Cosa rimane della fashion week donna milanese

Volge al termine la settimana della moda dopo una moltitudine di sfilate, presentazioni e feste

La fashion week femminile volge al termine con l’evento celebrativo - sostenibile del Teatro alla Scala, dopo aver riempito Milano di presentazioni, appuntamenti mondani, top model, influencer e ovviamente imbucati di ogni ordine e grado. Ma cosa rimane di sei frenetici giorni all’ombra della Madonnina? Le sfilate più attese rimangono sempre quelle di Gucci e Prada, ma stavolta Moncler ha cercato di prendere il sopravvento grazie allo scenografico spettacolo sotto le guglie del Duomo in un tripudio di candidi piumini bianchi bagnati dalla pioggia dispettosa. Il colore di maggior risalto senza dubbio il rosa, che è stato preso d’assalto dai creativi quale fosse la panacea di qualsivoglia dogma stilistico. In questo la maison Valentino docet con la sua Pinky Collection che strizza l’occhio all’universo gender. E passiamo ai vip che hanno lasciato il segno sulle passerelle o in prima fila, con la palma d’onore ovviamente alla dinastia Kardashian (capitanata da Kim) presente nel capoluogo lombardo per assistere allo show Dolce&Gabbana. Escludendo gli onnipresenti Ferragnez, da segnalare la partecipazione delle attrici Cate Blanchett e Monica Bellucci, dell’ereditiera Paris Hilton, degli affermati deejay Solumon e Black Coffee, ma è da rimarcare soprattutto l’arrivo di Leonardo Di Caprio molto attento a non farsi riprendere da telecamere o paparazzi. Per quanto riguarda le feste alla fine vince sempre Philipp Plein, perché ama fare le cose in grande invitando musicisti del calibro di Tommy Lee e maghi della consolle quali Luciano, reclutando una moltitudine di giovani pronta a divertirsi fino alle prime luci dell’alba ..