Le langhe a stelle e strisce, barolo e tartufo conquistano gli americani

Boom di acquisti di case e vigneti da parte di facoltosi turisti made in Usa, che si innamorano subito di questa terra piemontese

Da decenni gli americani conoscono vini, tartufi, e altre prelibatezze doc delle Langhe, ma se prima il Piemonte rappresentava solo una tappa di un tour italiano, in coda a città d’arte come Firenze, Roma e Venezia, oggi sono sempre di più gli statunitensi che decidono di prendere residenza o di acquistare una seconda casa là dove nasce il barolo. Il dollaro forte spinge gli investimenti sugli immobili, sostiene il Wall Street Journal, e certamente senza denaro non esistono sogni romantici da piccoli mondi antichi. Ciò di cui si innamorano gli yankees è però l’autenticità di queste terre e non sembrerebbe esserci alcun desiderio speculativo riguardo un guadagno economico futuro. Ma i puristi non devono temere: l’ondata a stelle e strisce non cambierà il patrimonio Unesco e i suoi paesaggi, che piacciono così, senza bisogno di aggiungere o togliere nulla. Uomini di finanza provenienti da New York, ingegneri della Silicon Valley, avvocati di Washington o produttori californiani, tutti uniti dall'identico desiderio di condividere una landa di questa verde e amena regione italiana. «Ciò che stupisce di chi si trasferisce qui è il rispetto di tutto il lavoro e la fatica contadina che esiste dietro questo fazzoletto di terra» dichiara Emanuele Bolla, assessore al turismo di Alba, «sono certo che chiunque arrivi desidera coltivare il sogno di possedere una vigna per produrre del buon rosso. Le persone che ho conosciuto si stanno avvicinando in punta di piedi, conoscono le maestranze, sanno che il vino è fatica. Per il momento ascoltano». E sarà un piacere sentire tra le vigne il nuovo dialetto anglo-piemontese.