Non si placano le polemiche per il Concerto di Liberato in piazza Plebiscito. A chi è piaciuto…malgrado tanti intoppi

Vivere la Napoli di Liberato Di Vito Punzi

Io e la mia ragazza Ilenia siamo partiti il  17 settembre da Bari.
Un concerto che aspettavamo da tanto tempo, attratti da una immensa voglia di assaporare quell’essenza pura di un cantante che per via della sua voce e delle sue canzoni ci ha da sempre affascinati.
Ci  aspettavamo  un viaggio tranquillo e senza intoppi; un’ aspettativa però lontana dalla realtà.
La mattina della nostra partenza abbiamo dovuto far fronte a svariati imprevisti come treni cancellati, ritardi dei mezzi sostitutivi e l’immenso traffico della città di Napoli dovuto alla simultaneità di due eventi di ampia rilevanza i quali: il concerto di Liberato e la festività del miracolo di San Gennaro.
 Non ci siamo persi d’animo e abbiamo cominciato ad apprezzare Napoli per quello che di bello veramente può offrire:  l’arte, il cibo e la meravigliosa gente del luogo. Ed è proprio dal confronto con quest’ultima che abbiamo compreso come questo grande evento musicale sia per loro tanto importante quanto complicato, in primo luogo per la loro serena quotidianità.
Un rapporto ambivalente, contraddistinto da felicità per la tanto attesa esibizione (tenutasi in tre date 16-17-18 settembre) di un artista che a Napoli è visto come un figlio, e scontento per una confusione quasi inaspettata e troppo duratura.
D’altra parte io e la mia ragazza abbiamo vissuto questa esperienza nel migliore dei modi, non trovando alcune problematiche con l’organizzazione dell’evento.
Inoltre questa serata è stata anche ricca di sorprese, infatti ha dato prima voce al giovane gruppo Thru Collected, e in seguito ha visto esibirsi alla console il duo musicale Las Winx; entrambe prestazioni degne di nota.
Subito dopo Liberato ha dato il via alla sua performance con  il brano “Guaglió” procedendo con un mix fantastico di brani di sua produzione e pezzi tipici napoletani molto noti. Un insieme di emozioni e ritmi differenti che hanno composto la ricetta perfetta per un pubblico esigente come quello napoletano. Liberato infatti non ha solamente colpito  a fondo nel cuore dei napoletani, ma anche di chi ha percorso chilometri per assistere a questo spettacolo unico nel suo genere.
Questo show ha regalato nuove vibrazioni e sensazioni a ragazzi provenienti da tutta Italia che si riflettono nelle parole di Liberato; come ad esempio i ragazzi che trascorrono i propri giorni nel carcere di Poggio Reale (davanti ai quali si é esibito la sera del 19 settembre).
Un’ artista che si esprime nel mistero della sua identità, in una Napoli che ha visto in lui un nuovo figlio d’arte pronto a diventare qualcuno, e che é ora tornato nella sua terra dopo aver portato ovunque l’armonia della lingua napoletana, conservando le tradizioni e rendendole innovative.
Un figlio di Napoli, cresciuto e diventato noto, con un solo scopo scritto nel suo diario; quello di difendere la sua città e mostrare a tutti quanto bella possa essere nonostante i suoi mille problemi.