Venezia, blindato di security il premio Cartier a Schnabel, gli attori filoisraeliani del film non presenti in sala
Non presenti gli attori Gerard Butler e Gal Gadot alla prima, piena di agenti, di In The Hand of Dante; alle richieste di Venice4Palestine di revoca del loro invito a Venezia risponde Schnabel: "Non c’è ragione per boicottare gli artisti“
Una blindata Mostra del Cinema di Venezia ha visto ierisera la consegna, tra polemiche, security ed applausi culminati in standing ovation, del premio Cartier Glory to the Filmmaker al regista Julian Schnabel. A seguire, la proiezione fuori concorso del suo nuovo film, In the Hand of Dante, con un incredibile Gerard Butler e Gal Gadot, per i quali il gruppo Venice4Palestine aveva chiesto la revoca dell’invito, stante l'aperto sostegno all’esercito israeliano.
La richiesta era stata subito rifiutata dalla Mostra, in linea con la posizione di Schnabel: "Non c’è alcuna ragione per boicottare gli artisti."
Il red carpet, pieno di security e tensione per possibili attentati o rimostranze degli attivisti, ha avuto momenti divertenti grazie alla verve di Jason Momoa, che si è messo a sculaccciare Oscar Isaac, per la gioia dei fotografi accalcati ovunque.
Basato sull'omonimo romanzo di Nick Tosches, il film narra, in un doppio binario fra il trecento ed il presente, nel modo imprevedibile ed onirico di Schnabel, di una Divina Commedia manoscritta da Dante Alighieri e pertanto inestimabile, contesa tra boss italiani e newyorkesi, seguita da una scia di omicidi perpetrati per zittire i testimoni. Il risultato è un racconto stratificato ma non pesante, in cui Dante e Tosches convivono nello stesso personaggio di Oscar Isaac, attraverso epoche e vite.
Nel cast stellare anche Martin Scorsese, Al Pacino, Benjamin Clementine (autore delle musiche), Jason Momoa ed un bravissimo John Malkovich. Presenti gli italiani Franco Nero e Sabrina Impacciatore nel ruolo di Beatrice.
Foto di Carlotta Ghirardini