Gucci, divorzio con Alessandro Michele: il direttore artistico non ha incrementato le vendite negli ultimi anni

Dopo sette anni rivoluzionari, la Maison italiana rompe con Alessandro Michele. L'ex direttore artistico: "Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione di differenti prospettive"

Si  conclude il rapporto tra il marchio Gucci e lo stilista Alessandro Michele dopo sette anni e mezzo. Un comunicato del gruppo francese Kering, proprietario della griffe fiorentina del lusso, ha confermato l’addio da Gucci del designer. Alessandro Michele è stato il direttore creativo dal 21 gennaio del 2015.

Dopo i rumors stampa circolati ieri nei principali media internazionali, arriva l’annuncio ufficiale da Kering, il gruppo di alta moda che controlla il marchio italiano. Nella nota stampa l'azienda sottolinea la grandezza professionale e umana di Alessandro Michele per aver contribuito a rendere Gucci ciò che è oggi grazie alla sua creatività rivoluzionaria e sempre nel rispetto dei codici del brand. Tuttavia, si legge nella nota come Alessandro Michele, negli ultimi anni, non è riuscito a incrementare le vendite con lo stesso vigore della concorrenza.

Alessandro Michele: "Oggi per me finisce uno straordinario viaggio durato più di venti anni"

Alessandro Michele non perde tempo e risponde su Instagram con un messaggio: “Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione delle differenti prospettive che ciascuno di noi può avere – e aggiunge -. Oggi per me finisce uno straordinario viaggio, durato più di venti anni, dentro un'azienda a cui ho dedicato instancabilmente tutto il mio amore e la mia passione creativa. In questo lungo periodo Gucci è stata la mia casa, la mia famiglia di adozione”.

“A questa famiglia allargata, a tutte le singole persone che l'hanno accudita e sostenuta, va il mio ringraziamento più sentito, il mio abbraccio più grande e commosso. Insieme a loro ho desiderato, sognato, immaginato. Senza di loro niente di tutto quello che ho costruito sarebbe stato possibile” - sottolinea ancora Michele, rivolgendosi a tutto il team  e pubblico – Auguro che possiate continuare a nutrirvi dei vostri sogni, materia sottile e impalpabile che rende una vita degna di essere vissuta. Che possiate continuare a nutrirvi di immaginari poetici ed inclusivi, rimanendo fedeli ai vostri valori. Che possiate sempre vivere delle vostre passioni, sospinti dal vento della libertà”.

Marco Bizzari, presidente e Ceo di Gucci: "Ringrazio Alessandro per il suo impegno ventennale"

Marco Bizzari, presidente e Ceo di Gucci ha rivolto alcune parole all’ex ormai capo artistico della maison: “Voglio ringraziare Alessandro per il suo impegno ventennale in Gucci e, per la sua visione, dedizione e amore incondizionato per questa maison unica, negli anni da Direttore Creativo". Per François-Henri Pinault, chairman e ceo di Kering, "la sua passione, la sua immaginazione, il suo ingegno e la sua cultura hanno messo Gucci al centro della scena, al posto che merita".

La maison italiana rappresenta da sola il 55% dei 17,6 miliardi di euro di fatturato del gruppo Kering, secondo i dati aggiornati al 2021. In particolare, in questo ultimo terzo trimestre, il marchio ha registrato nel complesso numeri positivi con vendite per 2,581 miliardi di euro, in rialzo del 18%, sostenute sia dal canale retail che dalla crescita della clientela locale in Europa Occidentale, Giappone, Asia e America. Dopo l'addio di Alessandro Michele dalla guida creativa del marchio, il comparto del lusso resta inevitabilmente sotto gli occhi degli investitoti: a Piazza Affari poco dopo l'apertura di seduta il gruppo Kering cede lo 0,26% a 540,00 euro. Poco sotto la parità anche Moncler che lascia lo 0,58% a 48,01 euro.