Le Grande Guglia della Grande Milano a Urbano Cairo: le sue visioni trasformate in Action e la comunità del pensiero illuminista/scientifico gli consegna il più prestigioso dei premi meneghini
“Con Cairo si é smesso di buttare soldi”, é il merito che i dipendenti della RCS MediaGroup gli riconoscono. Il risultato di una formula visionaria ma con i piedi per terra e in pochi anni da conti ridotti al lumicino il bilancio é lievitato come un panettone.Cairo è uno che ha pensato in grande, ma non dentro le “mura” mentali. Perché il capitale umano ben speso porta a fare la “rivoluzione” delle idee.
Prima un flashback: Cairo neo/laureato, master alla Bocconi, ascolta alla radio Silvio Berlusconi che, alla sua maniera, lancia un appello ai giovani con buone idee di rivolgersi a lui direttamente. Urbano coglie l’occasione al volo davanti al muro di resistenza della segretaria riesce a ottenere un colloquio con Berlusconi. Adesso la “mitologia” urbana dice che per convincere Berlusconi disse: “Avrei talmente tanto da imparare da lei che sarei disposto a lavorare anche gratis”. Irresistibile offerta, Berlusconi strizza l’occhio e Cairo fu preso in prova come assistente personale. La prova deve essere andata bene, Berlusconi vede in lui una straordinaria capacità comunicativa e lo promuove responsabile dI PUBLITALIA, la raccolta pubblicitaria del gruppo. Aveva solo 26 anni.
Cairo sale sul palco della sala affrescata del Cenacolo del Museo della Scienza e Tecnica dedicato a Leonardo Da Vinci e continua la sua storia, un role model anche per le nuove generazioni, come dice la motivazione del Premio. “Da manager sentivo che l’azienda fosse anche un po’ mia. Non mi interessavano solo i numeri di Publitalia. Ma l’obiettivo era di farla crescere solida…” Nel ’96 Cairo non ha piu’ nulla da imparare da Berlusconi ( semmai il contrario), si mette in proprio e a 28 anni fonda la Cairo Pubblicità. Il resto é storia: diventa imprenditore di se stesso, editore e presidente del Torino Calcio. E la più grande tifosa “ultras” é stata proprio la mamma. Insieme al padre Giuseppe, ovviamente. Cairo è la famiglia, la forza del clan. Ad applaudire in prima fila i figli, quattro, e la moglie Mali, bella e stilosa, avvocato, impegnata nel sociale. Sostenitrice dell’Associazione “Gli Amici di Edoardo” che premia gli inediti di giovani aspiranti scrittori.
Urbano e Casa Corriere: un forum itinerante e diffuso del pensiero libero. A Napoli il 25 ottobre, Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno e Laura Valente inaugurano Casa Corriere Festival, una tre giorni di dibattiti e percorsi d’autore. Tema “Democrazia e Potere. I am not e Number”.
Gli studenti non sono numeri. Ce lo ricorda al Cenacolo meneghino,
Ferruccio De Bortoli, il Direttore storico: “Cairo incarna in pieno il concetto dell’innovazione. Milano con le sue 11 università, fra pubbliche e private, 120 mila studenti fra cui metà stranieri. Milano città circolare, progressista e generosa che consente a tutti di partecipare alle Grandi Sfide della vita. Un solo rischio che non diventi arrogante e vittima del suo stesso successo. E Trattiamoli bene questi studenti, saranno la classe dirigente del futuro”. Applausi.Le Grandi Guglie della Grande Milano, ideatore del Premio e anfitrione Roberto Poli con Daniela Mainini, Manuela Soffientini e Fiorenza Galli. E c’era tanta magnifica gente della Milano della finanza, della cultura. La Milano del futuro prossimo. Applausi. Bis.