San Casciano dei Bagni, scoperte straordinarie dal Bagno Grande: statue, iscrizioni e tesori di un antico santuario termale

Coinvolte oltre 170 persone tra studenti e studiosi da tutto il mondo, lo scavo del Bagno Grande unisce ricerca interdisciplinare e valorizzazione del territorio

Oggi a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, sono state presentate le scoperte straordinarie della campagna di scavi 2024 nel santuario del Bagno Grande, un sito di culto termale che continua a rivelare tesori, iscrizioni e statue uniche. L’evento è stato arricchito dall’anteprima del documentario di Rai Storia, “Italia, viaggio nella Bellezza”, dedicato a queste scoperte e in onda nel febbraio 2025.

Le scoperte principali

Gli scavi, condotti tra giugno e ottobre, hanno portato alla luce il temenos, il muro che delimitava lo spazio sacro, e il tempio attorno alla grande vasca termale, originariamente costruito in età etrusca (III secolo a.C.) e poi ricostruito in epoca imperiale. Straordinaria la stratificazione dei doni votivi protetti da fango e acque termali: statue in bronzo, monete (oltre 10.000), gioielli e materiali organici intatti, come uova deposte durante riti di rigenerazione.

Tra i reperti più significativi figurano nuove statue votive in bronzo, una corona d’oro, strumenti rituali e un grande serpente agatodemone in bronzo lungo quasi un metro, simbolo protettivo e profetico. Eccezionali anche le iscrizioni in etrusco e latino che documentano dediche a divinità come le Ninfe e la Fortuna.

Un sito che racconta millenni di storia

Lo scavo, condotto dal Comune di San Casciano con il supporto dell’Università per Stranieri di Siena e del Ministero della Cultura, coinvolge oltre 170 persone, tra studenti e ricercatori internazionali. L’approccio interdisciplinare sta offrendo una visione sempre più completa delle pratiche rituali legate al culto delle acque termali.

Il futuro del sito

Presentati oggi anche i progetti per il Museo Archeologico Nazionale, che sorgerà nel Palazzo dell’Arcipretura, e per un Parco Archeologico Termale attorno al sito del Bagno Grande, a testimonianza del valore storico e culturale di queste scoperte.

Grazie al sostegno di enti pubblici e privati, gli scavi di San Casciano continuano a restituire uno spaccato unico della spiritualità antica, rafforzando il legame tra archeologia e territorio.

Le dichiarazioni

San Casciano è un luogo a me caro. Qui mi è venuta l'idea di un piano Olivetti per la cultura, ossia di stabilire un legame tra borghi, periferie, città. Questo degli scavi di San Casciano dei Bagni è un progetto che nasce in una comunità straordinaria, con ritrovamenti che inducono il MiC a sostenerlo fortemente, affinché l’area archeologica e i beni in essa ritrovati possano essere valorizzati al meglio e la struttura museale prenda forma nel più breve tempo possibile. Quello di San Casciano è un progetto di assoluto rilievo per il MiC” ha affermato il Ministro della CulturaAlessandro Giuli.

La comunità di San Casciano – ha dichiarato il Sindaco Agnese Carletti - ha investito e sta investendo tantissimo in questo progetto. Oggi, avere qui tutti gli attori è una grande soddisfazione nell'ottica di vedere presto realizzati il museo, il parco e l'hub universitario ai quali ormai stiamo lavorando da anni e che daranno nuova linfa vitale a questo comune. La speranza è che lo spirito buono e profetico della sorgente incarnato nel serpente di bronzo ritrovato quest'estate, possa aiutarci a realizzare tutto il più velocemente possibile”.

Per Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana“San Casciano dei Bagni è l'esempio della forza della cultura. Il tema che qui emerge nitidamente è quello di come la cultura sia capace di rivitalizzare i piccoli centri. San Casciano dei Bagni può diventare un esempio per tutti di prospettiva per il futuro, un vero emblema della Toscana diffusa. La giornata di oggi è importante per dare concretezza e questo, con la sinergia tra tutte le Istituzioni che verrà fissata a  partire dallo statuto della Fondazione che sarà un modello tra Comune, Regione Toscana e Ministero, per valorizzare questo tesoro inestimabile, gestire il nuovo museo e più in generale per dare centralità  alla cultura, elemento fondante della nostra identità. Il rilancio della conoscenza della civiltà etrusca con i suoi elementi di modernità, come il ruolo centrale della donna nella società, è un tema cruciale per il nostro futuro culturale”.

