Deodato Arte omaggia la produzione grafica di Pablo Picasso
Nell’anno in cui si celebrano i 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, una delle menti artiste e passionali del XX secolo.
Fino al 18 novembre 2023, gli spazi della Galleria Deodato Arte di via Nerino 1 a Milano ospitano una mostra dedicata alla produzione grafica dell’artista spagnolo Pablo Picasso, geniale artista del XX secolo.
La sua arte ha numerose espressioni, tutte correlate anche alla sua vita priavata: pittore, disegnatore, scultore, incisore, litografo, ceramista, illustratore e autore in altre discipline.
La Galleria Deodato Arte ha deciso di omaggiare il suo immenso contributo al mondo con un focus sulla sua produzione grafica e le tecniche di stampa, un’ampia collezione di opere (oltre 2.400 create nel corso della vita) realizzate con diverse tecniche di incisione (acquaforte, litografia, linoleografia), che mostrano diversi temi, soggetti e stili, ma anche un racconto di sé e della sua immaginazione.
‘Jacqueline au Bandeau de Face’, rappresentazione luminosa dell'ultima e definitiva musa di Pablo Picasso - Jacqueline Roque - è l'immagine che guida la mostra, insieme a La Suite 347 in acquaforte.
Nato da una famiglia borghese, Pablo Picasso unisce la passione per l’arte alle sue passioni nella vita privata, con oltre 90 anni di opere e successi, quattro figli, mogli e amanti.
Pablo Ruiz Picasso, nato il 25 ottobre 1881, a Malaga, viene cresciuto nella Scuola delle Arti e dei Mestieri e disegna fin da piccolo, proseguendo gli studi all'Accademia Reale di Barcellona e poi a Monaco, dove si succedono con furore, tele, acquerelli, disegni a carboncino e a matita.
Quando decide di prendere un treno per Parigi e stabilirsi a Montmartre, conosce Fernande Olivier, una ragazza che ritrae in moltissimi suoi quadri.
Tornato in Spagna, fra Malaga e Madrid, riceve una terribile notizia, l'amico Casagemas si è suicidato per un dispiacere d'amore.
L'evento lo colpisce così profondamente Picasso che inizia quello che viene definito il periodo blu, dal 1901 al 1904, dal colore predominante usato nella produzione di opere associate alla tristezza e alla malinconia.
Tornato a Montmartre prende vita il periodo rosa, quando allarga la sua cerchia di amicizie, riflette su sé stesso e diventa riconosciuto ed ammirato non solo come pittore, ma anche come scultore ed incisore, studiando l’arte antica.
Una delle sue opere più famose, Les Demoiselles D’Avignon, fa parte di questo periodo considerato da molti storici come a sé stante.
Picasso incontra la seconda donna della sua vita, Marcelle, da lui detta Eva, ad indicare che é diventata la prima di tutte le donne. La scritta ‘Amo Eva’ compare su molti quadri del periodo cubista, uno dei più importanti movimenti artistici del secolo, al quale lavora con l’amico Geroges Braque per portare il mondo ad imparare ad osservare in modo diverso.
Ai sentori della prima guerra mondiale, conosce il poeta Cocteau e subisce l’influenza dei Ballets Russes, che hanno anche un'altra importanza privata, la nuova moglie e musa ispiratrice Olga Kokhlova, pass d’ingresso per l’alta società e una serie di viaggi in tutta Europa.
Dopo la nascita del primo figlio, Picasso sostituisce la moglie con Marie-Thérése Walter, di appena diciassette anni, e inizia una produzione di opere con numerosi nudi femminili che riflettono sul conflitto morale della ‘bestia umana’ che subisce le sue passioni.
Durante la guerra civile spagnola e la seconda guerra mondiale, l’artista subisce il fascino di Dora Maar, pittrice e fotografa. Sarà lei che ritrae tutto il processo creativo dell’enorme opera ‘Guernica’ fatta da Picasso mentre è alla direzione del Museo del Prado.
Negli anni '50 Pablo Picasso é ormai un'autorità in tutto il mondo, con il successo che aumenta quotidianamente, attraverso molte mostre e svariate opere, il tutto fino al giorno 8 aprile 1973 quando, all'età di 92 anni, improvvisamente, si spegne.