Se vogliamo dare una una lettura antropologica, lo sfottò e la ridicolizzazione degli eccessi di una classe superiore è un fenomeno che nei secoli ha sempre retto le colonne della satira. Dall’epoca romana, dove si inscenavano spettacoli satirici sui vizi degli imperatori, all’epoca risorgimentale dove i napoletani composero la famosa canzonetta satirica contro il Regno d’Italia“Palummella zompa e vola”.
In quest’ottica vediamo quindi che sbeffeggiare il jet set sta bene su tutto, un po come i diamanti. Questo Roman lo sa molto bene, così ha deciso di creare un capolavoro di realtà paradossale dove vizi e virtù si fondono dando vita a un’orgia egoistica di capricci che trova la sua alcova nel prestigioso hotel Palace di Gstaad, da sempre consacrato rifugio di discrezione per il jet set, che in questa occasione si riunisce, nel suo selezionato (forse) gratin, per festeggiare il capodanno e il transito nel nuovo millennio del 2000.
Personaggi che si avvicendano sono tra i più disparati, una miscellanea di old money e new money, di cui oggi si sente tanto parlare. Manager fraudolenti che spengono sigarette nel caviale, diplomatici russi alticci con valige piene di contanti di dubbia provenienza, nobildonne attratte da giovani operai, giovani ragazze intrappolate in un matrimonio con poco amore ma con molti soldi (dove molti sono anche gli anni del consorte), e chirurghi plastici dalla fama di “figaro”, tutti li vogliono e tutti li cercano, soprattutto per riparare danni di simmetrie...