“La straordinaria partecipazione alla presentazione di oggi e la presenza del Ministro sono il segno del grande sostegno che l'amministrazione sta dando e darà a questo progetto archeologico. Qui, a San Casciano dei Bagni, si è sviluppata una buona pratica di collaborazione tra tanti soggetti pubblici e privati e da questo è scaturito un progetto che il Ministro della Cultura ha finanziato e sostenuto. Un progetto che si fonda su basi scientifiche, su un gruppo di archeologi coeso e multidisciplinare e su una comunità locale presente e partecipe. La diffusione della conoscenza che sta venendo fuori dalle ricerche archeologiche è un punto fondamentale del progetto, insieme alla valorizzazione degli oggetti. I reperti ci trasmettono un messaggio antico ma attuale, la connessione tra la salute e la necessità di curarsi e la fede, tra il metodo scientifico e le pratiche rituali, il tutto legato dall'acqua termominerale del Bagno Grande. I dati ci raccontano di un mondo che sta cambiando, il passaggio dalla cultura etrusca a quella romana, dove il dono è rappresentato dai materiali preziosi, il bronzo, i gioielli e le monete appunto. Ci sono quindi tutti i presupposti per continuare a finanziare il progetto, che non riguarda solo gli scavi ma anche la realizzazione di un museo e di un parco archeologico presso il Bagno Grande”, ha detto il Capo Dipartimento Tutela del MICLuigi La Rocca.

La Direzione generale Musei sta procedendo con determinazione, insieme alla Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio e alla Soprintendenza, verso la realizzazione del nuovo Museo Archeologico Nazionale di San Casciano. Grazie a un finanziamento di 4,5 milioni di euro nell’ambito dei Grandi Progetti Beni Culturali, il cinquecentesco Palazzo dell’Arcipretura, situato nel cuore della città e recentemente acquisito dal Ministero della Cultura, sarà ristrutturato e allestito per ospitare questo nuovo spazio espositivo. Entro giugno 2025 sarà completata la progettazione, così da avviare i lavori entro la fine dello stesso anno. Parallelamente, stiamo acquisendo un ulteriore edificio, situato proprio di fronte al Palazzo dell’Arcipretura, che accoglierà uffici e laboratori al servizio del museo. Questo progetto, frutto di una virtuosa collaborazione tra istituzioni, porterà entro il 2026 all’apertura di un museo accessibile, progettato secondo i più elevati standard del Sistema Museale Nazionale. Qui, i bronzi di San Casciano troveranno la loro casa, per raccontare a tutti i pubblici la straordinaria storia che li accompagna, ha spiegato il Direttore generale Musei del MICMassimo Osanna

Per Tomaso Montanari, Rettore Università per Stranieri di Siena: “L'archeologia, come sappiamo, non si occupa di caccia al tesoro e ai tesori, ma si occupa dello studio e della ricostruzione dei contesti culturali e ‘non è possibile avere comprensione dei contesti passati se non si ha un vivo interesse e un amore per i contesti vivi"’; questo diceva Marc Bloch nel 1944 nell'Apologia della Storia prima che i nazisti lo uccidessero. Quindi impegno dell’Università per Stranieri è quello di costruire un HUB di ricerca che connetta passato e presente, laddove il presente sono le vive persone degli archeologi e delle archeologhe di tutto il mondo che speriamo vengano nella nostra foresteria. In questo edificio in cui le pietre del passato che lo compongono collegate alla cinta muraria medievale di San Casciano sono in rapporto con le pietre vive della comunità scientifica e della comunità civica del paese. Queste cose devono essere in rapporto se vogliamo che ci sia un futuro sostenibile per la comunità di San Casciano dei Bagni e per la comunità scientifica internazionale. Non è comune che la ricerca si ponga questo tipo di problemi ma noi pensiamo invece che non ci sia distinzione fra la prima e la terza missione cosiddetta, fra la ricerca e la condivisione della conoscenza che non deve desertificare e gentrificare, ma deve invece rendere più vivibile e più civile la polis di San Casciano dei Bagni.

“Con immenso piacere, a conclusione dell’ultima campagna di scavi, condividiamo un altro capitolo della straordinaria storia del Bagno Grande, che ha contribuito a rafforzare l’importanza e la centralità del santuario etrusco-romano. Le recenti scoperte rappresentano anche un ulteriore incentivo per la progettazione, già avviata, del nuovo Museo e del primo lotto del Parco archeologico di San Casciano. In questo scenario la Soprintendenza si sta adoperando per gestire al meglio il cronoprogramma degli interventi da realizzare con le risorse messe a disposizione dal Ministero della Cultura, secondo un modello virtuoso di collaborazione e supporto istituzionale, già ampiamente collaudato, con il Comune, le Direzioni Generali, l’Istituto Centrale per il Restauro e l’Università per Stranieri di Siena, ha concluso il Soprintendente ABAP per le province di Siena, Grosseto e ArezzoGabriele Nannetti.