Cinque anni fa a Codogno il Paziente Zero del Covid: l'origine dell'operazione più criminale della storia democratica
Un virus di laboratorio ci avrebbe fatto piombare nel più oscuro incubo totalitario, fatto di prigionia, violenza, sperimentazione farmaceutica, morte. Una strage che appare ancora alla fase iniziale.
Cosa rimane a 5 anni dall'inizio della pagina più infame della storia repubblicana, la scoperta a Codogno del paziente zero, o uno, che originava la pandemia repressiva? Diremmo la consapevolezza di una strage infinita e del cedimento strutturale della democrazia. Effetti che non passano se i telegiornali di regime praticano la stessa disinformazione infame, celebrano imperterriti i vaccini a rMNA, mortali, come il rimedio che ci ha salvato. Questa sarebbe “tele Meloni”, per dire la RAI assoggettata al potere della nuova destra postfascista. Tele Meloni è esattamente come tele PD così come il ministro Schillaci è la continuazione di Speranza di cui fu sottoposto e sodale. Il governo Meloni presenta il suo piano pandemico e com'è? La copia di quello di Conte, vaccini e coprifuoco. Poi aggiunge: “Solo in caso di necessità”. Però per legge, non più per dcpm, vuoi mettere le garanzie democratiche. La politica è tutta infetta, è un blocco di potere autoritario sulla pelle della plebe, ma, in essa, il coacervo PD-Forza Italia è demoniaco: ancora insistono coi vaccini, adesso spingono i megasieri a rMNA potenziato “che si propagano anche ai non vaccinati”, qualcosa di orrendo, di definitivo nel male tenuto conto che queste pozioni a rMNA si sono dimostrate oltre ogni ragionevole dubbio capaci di originare cancri feroci, folgorazioni, malattie autoimmuni, la distruzione del corredo genetico, di quello immunitario, la autodistruzione biologica di chi li ha assunti. Tutti: non ci sono eccezioni, ci sono solo tempistiche diverse nelle malattie, ma tutti, al 100%, presto o tardi finiranno per contrarre qualche patologia devastante. Ha detto il capo di Bayern: “Il vaccino Covid è in realtà una terapia cellulare genica e lo abbiamo tenuto nascosto, diversamente il 95% della gente non l'avrebbe mai accettato”. Mi scrive una lettrice: “Buon giorno sono M. C. di Arezzo, ho visto una sua intervista su fb, anch’io nel 2022 mi sono dovuta curare con rituximab per sei mesi per un linfoma indolente. Prima dell’anestesia per fare la biopsia all’ospedale di Careggi Firenze, 5 medici mi consigliarono di fare un esposto allAIFA, perché la causa era stata il vaccino anti Covid. Non l’ho mai fatto perché avrei dovuto contattare i medici fiorentini di cui non sapevo il nome. Oggi sono guarita. Lei ha fatto un esposto all’Aifa? Grazie”. No, non l'ho fatto l'esposto, non serve, era l'ennesima presa in giro, l'ennesimo crimine, Aifa non ha mai risposto, ridevano, dicevano “Eh, sai quanti ne devono morire”. E la strage infinita è solo all'inizio. Ma, come ha chiesto Simon Goddek, : “"Se il vaccino funzionava, perché lo hanno reso obbligatorio? Se le mascherine funzionavano, perché hanno rinchiuso le persone? Se i lockdown funzionavano, perché c'era bisogno di un vaccino? Se il vaccino era sicuro, perché hanno protetto i produttori da ogni responsabilità? Se il vaccino ha impedito la trasmissione, perché i vaccinati hanno dovuto comunque indossare le mascherine? Se l'immunità naturale era inefficace, perché non è mai stata effettuata alcuna analisi prima di rendere obbligatoria la vaccinazione? Infine, se il vaccino era sicuro, perché hanno dato il perdono preventivo a Fauci? Niente di tutto ciò torna!”.
Le domande semplicissime che dovrebbe fare la Commissione Covid che invece tergiversa e dove l'ex organizzatrice di festini berlusconiani Licia Ronzulli fa il comodo suo ammonendo pesantemente i meloniani che mostrano, o fingono, di voler fare chiarezza sulla mangiatoia delle mascherine tossiche pagate 4 volte il dovuto per uno spreco intorno al miliardo di euro. E i piddini le danno man forte e continuano a mandare in giro Speranza. Nessuno di questi piddini ha saputo assumersi una seppur minima responsabilità etica, uno scrupolo di coscienza gli è del tutto estraneo, c'è gente come tale Bonfé, anche questa in Commissione, che si scaglia ancora adesso contro chi non si è vaccinato. Una furia patologica, a questo punto. Ma, come nella lettera della mia lettrice, erano i medici a confidare il nesso causale; anche con me moltissimi, tra una biopsia e l'altra, mi confidavano la certezza del vaccino quale causa scatenante del mio linfoma. Ovviamente nessuno ha avuto la forza di denunciare pubblicamente, altrimenti finivano rovinati e magari sotto processo. Questo è valido ancora oggi, dopo 5 anni, è intatto e testimonia di un regime vero e proprio che non è mai passato, una dittatura carsica, ora sotterranea, ora di nuovo emersa, ma sempre presente. Dicono che non potrà più tornare una allucinazione come quella vissuta da 5 anni fa in poi, ma l'allucinazione non è mai scomparsa, è dentro di noi così come nell'inerzia di chi non fa niente per risolverla davvero. Ed è nella rabbia ringhiosa della politica che usa anche i vaccini per le sue alleanze spregiudicate, le sue faide, i suoi laidi abbracci.
Nessuno ha avviato una discussione seria su quanto ci è stato fatto, dalla cattività alle violenze sugli obiettori inermi, a bastonate o con gli idranti o con le multe punitive. E nessuno, tanto meno la Commissione Covid, si permette una presa d'atto scientifica sul totale fallimento e criminale fallimento dei vaccini. Anzi i telegiornali li rilanciano ancora più tossici e micidiali. Cinque anni fa la società era diversa, adesso è malata nel corpo e nella psiche, è disfatta, senza voglia di reagire. A migliaia e migliaia sono già morti, a milioni si stanno curando, tutti sono malati, lo sappiano o non ancora. Al potere nel suo complesso va bene così, senza apprezzabili eccezioni.