IL CAFFÈ SCORRETTO di Montel
von der Leyen in visita, mano nella mano con Sala in un tram vuoto
L’immagine perfetta dei tempi che viviamo: i ducetti globalisti in abiti “da lavoro” nel vuoto siderale di un tram deserto. Ma quale lavoro, Mr. Sala?! Milano è ormai una città in ostaggio di malagestione e corruzione dilagante
Sarebbe giusto che esponessi la mia argomentazione con dovizia di prove e controprove, ma oggi è Sant’Ambrogio e non mi pare il caso di rompere le scatole con chiacchiere periferiche. Domani, magari, che si festeggia l’Immacolata, forse domani torneremo a tuonare sul degrado del Potere sinistro della sedicente gauche mondiale, il peggiore di sempre dai tempi dei passi dell’oca e dalle purghe di Stalin.
Resti agli atti un solo fatto: i soliti esclusi dalla narrazione che fa il Corsera della bellezza di Milano sono i cittadini, quei fessi che contribuiscono con lavoro e tasse ad alimentare il set fotografico dei due Vipponi.
L’ufficio stampa del Comune di Milano, evidentemente, lavora come i netturbini che non nettano, i Vigili che non vigilano, i centri di accoglienza che non accolgono ma riducono in schiavitù: col deretano, il meno possibile. E così può capitare che l’ir-Responsabile Comunicazione della giunta DEM dirami un’immagine così triste, tanto assurda, irritante per tutte le parti in causa, perfino punitiva per uno dei simboli più alti dell’artigianato ingegneristico lombardo che tutto il mondo ci invidia: i vecchi tram.
Quanto meglio sarebbe stata una foto degli stessi due, il Gatto e la Volpe, immortalati in piazza, circondati da chi li vota, da chi crede in loro, da chi si fida della visione per il futuro che essi rappresentano…Ah, già, ma quelli li incontrano stasera, nel ridotto della Scala, fra una flûte di champagne e una tartina di salmone selvaggio; mentre i poveri, quelli che il biglietto della Scala lo pagherebbero, restano in Galleria Vittorio Emanuele, in piedi, ad adorare i maxischermi.
Per inciso: la flûte, magra e ostile, che bicchiere orrendo! Ridateci le coppe, ovunque e sempre!.
Mala tempora, Sant’Ambroeus! Vedi se riesci a metterci una parola tu.