Vistorta, la storica azienda friulana guidata da Brandino Brandolini d’Adda presenta i nuovi vini Bianca e Brando
Fondata da Giudo Brandolini nel 1872, Vistorta ha svelato due nuovi vini che rappresentano la svolta contemporanea voluta da Brandino Brandolini d’Adda oggi al timone di comando dell’azienda.
I nuovi arrivati, Bianca e Brando, sono due vini da monovitigno (rispettivamente 100% friulano e 100% merlot) che vengono prodotti con tecniche tradizionali come la prolungata macerazione sulle bucce, le follature manuali, le fermentazioni spontanee in botti aperte.
La sperimentazione è sempre stata di casa a Vistorta sin da quando, in controtendenza, si è deciso di puntare sul merlot, in un territorio dove altri vini e vitigni la fanno da padroni. Il merlot Vistorta, il vino più identificativo dell’azienda, è frutto di una selezione delle uve da vari piccoli appezzamenti che si differenziano in età, clone e sistema di allevamento. Dopo la certificazione bio ottenuta nel 2008, l’azienda ha cercato di operare in regime sempre meno interventista, non solo in vigneto ma anche in cantina, riducendo i quantitativi di anidride solforosa e utilizzando contenitori come il legno o il cemento per le vinificazioni.
L’azienda ha sempre puntato su questo territorio che, grazie alle sue caratteristiche peculiari, produce bianchi freschi e rossi eleganti e di grande finezza. L’esperienza in Francia di Brandino Brandolini D’Adda e la sua continua ricerca in territorio d’oltralpe di tecniche di vinificazione innovative, viene coadiuvata negli anni da Alec Ongaro, winemaker di casa. Questa sinergia ha portato a sperimentazioni sempre più coraggiose che hanno condotto alla nascita di questi nuovi vini, che parlano di passato in chiave moderna.
Sia Bianca che Brando fanno lunghe macerazioni a contatto con le bucce, con follature manuali. Le fermentazioni avvengono a barrique aperta e in ceramica e gli affinamenti, sempre a contatto con le bucce, sono prolungati: 200 giorni per Bianca, 180 per Brando. Dopo la svinatura e la torchiatura, la maturazione avviene sia in ceramica che in legno francese per donare eleganza e raffinatezza, mantenendo il forte carattere dei vini. I vigneti, a conduzione biologica dal 2008, si trovano tutti a Vistorta, piccolo borgo friulano al confine con il Veneto. Il merlot introdotto a fine dell‘800 in azienda produce il Vistorta, con uve selezionate da dieci piccoli appezzamenti. Le varietà autoctone, come il friulano, la ribolla, il refosco, accompagnano il pinot grigio e lo chardonnay per produrre vini giovani, fruttati ed eleganti.