Milano Fashion Week: Etro nuova tradizione, fra artigianalità e creatività allegorica.

Marco De Vincenzo parte dalle allegorie del 1600 per condensare pensiero e immagine e la sua personificazione e rappresentazione di moda.

Il percorso di Etro è New Tradition, somma di sapienza artigianale e sperimentazione creativa contemporanea.

Alla guida Marco De Vincenzo, che da qualche stagione ha il sostanzioso compito di valorizzare al meglio i materiali e le stoffe di grande pregio, i disegni originali, le colorazioni innovative e gli accessori di una Maison che da sempre ne ha fatto una cifra identitaria pregiata e onorata, estesa in un più ampio concetto di lifestyle allargato.

Come riportare tutta questa sapiente e rinomata artigianalità ad una modernità costantemente aggiornata e fruibile per tutte le generazioni è davvero un compito encomiabile, specialmente quando si tratta del guardaroba maschile.

Le collezioni uomo Etro, miscela di estro e classicità, elaborano la quotidianità attraverso nuove costruzioni, inediti contenuti stilistici e il linguaggio dei disegni, dei segni e dei motivi, spesso simbolici.

"Questa collezione primavera-estate 2024 nasce dal ritrovamento di un vecchio libro di allegorie del XVII secolo – dichiara De Vincenzo. - C'è sempre stata questa necessità umana di condensare il pensiero in un'immagine, come oggi lo si fa su Instagram e ieri lo si faceva con le allegorie. Questo libro per me è stato la scintilla".

Come il sorgere del sole all’improvviso, set design nella sala sfilata (e dipinto su alcuni look indossati dai modelli).

In che modo un libro che raccoglie rappresentazioni anonime di allegorie, trovato per puro caso in una vecchia libreria della città di Messina, si rapporta al momento presente, e alla moda in particolare?

Durante una visita nella sua città natale, lo stilista si è imbattuto all’improvviso in una copia dell’Iconologia di Cesare Ripa, un repertorio seicentesco ricco di immagini allegoriche raffiguranti virtù, qualità, vizi, attivando un viaggio tra arcani esoterici e rappresentazioni cariche di significati nascosti.

Una facile comparazione coi meme, i post, le gif e persino i tiktok e altri modi nei quali le immagini comunicano pensieri non verbali o si prestano a dire qualcos’altro.

Simbolismi e sacralità sono i decori che fissano messaggi di bellezza, eternità, tenacità e lussuria sui capi che sfilano in totale e comoda fluidità, in modo da fissare l’attenzione non solo su una immagine che fugge dopo pochi secondi ma sul corpo, indossata e vissuta.

Protagonisti, blazer generosi, comodi abiti e completi pijama, camicie di seta o in stile bowling, maglioni, casacche e canotte sportive, ampi bermuda e pantaloni con pinces, oltre a pezzi speciali come la tuta, il cardigan, i lunghi soprabiti e le speciali coperte-tappeti trasformate in cappotti.

Il dettaglio e il decoro aggiunge lustro a quello che ama di più la moda, personificazione e rappresentazione: intarsi, lurex, jaquard, artigianali lavorazioni, riprese anche sugli accessori.