18 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Lamberto Sposini, nato a Foligno il 18 febbraio 1952, festeggia il suo 70esimo compleanno. Il celebre volto del Tg5 prima e poi de La vita in diretta è lontano dagli schermi da undici anni, da quando, per colpa di un terribile malore - un ictus - rischiò di perdere la vita. Era il 2011 e, dietro le quinte La vita in diretta si sentì male prima di andare in onda. Da quel giorno, per Sposini, è iniziata una nuova vita. Ma gli amici e i colleghi di un tempo non lo hanno mai lasciato solo.
Il 29 aprile 2011, il giorno del matrimonio tra William d’Inghilterra e Kate Middleton, poco prima di andare in onda, Lamberto Sposini fu colpito da un ictus. Ne seguì una vasta emorragia cerebrale e fu necessaria un'operazione al cervello. Mara Venier, che ignorava le sue reali condizioni, era rimasta in tv per proseguire la trasmissione: “Lamberto ha avuto un leggero malessere. Ora sembra che tutto stia andando bene e che si stia riprendendo". Ma le cose non andarono così. Lamberto Sposini rimase in ospedale tre mesi, prima di andare in riabilitazione alla clinica romana Santa Lucia e poi in Svizzera.
Una volta uscito dall'ospedale, si stabilì a Milano, per stare vicino alla figlia Francesca e all’ex compagna Sabina Donadio. Nel 2015 fu lei a raccontare le condizioni di salute del giornalista: "Lamberto è lucidissimo, ma non parla. Un grumo di sangue del diametro di sette centimetri ha premuto quattro ore sull’area del linguaggio. Conseguenza: lui capisce tutto ed è in grado di legare, nella sua testa, il significato alla parola, però la parola non esce. Né a voce, dalla bocca viene fuori solo un suono, né in scrittura. Tecnicamente si chiama afasia. Fortunatamente ha una mimica facciale notevole: con gli occhi esprime tutto".
Il primo a fargli gli auguri è stato Massimo Giletti, suo amico di vecchia data. "Andrò a Milano per il suo compleanno, andrò ad abbracciarlo, a vivere una giornata con lui. Mi aspetta ogni volta, lo sento. Un’amicizia che si è consolidata nel tempo. Ci lega la passione per la Juventus, l’amore per l’arte contemporanea. Una volta andammo insieme a Londra alla Tate Gallery per visitare mostre ed esposizioni”. Un’amicizia consolidatasi “dopo un momento difficile nella sua lunga carriera in Rai. Era stato allontanato ed io intervenni con l’allora direttore Fabrizio del Noce. Ritornò alla conduzione de La vita in diretta", ha concluso Giletti.
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