogo un'altro importante appuntamento. NOMAD 2024, con la partecipazione di gallerie di importanza internazionale. Le mostre avranno luogo in splendidi contesti architettonici, andando così a stabilire un piacevolissimo dialogo fra arte, architettura e design, in un contesto di grandissimo fascino paesaggistico. Saranno 25 le gallerie partecipanti. Fra queste ben 5 di Milano ( Brun Fine Art, Luisa Delle Piane, Nilufar, Rossana Orlandi, Seci e Sofia Zevi), anche 5 di Parigi ( Chaban, Florian Daquet Bresson, Bubenberg, Larkin Erdmann, Negropontes), 3 di Londra ( The Gallery of Everything, Tristan House Gallery e Brun Fine Art, che ha sede anche a Londra). Poi nomi molto importanti di Amburgo, Basilea, Bruxelles e Zurigo. Negli ultimi anni si è sempre più affermata la presenza di gallerie d'arte nelle località turistiche di alto livello, come St. Moritz, St. Tropez, Megeve, Cortina, Forte dei Marmi....). La clientela importante va coccolata anche nei luoghi destinati allo sport ed al relax. Ovviamente i grandi collezionisti non perdono le prestigiose aste di New York, Londra, Parigi etc...Del resto la presenza di importanti gallesristi è consolidata da anni. Da John Eskenazi, grandissimo esperto di arte orientale, che trascorre lunghi periodi in una splendida chesa engadinese nella quite incantata della Val di Fex, alla svizzero milanese Monica de Cardenas, che già molti anni fa ha ristrutturato una bella casa storica a Zuoz, trasformandola in galleria. Non si può assolutamente dimenticare il torinese Gian Enzo Sperone, considerato uno dei più grandi galleristi italiani, che ha sostenuto i rappresentanti della cosìdetta " Arte Povera", ma lui stesso collezionista, con una collezione personale che ormai supera abbondantemente le 600 opere. Sperone, da anni frequentatore dell'Engadina, accumula anche dipinti di alta epoca, dimostrando tutto il suo eclettismo. La vocazione della valle alpina ad ospitare artisti di fama parte da lontano. Il nome che sicuramente balza, fra i primi, alla memoria, è quello di Segantini. Tanti altri hanno saputo e sanno incidere, con la loro cultura e sensibilità, anche sul patrimonio architettonico locale, come Rolf Sachs, figlio del famoso imprenditore e play boy, Ghunter Sachs, della gloriosa generazione dei jet setters internazionali degli anni '60 e '70, noto per la sua relazione con l'attrice Brigitte Bardot, conquistata ,lanciando centinaia di rose rosse dal suo elicottero, sul giardino della affascinante icona francese. Nel 2000 Rolf Sachs ha messo gli occhi sullo stadio olimpico di st. Moritz, costruito nel 1928 e poi caduto in disuso. Oggi, quando non è a Roma o in giro per il mondo, abita questa struttura atipica e di grande gusto con l'affascinante compagna, Mafalda Von Hessen, nipote di Mafalda di Savoia, deceduta a Buchenwald, in seguito ad un bombardamento americano del campo di internamento. A parte l'arte e le auto storiche l'Engadina va vissuta anche negli itinerari più nascosti , dove ha conservato atmosfere intatte da secoli e dove si evidenziano le tracce di un passato importante. Va quindi esplorata tutta, regalondosi dei mometi di pura magia, da una romantica cena in Val di Fex, da raggiungere, sotto le stelle, con la carrozza trainata dai cavalli, all'emozione di una discesa in slittino da Preda a Bergun. Almeno una volta è veramente interessante fare tutto il percorso che collega l'Engadina alla Val Venosta, per poi raggiungere Cortina. I paesaggi alpini che si incontrano sono indiscutibilmente fra i più belli al mondo. Ma non si può nemmeno dimenticare l'ottima gastronomia. Impossibile non ricordare, con un pò di nostalgia, il Ristorante Aurora a Schanf, specilizzato in cacciagione, con le sue sale arredate con trofei di caccia alle pareti. Ma oggi tanti altri tengono alto l'onore della buona cucina e dell'ospitalità nella valle. Chastè a Tarasp è un nome superaffermato. Il proprietario del ristorante, presente anche sulla Guida Michelin, è stato per molti anni lo chef dello Scià di Persia. Sono moltissimi i luoghi di delizia,dal classicissimo Steffani, famoso per la sua sella di capriolo. al più familiare Arturo a Celerina. Come ambiente e servizio impeccabile, è proverbiale la gentilezza e l'attenzione di Enzo, va ricordato il Sunny all'uinterno dell'elegantissimo Hotel Kulm. E' anche la sede delle colazioni e dei pranzi dei members del Cresta Run, che si lasciano andare ad allegre bevute goliardico-alcoliche. Molto piacevole il caldo decoro del locale con tante fotografie dei simpatici matti che si buttano a testa in giù, raggiungendo i 120 km orari, sulla pista ghiacciata del Cresta Run, muniti sulle mani ed i piedi di ramponi per dirigere la discesa e frenare quando opportuno.