Yana Ponomarova, quando dalla "gabbia dorata" nasce la scintilla artistica
La giovane pittrice, ispirandosi dalle finestre della torre dove vive a Milano, dipinge le sue mete da sogno...
L'arte è libertà d'espressione e ogni opera che prende forma rappresenta un'insaziabile curiosità intorno all'universo. Per dipingere o scolpire ci vuole sensibilità e una predisposizione, magari nascosta, che emerge in particolari momenti della propria esistenza in lande deserte come in brulicanti metropoli. A Milano, tra il rumore dei tram e l'ombra dei grattacieli, c’è una torre che sembra vivere di luce propria. In uno dei suoi piani alti abita Yana Ponomarova, una giovane donna dal carattere profondo e un po’ misterioso. Lì, sospesa tra cielo e terra, aveva imparato l’arte dell’isolamento. Non era solitudine, bensì una “gabbia dorata”, clausura emotiva nata da una gelosia, un sentimento che piano piano cambia le abitudini. Le giornate scorrevano lente, scandite dai rumori della città che entravano appena attraverso i vetri. Quelle finestre della torre diventavano, quindi, per lei un osservatorio privilegiato sul mondo circostante. Vedeva i treni partire e gli aerei salire quali promesse destinate ad altri. Sotto di lei, le macchine fluttuavano come piccole luci in corsa. E, mentre osservava quel ritmo urbano, Yana restava ferma. O almeno così sembrava. Qualcosa, dentro, stava invece cambiando. Dalla quiete forzata nasceva una fuga immaginaria: un viaggio che non aveva bisogno di valigie né di biglietti. L’isolamento fisico si trasformava in scintilla creativa. Una porta segreta, la sua via d'uscita. Un giorno prese dei colori — forse per caso, forse per necessità — e iniziò a dipingere. Tonalità vibranti, forti nella Milano grigia, come per contrasto vitale. Scenari irraggiungibili, destinazioni in cui poteva finalmente sentirsi libera. Così, tra le mura della torre, iniziò a prendere forma la sua vocazione artistica che oggi continua a crescere attraverso pitture dedicate a mete da sogno quali Monte-Carlo, Saint Tropez, Gstaad o St. Moritz. Tele dalle sfumature intense con dettagli armoniosi. Opere realizzate in olio su tela, una tecnica antica che nelle sue mani diviene lucente, capace di creare ombre diverse a seconda dell’illuminazione. Un linguaggio classico che dialoga con temi contemporanei: località di vacanza, indirizzi glamour, sprazzi di quotidianità pronti a trasformarsi in piccoli atti di provocazione. Ogni posto che dipinge Yana è uno stato d’animo capace di raffigurare hotel iconici, finestre con vista sul mare, piste innevate. Paesaggi che hanno segnato la sua storia. Un dialogo tra memoria e desiderio, un percorso introspettivo in continua evoluzione.