Con i ballottaggi gli statali saranno ai seggi

Forse Renato Brunetta si è dimenticato dei ballottaggi. E quelli del Pd lo hanno lasciato fare, ridendo sotto i baffi. In effetti, lui, irrefrenabile, vuole sempre correre, e scegliendo la data per far tornare negli uffici i dipendenti pubblici deve avere scordato che le elezioni indette per scegliere i prossimi sindaci delle più grandi città italiane sono a doppio turno. Quindi, dopo l’appuntamento elettorale del 3 e del 4 ottobre bisogna tornare ai seggi il 17 e il 18 ottobre. Eppure, Brunetta vuole far riempire gli uffici pubblici il 15 ottobre. Il ministro forse non sa che la maggioranza assoluta degli scrutatori è formata da chi lavora per lo Stato e per gli  enti locali: non a caso, quando si vota, per gran parte della settimana successiva il trasporto pubblico latita, perché tanti autisti stanno nei seggi a leggere le schede, e in particolare le preferenze per comune e municipi. E così gli autobus restano nei depositi, in attesa della fine del conteggio dei voti. Allo sportello, in molte amministrazioni, la situazione sarà analoga: Brunetta doveva ricordarsi dell’appuntamento elettorale in città quali Roma, Napoli, Milano e Torino, per esempio. Comunque, chi lavora nello Stato già ha definito quella data come “le idi di ottobre”...