Riapre a Roma il ristorante La Pergola dello Chef Heinz Beck dopo una profonda ristrutturazione
L’unico ristorante 3 stelle Michelin della capitale all’interno del Rome Cavalieri si presenta con una nuova veste: il restyling affidato allo studio di architettura parigino Jouin-Manku
- Sette mesi di lavori per un progetto nato 5 anni fa: La Pergola di Heinz Beck, unico ristorante 3 stelle Michelin della capitale - all’interno del Rome Cavalieri Hilton Waldorf Astoria - è pronta a iniziare una nuova era. Dopo 30 anni di successi consolidati si prepara a vivere i prossimi 30 anni con una nuova veste senza perdere la sua identità, sempre attenta a celebrare la bellezza del territorio, della cultura e dell’ospitalità italiane.
Il restyling de La Pergola di Heinz Beck
Per il ristorante tristellato al nono piano del Rome Cavalieri, famoso per il suo affaccio esteso dalla collina di Monte Mario su tutta la “grande bellezza” fino ai lontani Castelli Romani, il rinnovamento degli interni e del terrazzo esterno è stato radicale. Dei sei progetti all’attenzione della famiglia proprietaria dell’hotel e di Heinz Beck la scelta è caduta sulla proposta firmata da Jouin-Manku, studio parigino di architettura e design fondato da Patrick Jouin e Sanjit Manku.
La sala della nuova Pergola è stata ridisegnata con linee leggere e armoniose mentre i colori sono quelli caldi e avvolgenti ispirati alle tonalità della Città Eterna che dal terrazzo de La Pergola può essere contemplata in tutta la sua magnificenza. I progettisti hanno voluto far entrare l’essenza di Roma all’interno delle sale del ristorante per offrire agli ospiti un’esperienza ancora più totalizzante dove il tangibile e l’intangibile si incontrano creando uno spazio unico. In questi nuovi ambienti, materiali come il travertino, l’alcantara, la terracotta e la seta si fondono creando un ambiente caldo ed accogliente. L’atmosfera è resa ancora più intima grazie alla luce che, attraverso il tessuto ondulato sul soffitto, illumina sottilmente tutte le aree del ristorante. Anche nella nuova veste trovano spazio pezzi della collezione d’arte privata del Rome Cavalieri, tra cui la serie rara di vetri Gallè e alcuni dipinti. La terrazza esterna ha acquistato più profondità e ampiezza ed è arredata con poltrone e tavoli su misura disegnati appositamente per La Pergola.
Gli architetti Jouin e Manku sono specialisti nell’interior design di hotel e ristoranti di alta gamma. Hanno progettato i locali di Alain Ducasse e sono attualmente impegnati nella ristrutturazione del Park Hyatt di Tokio, l’iconico hotel del film Lost in Translation.
Cambia totalmente anche la mise en place. La tavola si compone di molti elementi ideati e realizzati ah hoc: dai vasi di fiori in ceramica creati a mano da Madlen Ceramics, un’artista romana di Trastevere, ai sottopiatti di Feeling’s - il marchio francese specializzato nella produzione sartoriale di ceramica di Limoges – dal caratteristico motivo floreale a bassorilievo che si trova ricamato anche sulla seta delle pareti nelle nicchie della prima sala. Il disegno ad opera di Heinz Beck ritrae le erbe e le piante utilizzate in cucina. La posateria è stata attentamente selezionata con una linea per il salato e una per il dolce sempre ispirata al tema botanico.
Il nuovo menu de La Pergola
La nuova Pergola presenta un menù sensibilmente rinnovato. La filosofia è quella che da sempre rappresenta Heinz Beck, basata sui concetti di salute, benessere e cucina circolare con l’impiego al 100% delle materie prime in tutte le sue componenti, ma ora punta a una riduzione drastica degli scarti che in alcuni casi sarà totale.
Heinz Beck si è concentrato sul massimo utilizzo della materia prima attraverso processi biologici ed enzimatici già esistenti in natura con una forte attenzione al mondo vegetale ottenendo attraverso le ultime tecnologie sapori nuovi e sempre più intensi. Lo Chef aveva già da tempo iniziato a sostituire materie prime provenienti da coltivazioni intensive con prodotti da coltivazioni biodinamiche e rigenerative o spontanee e adesso si è focalizzato sulla preservazione di queste materie prime estremamente delicate e dalla vita breve. La mission è proporre una cucina salutare con piatti ispirati alla natura e rispettosi dell’ambiente. “La cena – spiega Heinz Beck – non finisce la sera stessa ma il giorno dopo quando ci svegliamo in perfetta forma”.
I nuovi piatti vogliono rappresentare anche la visione che lo Chef ha della convivialità Italiana: gli ospiti avranno la possibilità di iniziare il loro percorso con l’aperitivo, un susseguirsi di piatti che rappresenteranno un viaggio nelle tradizioni più antiche di cui il nostro territorio è ricco, dai sapori del mare a quelli della montagna anche attraverso i supporti scelti per il servizio, realizzati con materiali e pietre naturali provenienti da tutto il Paese.
Tra le specialità signature lo 0,1% che meglio rappresenta il messaggio dello Chef: molto spesso l'uomo tende a costruire e produrre risorse in maniera superflua senza porre la giusta attenzione a ciò che in natura già esiste. Il nome 0,1% è la percentuale dello spazio occupato dall'uomo rispetto alla biomassa mondiale che però impatta in modo dirompente sull’ambiente con materiali freddi e asettici. Nel piatto Beck affida la narrazione ad un sanpietrino - tipico cubo di porfido del lastricato delle vie di Roma- realizzato con un liofilizzato di pomodoro e carbone, che viene riassorbito dalla forza della natura, ovvero dalle erbe spontanee che lo circondano e che riconquistano il territorio occupato dall’uomo.
Non manca l’omaggio alla Città Eterna e alla sua storia millenaria con l’Agnello sull’Antica Appia che miscela sapientemente l’intensità della carne ovina con i legumi germoattivati, la cui disposizione nel piatto disegna il motivo del lastricato in basalto di una delle strade più belle e rappresentative della Città Eterna.