Milano Fashion Week: sexyness e femminilità raccontate da più stili e punti di vista
Dodici marchi moda da tenere d’occhio per provare nuovi look sexy e creativi.
Alessandro Dell’Acqua, direttore creativo di N.21, si emoziona quando racconta del perché ha pensato a Napoli come immaginario di questa collezione sexy e femminile dedicata alla prossima primavera-estate 2024.
“Non ho paura di usare i cliché e di elaborarli, perchè per me Napoli non è solo un’esperienza ma rappresenta le mie origini. In questa città tutto si sovrappone e diviene un immaginario perfetto per una collezione leggera, aerea, ottimista. Ho messo insieme l’animo aristocratico e quello popolano, la cultura e la carnalità, la finta moralità e la sfacciata sensualità al naturale. Nel mix di tutte le contraddizioni locali nascono gli effetti trompe l’oeil della forma e di una serie di tessuti e materiali che ho utilizzato fuori contesto”.
Le longuette couture, gli abiti sottoveste di veletta e paillettes e quelli neri bon ton, il cardigan abbinato al reggiseno o le giacche portate sopra i boxeur di raso sono alcuni dei suggerimenti dello stilista, fra i più amati dal fashion web.
Un altro aspetto della personalizzazione del femminile lo propone l’etichetta MM6 Maison Martin Margiela, partendo da un dna workwear per poi manipolarlo in un'ampia ma coerente gamma di possibilità.
Ecco nuove reinterpretazioni di indumenti fondamentali come il grembiule da artigiano e il camice da laboratorio o l’utilizzo non solo funzionale delle tasche. Interessante anche l’accredito di una sartoria personalizzata in base al corpo: gilet molto lunghi, giacche sartoriali estese e pantaloni fluidi e abbondanti, tutto per essere indossato in diversi modi.
Micro e macro pois, oblò, cuori, fiocchi e fiori, decorano ball dress, top, pantaloni e altre proposte della sfilata di Vivetta Ponti, couturier che fa della lavorazione e del dettaglio il punto focale della seduzione di un abito e di un accessorio.
Il brand Vivetta nato nel 2009 si ispira all’art decò, al design, agli oggetti d’antiquariato, ai giocattoli vintage e agli animali domestici, reinterpretati nel suo guardaroba bon ton con poesia, ironia, romanticismo e un tocco di surrealismo e di eccentricità.
Antonio Marras è un altro designer che pensa alla moda come a un linguaggio visuale e scenico, usato per raccontare le tradizioni artigiane, il cinema e le arti e i mestieri in generale. Per questa stagione, l’interprete dell’abito è una diva hollywoodiana e chi si vuol calare in essa.
Vestiti costruiti con i dettami dell’alta moda, caftani e vestaglie evanescenti, tailleur sartoriali maschili strizzati in vita, gonne e camicie decorate con macramè, perline, ruches, e mazzi di rose posati su abiti e corsetti sensuali e trasparenti.
Il brand Jil Sander, sotto la guida artistica di Lucie e Luke Meier, continua a proporre e giocare con gli archetipi dell'abbigliamento femminile che si interscambiano con quelli maschili.
Fondendo sartorialità e tecnologia industriale, i look rispecchiano i veloci cambiamenti in atto e rivisitano i classici (cappotti, vestiti, abiti, giacche, grembiuli, trench, tuniche, uniformi) nei nuovi linguaggi dell’oggi. Architettonici e scultorei eppure visivamente minimali, diventano lo specchio preciso delle nuove divise metropolitane d’avanguardia.
Un occhio attento allo streetstyle contemporaneo è quello di DKNY, linea giovane vicina alla omonima Donna Karan, guidata dal Gruppo G-III (che ha un portoflio di oltre 30 marchi in licenza e di proprietà su scala globale, citando ad esempio Karl Lagerfeld, Calvin Klein e Tommy Hilfiger).
Si indossa l’energia di New York in questa prima collezione europea, chiamata appunto The Heart of NY, dinamica e vibrante. La capsule urbana e sportiva è ricca di grafiche e pezzi chiave in stile anni Novanta: giacche e gonne in denim, gilet e capispalla trapuntati, bomber, cappelli e altri accessori giocosi.
Il marchio glam The Attico, lanciato nel 2016 da Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini, sfila per la prima volta nel calendario di Camera della Moda durante la Milano Fashion Week, ampliando il suo audience di nicchia anche grazie all’entrata del fondo Archive, controllato da Remo Ruffini, che possiede ora il 49% del brand.
I look sono sempre audaci e contemporanei, declinati per il giorno e per la sera, alcuni già pronti da ordinare in negozio (ne hanno 250 nel mondo) e online. Pantaloni cargo oversize e maglieria, abiti dai tagli sexy e nude look, pellicce e completi dalle spalle decise.
Altro giovanissimo, il marchio Des Phemmes compie tre anni dall’esordio, sotto la guida creativa di Salvo Rizza. Le sue ragazze glamour e leziose amano gli abiti e le gonne ricamate, con le paillettes o i cristalli, i boxer maschili, le mini giacche e i twinset con sotto il reggiseno, un top o una camicia sbottonata, pensando alle stratificazioni per diversi stili e styling.
Sempre frizzante nelle sue stampe e fantasie, l’etichetta LaDoubleJ creata dall’americana J.J. Martin punta su tessuti inediti e trame vintage che, per questa stagione, volgono lo sguardo alla Spagna. Lo street casting di modelle intrepreta il guardaroba gioioso in un Crazy Carousel in piazza, dove potersi immedesimare dal vivo in quelle silhouette sensuali ed eleganti.
C’è chi preferisce romantiche rouches o i merletti macramè, chi le minigonne, oppure le gonne lunghe e i pantaloncini Torero, progettati per essere indossati insieme o a strati con i pezzi del proprio guardaroba.
Dopo aver appena concluso un co-branding con il marchio di calzature Les Italiennes, lo stilista e influencer Alessandro Enriquez lancia la sua omonima capsule di abiti per la prossima primavera ed estate inseguendo il mito della Sirena e dei luoghi cari a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel paese di Palma di Montechiaro, in Sicilia.
I colori brillanti e le fantasie marine, accompagnate da dettagli con frange e ricami, accendono vestiti e caftani, minigonne e camicie modello bowling, pantaloni svasati e gonne lunghe in duchesse.
Tra antico e futuro, la designer di Ricostru, la cinese Rico Manchit Au, fa una narrazione dei costumi ispiratiall'Antica Via del Tè e dei Cavalli, una lunga e affascinante marcia di 10.000 miglia, interpretata da eroine romantiche. I materiali sintetici ed ecologici riproducono texture con piastrelle screziate e nuance patinate, vere e proprie divise da moderna guerriera dell’antico sentiero.
Nel cuore delle 5Vie di Milano, lo showroom di Laneus aperto da Antonella Bartoletti e Alessandro Spinapermette al pubblico di osservare quanto intrecciare il pregiato filato con un tocco glamour può dare vita a dei capi speciali, che magari mancano nel proprio guardaroba. Un debutto anche questo, durante la Milano Fashion Week, che porta contemporaneamente l’energia del sole della West Coast e di Los Angeles e le lavorazioni speciali di questo materiale naturale e poliedrico.