Rai, minacce sui social per la proposta su Daspo a Morelli: "Ho solo chiesto di lasciare la politica fuori da Sanremo"
Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e responsabile Editoria della Lega, minacciato di morte sui social per la proposta su Daspo, una polemica nata durante il Festival di Sanremo
Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e responsabile Editoria della Lega, ha ricevuto inquietanti minacce di morte sui social ed insulti anche a seguito delle sue dichiarazioni a Il Giornale d'Italia (link all'articolo del 14 febbraio https://www.ilgiornaleditalia.it/news/costume/578576/alessandro-morelli-i-cantanti-devono-cantare-lanciare-slogan-senza-contraddittorio-e-vergognoso.html).
L'ex-direttore di Radio Padania prendeva posizione contro quanto era accaduto a Sanremo, ed aveva auspicato "Una sorta di Daspo per chi utilizza quel palco per fini diversi da quelli della musica. Un artista lì fa musica, non fa politica». Faceva infatti notare come non si parlasse tanto delle canzoni del Festival, ma invece e soprattutto delle posizioni politiche estremiste di alcuni cantanti, esternate sul palco dell'Ariston.
Morelli, a seguito delle polemiche e delle minacce, ha voluto fare ulteriore chiarezza ed ha successivamente dichiarato:
"In seguito alla proposta da me avanzata di lasciare fuori da Sanremo la politica e il marketing commerciale ai danni della Rai, sono iniziate ad arrivare gravi minacce e insulti gravissimi nei miei confronti e di quelli dei miei figli, sui miei profili social".
"La sinistra - ha aggiunto Morelli - grida alla censura, ma questo è il trattamento che riservano a chi chiede equilibrio nel dibattito e di tutelare gli interessi della tv pubblica".
"Evidentemente sono convinti che la Rai sia solo cosa loro, ma non è così, visto che il canone lo paghiamo tutti.
Far passare per coraggioso partigiano chi espone le sue idee sfruttando un palco pagato dal canone che offre 15 milioni di telespettatori senza alcun contraddittorio, nessuna possibilità di controllo né di risposta, qualifica il livello di questi compagni che hanno scatenato i loro haters contro un'idea. Questa è la loro considerazione della democrazia alla quale risponderò con le querele e con ancora maggiore convinzione nel lavorare per gli interessi della Rai", conclude Morelli.