Ornella l'immortale

Ornella Vanoni, la voglia, la pazzia l'incoscienza e l'allegria. Scompare una voce libera, coerente della musica italiana che ha segnato decenni di successi.

Una donna libera

Ornella Vanoni, la voglia, la pazzia l'incoscienza e la follia. Scompare una voce libera, coerente della musica italiana che ha segnato decenni di successi.

 

Scompare una donna libera.Perchè questo è stata Ornella Vanoni, per la sua capacità di interpretare il tempo, per le frequentazioni straordinarie nella sua infinita carriera, e per la sensibilità di interpretare i cambiamenti sociali e culturali.

Una voce anche sonoramente controcorrente con quel suo significativo falsetto che la rendevano unica e inimitabile, ma la cantante milanese è stata tante altre cose, a partire dal suo debutto in teatro con Streheler che la trasforma in sua musa ispiratrice.Insieme producono la scandalosa stagione delle canzoni della mala, lei figlia di un industriale farmaceutico che aveva studiato nei migliori collegi svizzeri, canta l'angoscia dei carcerati, dei delinquenti: di quelli che parlen no.

La sua strada sembra segnata dal faro del Piccolo Teatro, dove probabilmente aveva voglia di sfidare le convenzioni borghesi, come da copione, ma la strada è ancora lunga. I suoi successi a partire dagli anni sessanta sono vere e proprie mitologie musicali, immortali, che sono entrati nell'immaginario collettivo del paese, pur non avendo l'estensione vocale di una Mina(sua eterna rivale),o di una Zanicchi. L'incontro-amore tormentato con Gino Paoli la proiettano nell'alveo delle frequentazioni con i cantautori, come Califano, e decine di altri che sarebbe impossibile elencare, ma citare l'appuntamento o gli amici se ne vanno, oppure c'è una ragione di più, non servirebbe a circoscrivere il suo enorme impatto nella musica leggera e nel costume italiano. Sembra che Ornella sia sempre avanti, per le tematiche che affronta che per il modo di raccontarle, come ad esempio l'incontro con la musica brasiliana, Toquinho, Vinicius, sollecitato da un suo grande amico e autore di testi sergio bardotti, ma le ere della cantante la sua modernità e la sua capacità di rinnovamento l'hanno accompagnata fino alla fine, sempre nel segno della libertà femminile.

Vai Valentina è uno di questi inni, ancora attuale sull'autodeterminazione  sentimentale e culturale delle donne, così come l'audace e continua capacità di trovare autori nel corso dei decenni, fino ai giovani Bungaro o Pacifico con cui si cimenta, senza schiacciarli col peso della sua autorevolezza. Poi non possiamo dimenticare la sua ironia, la sua simpatia, e la capacità di scherzare su ogni argomento, anche scabroso, che l'hanno resa un simbolo, per le ragazze di ogni età. Ornella Vanoni ha avuto una vita complessa e a volte tormentata, ma ha saputo cogliere sempre lo spirito del tempo, dalla Milano noir,alla rumorosa contemporaneità, artista versatile e polimorfa, capace di attraversare stili e fenomeni, non di moda ma perennemente attuale anche adesso che è scomparsa alla veneranda età di novantuno anni,  già manca la sua autoironia. Indimenticabili i suoi siparietti con Fazio, e quella voce critica che con enorme leggerezza riusciva dare un senso non provinciale alla musica italiana, e in questi tempi confusi, ci appare come un modello non replicabile ma autenticamente, nostro: un vero spirito del tempo.