Biennale dell’Accoglienza: la seconda giornata rilancia il ruolo strategico di affido e adozione contro povertà assoluta ed educativa
Prosegue a Palazzo Lombardia la seconda giornata della “Biennale dell’Accoglienza. L’Arte di Accogliere”, che ha messo al centro il tema dell’urgenza educativa e demografica, rilanciando il ruolo dell’affido e dell’adozione come leve strategiche per contrastare la povertà assoluta dei minori e prevenire nuovi fattori di esclusione.Nel corso dei lavori odierni, il Presidente della Fondazione “Con i Bambini”, Marco Rossi Doria, ha comunicato l’arrivo nel 2026 di un bando nazionale da 15 milioni di euro dedicato specificamente alla prevenzione della povertà educativa minorile attraverso percorsi di accoglienza familiare.
“Dal punto di vista delle famiglie, viviamo in un Paese che da tempo fa pochi figli: abbiamo più anziani che giovani, eppure non si fa ancora abbastanza per invertire questa tendenza. È sempre più difficile mettere al mondo dei figli e sostenerli nel percorso di crescita, anche perché le donne italiane sono tra quelle che diventano madri in età più avanzata in Europa. Serve un impegno collettivo per creare condizioni sociali, economiche e culturali che permettano alle famiglie di nascere e di crescere con serenità, riconoscendo che investire sui bambini e sui giovani significa investire sul futuro dell’Italia”. È quanto ha dichiarato Marco Rossi Doria.
Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha definito questa notizia un segnale forte e concreto: “Lanciare un bando da 15 milioni di euro per scongiurare la povertà assoluta è un segnale forte che dimostra quanto sia necessario e urgente sostenere le famiglie e garantire un futuro dignitoso ai nostri bambini e ragazzi. L’affido e l’adozione, in questo contesto, non sono solo strumenti di protezione per i minori più vulnerabili, ma devono diventare un vero e proprio perno strategico per rispondere, in maniera efficace, alle situazioni di fragilità nella logica della prevenzione. Grazie al fondo per il contrasto della povertà educativa, il 2026 potrà segnare una stagione, in cui affido e adozione potranno sempre più essere parte integrante di una rete di supporto strutturata e innovativa. Questo Bando rappresenta un’occasione concreta per costruire una società più giusta, solidale e attenta ai bisogni delle famiglie e delle nuove generazioni”.La Biennale lancia, dunque, un messaggio chiaro: per rispondere alla crisi demografica e all’aumento delle fragilità, il Paese deve tornare a investire sulla centralità educativa e relazionale della famiglia e il sistema dell’accoglienza è una di queste infrastrutture sociali, già esistente, che può essere rafforzata ora.