Giorgio Armani cancella le sfilate di Milano e Parigi per il Covid
Giorgio Armani ha annunciato la cancellazione delle sfilate Emporio Armani e Giorgio Armani uomo autunno/inverno 2022/23 e della sfilata Alta Moda Giorgio Armani Privé primavera/estate 2022, previste nel mese di gennaio, rispettivamente durante la settimana della moda maschile di Milano e quella di Haute Couture parigina.
Giorgio Armani, stop alle sfilate Milano Moda Uomo e Alta Moda
Giorgio Armani ancora una volta anticipa tutti. Sembra di fare un tuffo nel passato, a quel febbraio 2020 in cui le prime avvisaglie del Covid iniziavano a permeare il mondo della moda e periodo in cui lo stesso stilista, primo fra tutti, scelse di mettere un freno ai fashion show dal vivo. Una decisione che tutti abbiamo sperato potesse non ripresentarsi ma che, vista l'impennata della curva epidemiologica in queste ultime settimane, dovuta alla variante Omicron, ha fatto rinascere perplessità sull'effettiva sicurezza di svolgere eventi dal vivo. Dubbi che hanno portato alla scelta di annullare in via precauzionale la sfilata Emporio Armani prevista nella settimana della moda milanese dal 14 al 18 gennaio e la sfilata di Alta Moda a Parigi.
Giorgio Armani, al centro la salute e la sicurezza
Giorgio Armani ha comunicato i motivi della decisione, lanciando una nota stampa che recita "la decisione è stata presa a malincuore dallo stilista, dopo un’attenta riflessione, in considerazione del peggioramento della situazione epidemiologica.
La sfilata rimane, come ha più volte dichiarato lo stilista, un momento fondamentale e insostituibile, ma la tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e pubblico è ancora una volta prioritaria".
Giorgio Armani in prima linea contro il Covid19
Giorgio Armani da sempre si è schierato in prima linea nella battaglia contro il Covid19. Numerose le azioni intraprese dal gruppo per sostenere tutti gli operatori sanitari e salvaguardare la salute dei propri dipendenti, partendo dal 23 febbraio 2020, quando ha deciso di sfilare a teatro vuoto trasmettendo lo show in diretta streaming sul sito ufficiale e sui social evitare di alimentare il contagio.
Il re del fashion si è inoltre reso protagonista per il suo impegno nell'aiutare e sostenere economicamente la Lombardia e l’Italia attraverso donazioni rivolte a strutture mediche chiamate a fronteggiare il contagio Covid: ecco così donata una cifra complessiva di 2 milioni di euro a sostegno degli ospedali Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, allo Spallanzani di Roma, all’ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza a quello della Versilia e alla Protezione Civile.
La salvaguardia dei dipendenti è stata al centro delle opere di prevenzione da parte del Gruppo che ha da subito deciso la chiusura temporanea dei propri negozi, ristoranti e dell’hotel di Milano, convertendo tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso.
Giorgio Armani, esempio per l'Italia
Giorgio Armani fin da subito è stato preso come modello da seguire e imitare, forte di una sensibilità e di valori in grado di renderlo un faro importante non solo per il mondo della moda ma anche politico, tanto da essere insignito recentemente del titolo di Cavaliere di Gran Croce d'Italia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Anche oggi, a distanza di quasi due anni dall'avvento della pandemia, non ha perso la lucidità e la scelta di fare un passo indietro decidendo di annullare i propri show, nonostante tutte le precauzioni del caso che sarebbero potute essere messe in campo per poter sfilare dal vivo.
Giorgio Armani ancora una volta incarna lo spirito italiano del sacrificio e dell'umiltà di sa veramente cosa significhi amare il proprio lavoro e le persone che ne fanno parte.