Caro prefetto Palomba le scrivo cosi’ mi distraggo un po’
Io ero in Piazza Plebiscito a festeggiare lo scudetto. Quella piazza dimezzata è stato uno schiaffo alla città. Indovini un po’ chi è stato il guastatore della festa?
Gentilissimo Prefetto Palomba,
Lei che la grazia se la porta scritta nel cognome, che con pugno di ferro in un quando di velluto sta dando la caccia alla microcriminalità.
Come ho già scritto a Napoli si scippa meno, la categoria ha fatto scuola e adesso si scippa piu’ a Milano. Una delle nostre illustre istituzioni, Emmanuela Spedaliere, Direttore Generale del San Carlo, è stata borseggiata con destrezza proprio a Milano.
Ha diciamo passato la patata bollente a mio cugino, vice questore a Milano.
Adesso entre-nous, deve dirmi cosa ha provato domenica 4 giugno, il giorno piu’ bello, quando si è affacciato dalla sua finestra e impalcature, masserizie e tribune dei 5 giorni del concerto di Gigi D’alessio erano ancora li’.
Le avrebbe dovute togliere e fare spazio alla festa che i napoletani aspettavano da 33 anni.
Invece noi tutti ammassati, schiacciati come sardine in meno di metà della piazza. Eravamo carne umana in scatola. Molto difficile fare rispettare l’ordine pubblico, i suoi ce l’hanno messa tutta e non si sono verificati incidenti.
Visto con i miei occhi, la gente stava male, un poveretto ha avuto un infarto.
Invasione dei vu cumprà: quattro passi a Via Toledo di un qualsiasi giorno e serata. Traffico pedonale ingarbugliato. Di bancarelle ne ho contate 47…
Via Toledo è un po’ l’equivalente del nostro corso Buenos Aires a Milano senza le facciate storiche e meno vu cumprà.
Lo sa che sul roof garden Gallerie d’Italia, bellissimo museo nazionale, tempio del credito meridionale, ha appena inaugurato un ristorante stellato, "177 Toledo”, affidato a Giuseppe Iannotti, chef campano, apprezzatissimo a livello internazionale ( sublime il suo Kresios di Teleselezioni).
Come li facciamo arrivare gli chicchissimi ospiti, inciampando fra un vu cumprà e i dehors delle friggitorie?
O li catapultiamo dall’alto, magari da un drone.
Buone stelle a tutti noi.