Che esperienza straordinaria sul set con Roman Polanski. The Palace, una commedia grottesca che prende in giro il Jet Set
Un po’ Grand hotel Budapest, anzi meglio. Il gigante del cinema mondiale è nelle sale. Correte a vederlo
“Che esperienza straordinaria essere dirette da lui. Un grande maestro. Attento a ogni piccolo dettaglio. Diceva Dio si nasconde nei dettagli”. Madre e figlia sul set di The Palace, un’esperienza nell’esperienza. Insieme a un cast di prima grandezza: Fanny Ardant, Mickey Rourke, Oliver Masucci ( irpino, teutonico), Fortunato Cerlino Sydne Rome, Daniela Sabella dal set di Real House viver di Napoli.
“The Palace” è un omaggio al Grande Cinema. Commedia/brillante/grottesca, ambientata a Gstaad, eremo ad alta quota di riccanza e stravaganze di un jet set, “disarmato” mentre aleggia lo spettro del Millennium Bug. Siamo alla vigilia del Capodanno del 2000.
Polansky è letterale e teatralmente dannunziano fino all'ultimo dettaglio (la scarpa e gli occhiali abbandonati sotto ai tavoli tra le stelle filanti e i rifiuti del veglione, la vomitata fuori dal finestrino della limousine della moglie dell'ambasciatore, l'unica chiave esterna e quindi inservibile rimasta in mano dell'ambasciatore chiuso in una cassaforte dalla quale l'angelo sterminatore non lo farà più uscire) per spiegare quanto la vita dei ricchi sia continuamente in pericolo, insidiata dall'idiozia e dall'ingordigia.
Polanski ha appena compiuto 90 anni. Sempre carismatico, pensiero eclettico e multidirezionale. La sua età biologica non corrisponde per niente a quella anagrafica. La torta è magnifica, tante faccette di Roman, interpretate dai maitre patissier Piccinelli ( e lo sono dal 1862) oggi campioni italiani di cioccolato.
Perché Roman Polanski non ha diritto al diritto di oblio? Ovvio non mi riferisco al suo talento che rimane unico, straordinario che fanno di lui uno dei registi piu’ geniali del secolo. Faccio riferimento alla macchia orribile che si porta dietro come un’ombra, quello dell’abuso sessuale a una minorenne.
Certo entrarono in gioco le “seduzioni” facili di quel mondo di Hollywood di cui Roman era già una stella del firmamento. La tredicenne Samantha Gailey ( ne dimostrava molti di piu’) sognava anche lei un futuro da celebrity. Piu’ di lei lo sognava la madre che avrebbe spinto Samantha fra le braccia di Roman. Poi corse a denunciarlo.
Nel 1977 la giustizia americana accusò l'allora quarantatreenne Polanski di violenza nei confronti di Samantha Gailey. Il regista scontò 42 giorni di carcere, pago' la cauzione, chiese scusa alla ragazza, risarcimento milionario e
lasciò gli Stati Uniti per sempre. Samantha lo ha perdonato da subito e qualche mese fa insieme a suo marito sono andati a trovarlo a Parigi, non era la prima volta che si incontravano con Roman e Emmanuelle. Lei lo ha perdonato da subito ed è stata tra le prime ad augurarle: Buon compleanno Roman!
Invece sul capo di Roman ancora l’obsoleta condanna del tribunale di Los Angeles.
Noi vogliamo che Roman ritorni in Italia da uomo libero. Dove lo aspettano premi e riconoscimenti