Ops su Mediobanca, "Piazzetta Mps" sarà controllata al 27,1% da Delfin (15,7%), Caltagirone (6,6%), Tesoro (4,8%) e avrà il 29,95% di Generali
Delfin e Caltagirone puntano a influenzare il rinnovo del board di Generali, per il quale Donnet si prepara al quarto mandato, per aumentare la presa sul gruppo assicurativo e sostituire Natixis con "Piazzetta MPS"
Ops su Mediobanca, il nuovo gruppo "Piazzetta Mps" sarà controllato al 27,1% da Delfin (15,7%), Caltagirone (6,6%), Tesoro (4,8%) e avrà il 29,95% di Generali. Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps, mira a creare un terzo polo bancario italiano, sfruttando la complementarietà tra la rete retail di Mps e il core business di Mediobanca, concentrato su investment banking, credito al consumo (Compass) e wealth management. L'integrazione potrebbe portare "sinergie per 700 milioni di euro annui e un'accelerazione nell'uso delle Dta di Mps, pari a 500 milioni all'anno".
Un'operazione sostenuta dal governo
Il Tesoro appoggia l’iniziativa, che si inserisce in un piano per rafforzare il sistema bancario nazionale. La proposta è sostenuta anche da Delfin e Caltagirone, che mirano a ridurre l’influenza di Mediobanca su Generali.
Ops e Generali: intrecci strategici tra Siena e Trieste
Generali resta fuori dall’operazione, ma l’Ops avrà un impatto significativo sugli equilibri azionari. Una volta conclusa, la partecipazione del 13,1% che Mediobanca detiene in Generali sarà trasferita a Montepaschi. Aggiungendo questa quota a quelle già possedute dai principali azionisti privati di Mps, Caltagirone (6,92%) e Delfin (9,93%), il controllo complessivo su Generali raggiungerà il 29,95%. Con l’aggiunta della storica quota Benetton (4,8%), l’assemblea straordinaria del gruppo assicurativo vedrà una posizione dominante di questo blocco azionario.
Un progetto ambizioso
Lovaglio, già noto per la sua esperienza in Unicredit e Creval, punta sulla solidità del suo track record. Mps ha registrato 3,5 miliardi di utili in due anni e promette ai soci la distribuzione del 100% degli utili senza compromettere il patrimonio, con un CET1 stimato al 16%. In questo ambito Mediobanca è pronta all'arrocco anche per la difesa dell'indipendenza di Generali. Lovaglio ha ristrutturato Mps e i risultati hanno comunque beneficiato dell'incrementazione dei tassi e della vittoria relativamente alle cause legali che sono decadute determinando il venir meno di una grande posizione di potenziale minusvalenza per la banca.