A Pitti Uomo la sartoria diventa funzionale in un sapiente mix fra artigianato e tecnologia

Eleganza discreta, colori sobri, capi versatili per business e tempo libero: i suggerimenti della moda uomo su cosa aggiungere al guardaroba della prossima stagione invernale

Il gentiluomo di città conferma il suo stile sartoriale, mixato con tecnica e tecnologia, combinati e in diversa misura dosati, nei guardaroba esposti dai marchi presenti alla 105esima edizione di Pitti Uomo, dedicata alla prossima stagione invernale, fiera di moda dove si riuniscono gli attori principali del settore a livello internazionale.

Partendo da una continua ricerca di materie prime nobili, egli va alla scoperta di come queste possono performare sul corpo e agevolare i movimenti ritmati sulla vita metropolitana e nel tempo libero, non più suddivisi da vincolati confini.

Il design, i dettagli, gli accorgimenti intelligenti e funzionali fanno la differenza sulla scelta, consapevole e personale, di cosa aggiungere al guardaroba di stagione.

I capi proposti non perdono il fascino lussuoso dell’artigianato, espresso con toni discreti e pragmatici e persino i colori restano sobri e neutri.

Anzi, acquisiscono altre qualità, dalle comodità stretch alla versatilità del double-face o di una intelligente capacità antipiega, agli insiemi coordinabili perfetti per ridurre gli spazi valigia dei globetrotter.

E se poi si riesce ad assicurare una barriera adeguata alle varie temperature e alle esigenze di stratificazione e una leggerezza nei pesi, si trovano sempre più ammiratori.

Sartoria e attitudine dinamica si accordano sempre di più perché un capo o un look possono essere adattati al campo lavorativo e agli altri impegni sociali e di divertimento.

Bomber, giacconi, maxicappotti, caban, spolverini e altri gusci protettivi sono l’emblema di una confluenza sinergica totale tra le necessità urbane e quelle del leisure, con una cifra sempre più tecnologica.

Il blazer mono e doppiopetto diventa il capo veloce e perfetto a questa diversificazione composita mentre l’abito resta un codice condiviso anche nella eleganza contemporanea.

I cardigan si portano spesso in pendant con la giacca che prende forme più generose o totalmente destrutturate addirittura ibridate con il mondo della camiceria.

Uno sfizio in più ce lo si toglie con il luxury knitwear ricco di geometrie e stampe e con gli accessori che possono dare una vera e propria personalità all’insieme.Brunello Cucinelli, Caruso, Cruciani, KNT di Kiton, Tombolini sono fra coloro che guidano la rilettura del vestire classico in una immagine disinvolta, consapevole e di ricerca.

Un esempio di insieme di KNT Kiton include un giubbotto in velluto a coste millerighe dalla vestibilità over, un cardigan dai bottoni logati e un pantalone jogger modello cargo realizzato in lana.

L’abito di Caruso si porta con la polo e il cappotto militare con elegante nonchalance e forte del prezioso contributo materico del lanificio Vitale Barberis Canonico, forte di una storia d’artigianato prestigiosa e di innovazioni come l’esclusiva lana Saxon Merino.

Sport ed eleganza fusi insieme nel progetto moda di Tombolini che predilige proporre le performance, dall’abito running a quello zero gravity, superleggeri e confortevoli nel vestire formale e accativanti per gli sportivi e gli amanti della innovazione.

Dalle esclusive località di vacanza alla città, l’eleganza sportiva ha decisa matrice di sartoria: i capi pensati per l’après-ski di tendenza diventano vere e proprie finezze di maestria italiana. I filati più pregiati delle lane e del cashmere si adattano alle variazioni termiche dell’ambiente alpino e di quello urbano e definiscono un nuovo e ultra chic design dello sport con capsule speciali come quelle di Cruciani e Brunello Cucinelli.

Funzionalità e comfort anche per i blazer doppiopetto di Capobianco, indossati con il caldo gilet trapuntato nello stesso tessuto laniero, le walker jacket e i bomber con interno in montone e piumino di Manzoni 24, dotati di davantino e cappuccio removibili.

La maglieria è sofisticazione pura, dai modelli di tradizione di Alpha Studio a quelli bohémien di Piacenza Cashmere, in una contemporanea reinterpretazione di un heritage di filati nobili e lavorazioni artigiane.

Il designer britannico Alan Scott (ex direttore creativo per Donna Karan e Loro Piana) presenta per la prima volta uno speciale cashmere stretch, realizzato in Italia in partnership con Ermes Ardizzone, utilizzando un brevetto della storica azienda tessile biellese e il savoir faire sartoriale nei capospalla di RWE srl. di Napoli.

Il pregio e il senso della funzione dirigono anche il comparto dei maestri dello stile nell’outwear con capi must-have che coniugano lusso, leggerezza e performance.

L’azienda della Famiglia Landi firma i giacconi i cappotti e gli imbottiti di Zerosettanta Studio (i reversibili e quelli con speciale membraba coibente o con davantini staccabili in tessuto tecnico) e i trench e montgomery de L’Impermeabile dotati tanto di know-how tecnico come eccellenti spalmature e cerature quanto di fascino retrò (modelli Dean, Bobby, Milton, Rudolph).

Con la consulenza del desinger Romano Ridolfi nasce anche una speciale linea Blue Label che amplia la proposta con doppio petto, giacche da campo e camicie militari.

Il saper fare tecnico di Herno si applica anch’esso dai capi per l’outwear a completi business e maglieria lusso, tutti tecno-performanti mentre il progetto speciale Fay Archive riporta il marchio alle sue origini workwear.

Fra gli accessori sono da segnalare i nuovi cappelli Borsalino in feltro waterproof e i modelli rain system realizzati con tessuti Loro Piana dalle proprietà antimacchia, antigoccia e antivento, accanto a caldi pezzi in lana e cashmere.

E un nuova gemma manifatturiera in terra Roero, patrimonio dell’Unesco, fa il suo esordio a Pitti Uomo con una collezione di borse firmate Alberto Olivero, nuovo luxury leather design brand italiano fondato nel 2022 dall’omonimo designer.