Valogno il paese delle fiabe in provincia di Caserta, con meno di 100 abitanti e più di 100 murales, dove tutto è arte e colore

Diventato un paese fantasma a metà degli anni '50 del secolo scorso, è stato portato a nuova vita da due coniugi ed è adesso una straordinaria galleria d'arte vivente

Valogno è un piccolo borgo della Campania che sorge ai piedi del vulcano di Roccamonfina, nel casertano, al limitare di Sessa Aurunca, dove vivono poco meno di 100 persone e ci sono oltre 100 murales, e installazioni e sculture. Una sorta di galleria d'arte vivente, a cielo aperto, dove tutto è colore e sorpresa.

La storia di Valogno

Negli anni ’50 del secolo scorso oltre la metà dei suoi 500 abitanti iniziò ad abbandonare Valogno per andare a cercare fortuna in Belgio e Germania, come facevano in tanti al Sud. Chi andava via non tornava più e il paesino poco a poco si svuotò, fino a diventare una sorta di borgo fantasma, dove restavano meno di un centinaio di persone, per lo più anziani. Almeno fino a quando, nel 2017, i coniugi Giovanni Casale, psicologo, e Dora, impiegata, nati proprio a Valogno, decisero di farvi ritorno da Roma, dove si erano trasferiti, per trovare un po’ di serenità.

A Valogno c’era la casa della loro infanzia con i suoi ricordi, ma tra case e strade il colore predominante era il grigio.

I murales 

“Abbiamo individuato nel grigio il dolore, per una malattia, come quella diagnosticata al nostro bimbo di 4 anni, un lutto, la perdita di un amico, di un posto di lavoro - ha raccontato più volte Giovanni Casale alla stampa -  dinamiche che accadevano e accadono a tanti che poi decidono di vivere e non di esistere". Per questo nasce "I colori del grigio", un sogno più che un progetto, autofinanziato, “per colorare il dolore".

Per far rivivere quel paesino e tornare a vivere Dora e Giovanni iniziano a inondarlo di colori: invitano amici, street artists, autori, bambini. Ogni opera viene concordata e collocata in un luogo preciso. La “casa-pensatoio” è la casa dove la coppia si dedica al progetto ed è aperta al pubblico e visitabile.

Work in progress

A mano a mano che le pietre grige delle abitazioni vengono riempite di colori o trasformate in statue surreali nuovi spazi, angoli, scorci del paese prendono vita e rinascono. Ogni murales è diverso dagli altri e arrivano fino alla sommità del paese dove è dipinto in blu, oro e bianco "L'Albero della vita": obbligatorio esprimere un desiderio toccando il murale.  

(Foto di Salvatore Elefante)