Grande Napoli. Riapre la Feltrinelli. Finita la Lunga Attesa

Fila di ore per partecipare alla festa del libro. C’erano Erri De Luca, Maurizio De Giovanni e naturalmente Carlo Feltrinelli. In mezzo a tanta magnifica gente

"Mia madre ne sarebbe commossa. Vedere una fila kilometrica per entrare in libreria…” Carlo Feltrinelli, erede di un impero di libri, ricorda la madre Inge, un monumento dell’editoria non solo nazionale. 
Neanche durante la lunga festa dello scudetto si era vista una fila cosi’ lunga dal dirimpettaio Tim un bacio con selfie davanti alla Coppa dei campioni li’ esposta in bacheca. E parliamo di Piazza dei Martiri, la nostra Place Vendome, il salotto della città.  Nelle stesse ore in cui Napoli si infiammava per la grande apertura della Feltrinelli un balordo bruciava la Venere degli stracci, installazione di Pistoletto in pubblica piazza. E non una piazza qualsiasi, ma piazza Municipio. Praticamente davanti al balcone del sindaco. Se non sbaglio la piazza è presidiata 24h da camionette della Polizia. Complimenti al Prefetto Palomba. E ci avevano anche detto che era fatta di materiale ignifugo.  Se la polizia informatica ( e non solo)  fosse stata piu’ attenta, da giorni girava sui social una sorta di gara a chi le desse fuoco prima. Mentre il  Teatro San Carlo, il più antico al mondo, celebrava una chiusura di stagione strepitosa con La Patetica di jCajkovski e vola al Festival di Avignone. Ovviamente il nome della sinfonia è solo una coincidenza.
Ritorniamo al bello della Cultura: La storia  di famiglia è incorniciata nella galleria, the  Wall of Words. Tutto comincio’ nel 1957 su intuizione di Giangiacomo Feltrinelli, che due anni prima aveva fondato la casa editrice, apre a Pisa, vicino all’università la prima libreria che introduce il modello a libero servizio. Anno fortunato quel ’57 perchè Giangiacomo pubblica in anteprima mondiale il dottor Zivago di Boris Pasternak, censurato in Unione Sovietica. E’ stato il primo best seller dell’editoria mondiale. Nel 1958 pubblica il Gattopardo. Nel 1968 la casa editrice pubblica in anteprima mondiale Diario in Bolivia  di Ernesto Che Guevara e la prima traduzione internazionale di Cent’anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez.
Ad oggi ne sono oltre un centinaio spalmate in lungo e in largo. Solo a Napoli ce ne sono 5, compreso stazione e aeroporto e cerca una location al Vomero, quartiere in pieno rispolvero da intelletto/chic. Il ministro della Cultura  Gennaro Sangiuliano ne sarebbe proprio contento. Lui che ha fatto suo l’articolo 9 della Costituzione:  promuovere lo sviluppo e la conoscenza della cultura.
Il nuovo design di piazza dei Martiri regala al libro una piena centralità, con la presenza a scaffale di 42.000 titoli dislocati lungo tutta la superficie di vendita, di circa 1.200 metri quadri. Duemila invitati,  mille i libri acquistati. Tra i titoli più  Le regole dello Shangai di Erri De Luca e Una storia di Sara di Maurizio De Giovanni. La presenza degli scrittori/celebrities premia per il firma copie con selfie. 
Fra le novità: via i cd e i dvd ( roba obsoleta) e ritornano alla grande i vinili di cui Carlo è un grande collezionista. 
"Siano stati tremebondi, pensavamo che non aprisse più… Correva voce che al suo posto avrebbero fatto un garage o un supermercato” l’avvocato Leonardo Novelli si avvicina a Carlo. Sguardo stupito: “Perchè mai, anche la funicolare di Chiaia chiude per lavori e poi riapre…” Si, vabbè, ma si puo’ andare a piedi. Invece senza libri non si vive bene…”.


P.S. Nelle stesse ore in cui Napoli si infiammava per la grande apertura della Feltrinelli un balordo bruciava la Venere degli stracci, installazione di Pistoletto in pubblica piazza. E non una piazza qualsiasi, ma piazza Municipio. Praticamente davanti al balcone del sindaco. Se non sbaglio la piazza è presidiata 24h da camionette della Polizia.
Cosa dire, complimenti al Prefetto Palomba. 
 Se la polizia informatica ( e non solo)  fosse stata piu’ attenta, da giorni girava sui social una sorta di gara a chi le desse fuoco prima.