Chi me lo ha fatto fare. Iscritta, pentita, alla fine non ne posso fare a meno. Virgin Active la forza di una comunity. Essere in forma é una necessità.
Vedo la tartaruga di Stefano Accorsi e la voglio pure io. Il suo fisico bestiale è frutto di un lavoro tosto che comincia all’alba di ogni mattina, si collega in videocall con il suo coach da dieci anni e comincia la routine nella sua attrezzatissima home gym, pesi, attrezzi, pancafit, curling machine per scolpire le fasce muscolari da Bronzo di Riace.
Mi decido, mi iscrivo pure io alla Virgin Active, il tempio del fitness su misura. Ci trovo gente di ogni età e fisicità, dai 15 agli 89 anni che suda, si contorce, soffre. Hanno un solo scopo, togliersi di dosso la “ruggine “ di una vita sedentaria
I perennials, un termine alla moda per indicare le persone che semplicemente non invecchiano, a cui è difficilissimo attribuire un’età. Stefano Accorsi è un felice testimonial della categoria.
Ci provo pure io. Ma la gamba più di tanto non si alza. Sembra che abbia una vita sua, autonoma dalla mia volontà che non è di ferro. Crack crack, non sono le castagne sgranocchianti è la mia cervicale.
Nadejda (italianizzata Nadia) é la regina delle coach di Virgin Cavour ( un Club Collection) esordisce mentre sono alle prese con pesi e bilancieri da sembrare una giocoliera da circo: “ Sorridete, perchè avete pagato per essere qui”. Nadia sembra essere di gomma, quando stesa sul tappetino, appoggia la fronte sulle ginocchia. La sua schiena è piatta come un tavolo, la mia invece é la gobba di un dromedario. "Quando sono triste devo ricordarmi di voi”, sorride Nadia. La sua ironia è la motivazione per cui sono lì a strappazzare i muscoli che chiedono pietà. Ultimi ritocchi con lo stretching e ci mette le mani in preghiera dietro la schiena: "Pregate che la lezione finisca presto”. Invece io vorrei che non finisse.
Ci provo anche con il movimento sexy della zumba, un po’ danza caraibica, un pò esercizio cardio che pompa il cuore. Ce la metto tutta per non fare brutta figura con Luca Cordani, sembra un attore, e come ancheggia sembra il Roberto Bolle del fitness. Sculetto pure io ma il risultato non é lo stesso.
Tiina Juurik, aveva 14 anni quando mise un cartello fuori la classe della sua scuola in Estonia: vuoi ballare come Jane Fonda? Erano gli anni dove se non facevi aerobica eri una sfigata… da allora Tiina non ha mai smesso di allenarsi. È uno dei pilastri della Virgin di Vittorio Emanuele, il salotto di Milano, incontri praticamente tutti. Tra un Cross Active e una classe Grid ( che non è un grido di dolore) incrocio il cugino Pierluigi Borlé che non vedevo da una vita e la mia ex compagna di scuola Paola Vivaldi, il volto storico di Canale 5. Anche se siamo delle schiappe (e io lo sono) il sorriso di Tiina ci incoraggia: ragazze siete bravissime. E ci sentiamo tutte ragazze. Anche la signora Nunzia Povia che ha 89 anni e la gamba se la mette dietro la testa, olé.
“Grazie di essere qui”, e si respira subito aria zen con Mattia Ferrua, che ti cambia subito l’umore della giornata in meglio. Maestro di yoga e di vita: dalla superficie alla profondità, respiro dopo respiro, dal Caos alla Luce. OM é il suo mantra. Conoscere i propri limiti e accettarli. E’ gettonassimo, lo inseguo da un club all’altro. Adesso sono alla Virgin di Corso Como, é la madre di tutti i Collection club. Devo fare un upgrade per avere accesso. Chiedo al mio Super Io che tende alla ritirata. OM. Mentre Mattia srotola il suo tappetino giallo con i chakra evidenziati ( lo voglio pure io) noi srotoliamo vertebra dopo vertebra per allungare la schiena. Ci mette in verticale, ci fa fare la grenouille, il cobra, l’albero, il cane a testa in giù e la luna crescente roteando sulla nostra testa, come fosse una mela, avambraccio destro infilato sotto il gomito sinistro, sono le nostre radici ben piantate. Si chiamano Asana e io mi sento un’asina. Ma sono anche il guerriero che non si arrende. OM.