L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci: risolto il mistero dall'esperta Annalisa Di Maria
Annalisa Di Maria e Jean Charles Pomerol scoprono la metodologia di lavoro nel disegno dell'Uomo Vitruviano
Recenti studi effettuati su un disegno di Leonardo da Vinci, di un cavallo di perfette proporzioni, presentato lo scorso 9 giugno durante una conferenza al Parlamento Europeo a Roma, hanno consentito ad Annalisa Di Maria, esperta di Leonardo da Vinci e membro del consiglio direttivo del Club Unesco di Firenze, e Jean Charles Pomerol, Professore emerito di matematica, e presidente del Comitato Scientifico del CNRS di Parigi, di scoprire un'identica metodologia di lavoro nel disegno dell'Uomo Vitruviano.
Nei secoli XIV e XV, la città di Firenze, e il suo movimento neoplatonico, diede un posto d'onore alla letteratura, alla filosofia e alle arti dell'antichità greco-romana. Un periodo che incarnava il progresso, la crescita individuale e spirituale dell'uomo, da cui il termine "Rinascimento". Leonardo da Vinci ne fu il rappresentante più illustre e il suo Uomo Vitruviano è probabilmente l'opera più emblematica di questo periodo fiorente a favore dell'eccellenza.
Secondo i precetti di questi filosofi greci che hanno fortemente ispirato Leonardo, una creazione artistica, di suprema bellezza, diventa il legame tra la terra e il cielo e così ci avvicina al Divino. Leonardo ha quindi immaginato un uomo di proporzioni divine a simboleggiare l'avvento dell'uomo universale.
L'uomo vitruviano trova la sua ispirazione nel trattato dell’architetto Vitruvio che rimane l'unica testimonianza divenuta un riferimento per molti architetti come Mariano Di Jacopo (1382-1453) e Giorgio Martini (1439-1502). Vitruvio sviluppò un sistema di proporzioni notevoli e misurabili a livello del corpo umano per i costruttori che ne avrebbero tratto ispirazione per stabilire le dimensioni delle proprie costruzioni.
Leonardo da Vinci ha colto queste leggi per confrontarle con le teorie del suo tempo, materializzarle e dimostrarle in un disegno. Come ai tempi dell'antichità greca, Leonardo da Vinci sosteneva che la matematica erano essenziali per raggiungere questo ideale. Il suo uomo vitruviano fa parte di forme geometriche, un quadrato e un cerchio, ma che sono anche cariche di simboli come l'unione tra i due mondi. Oltre al fatto che tutte le misure materializzate dai segmenti e che si riferiscono all'intero corpo teorizzano il rapporto dell'uomo con l'architettura, rivelano anche la ricerca di un mistero al di là dell'uomo stesso. Quest'ultimo, infatti, contiene al suo interno un sistema di proporzioni “naturali” e “ideali” di misure razionali, basato sulla geometria sacra. Leonard ha segnato il suo desiderio di mostrare un sistema di proporzioni identiche relativo a tutti gli esseri viventi, "creazioni divine" e all'immagine di Dio, cioè la perfezione.
Lo studio è stato prodigiosamente approfondito dall’esperta Annalisa Di Maria mettendo in luce il pensiero del Rinascimento. Il sovrapponendo in modo trasparente del cavallo sull’uomo vitruviano, ha evidenziato un identico posizionamento degli arti. L'ombelico dell'uomo è al centro del cavallo. L'animale ha anche uno zoccolo appoggiato sul cerchio dove il suo ginocchio si interseca con quello dell'uomo. Un altro zoccolo è posto sul quadrato, attaccato al piede dell'uomo vitruviano (vedi frecce 1,2 e 3). Il taglio del corpo di Vitruvio, sottolineato da Leonardo da spicchi, divide le membra dell'uomo ed è allo stesso posto delle membra del cavallo; testa e collo, busto, coscia e ginocchio (vedi linee tratteggiate).
Leonardo, era soprannominato"il nuovo Fidia", "Il maestro della geometria nel disegno" e considerato anche "il Platone" del Rinascimento e con questa scoperta fatta dagli esperti, viene dimostrata la sua segreta metodologia di lavoro utilizzata per arrivare alla perfezione assoluta di cui parlava Platone, e dunque alla tanto ricercata bellezza ideale.