Rigatoni alla zozzona, il piatto romano che ha conquistato New York
Tutti pazzi nella metropoli americana per la ricetta della tradizione laziale
La Grande Mela impazzisce per un piatto tricolore, dall'aspetto e dal gusto decisamente godurioso. Alla faccia del minimalismo in cucina, il New York Times celebra i rigatoni alla zozzona, un tipico primo romano, o meglio, la pietanza che racchiude in sé tante ricette della tradizione laziale combinando gli ingredienti dell’amatriciana, della cacio e pepe, della carbonara e della gricia. L’influente magazine americano presenta, ed esalta, questo cibo italiano in un articolo e in un post sulla pagina Instagram NytCooking con oltre 3,5 milioni di follower dove solitamente vengono pubblicate le vivande più interessanti dei cinque continenti. La pasta alla zozzona è una ricetta povera. Nonostante i numerosi ingredienti previsti, infatti, è nata per consentire di consumare tutti gli avanzi. In passato, specie nelle case meno abbienti, c’era ben poco e per realizzare un qualcosa di goloso era necessario utilizzare ogni cosa a disposizione in cucina. Pecorino romano, tuorli, guanciale, salsiccia e pomodorini sono solo alcuni alimenti indispensabili per una buona riuscita finale. Ma perché viene definita “alla zozzona”? Ovviamente il termine è ricondotto, in modo un po’ forte, al piatto ricco, estremamente robusto e saporito. Ecco la preparazione doc “Mettere a scaldare l’olio d’oliva in una padella ampia e profonda a fuoco medio basso. Aggiungere il guanciale e proseguire con la cottura fino a quando non rilascerà il grasso e comincerà a diventare croccante. Toglierlo dal fuoco e metterlo da parte. Trasferire il grasso insieme all’olio in una ciotola, lasciarne solo un cucchiaio nella padella a cui aggiungere la cipolla e stufarla per circa un minuto. A questo punto versare la salsiccia e il sale, il concentrato di pomodoro e i pomodorini, sfumando con il vino. Da ultimo, l’uovo: in una ciotolina unire tuorli e un po’ di formaggio, pepe e un cucchiaio di grasso di guanciale. Amalgamare il tutto e gustare”.