Pitti Uomo 104: Il Workwear di lusso della Maison Fendi

Una nuova factory in Toscana, la scuola dei mestieri e il riconoscimento internazionale Leed Platinum per la sostenibilità energetica ed ecologica.

Si chiama Fendi Factory di Capannuccia, il nuovo polo di eccellenza manifatturiera inaugurato a Bagno a Ripoli (Firenze) in Toscana durante la manifestazione di Pitti Uomo.

Un centro di progettazione e produzione pellettiera, una scuola di mestieri e un ulteriore spazio di rappresentanza della Maison Fendi, parte del Gruppo Lvmh.

E’ stata proprio Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e menswear, ad accogliere gli ospiti e poi sfilare dopo i capi della collezione uomo insieme alle maestranze vestite in divisa workwear elegante e stilosa.

Un luogo e un evento simbolici per il pubblico nostrano e soprattutto internazionale che ha potuto godere dei meticolosi passaggi di creazione e finitura delle borse icona prodotti dai gesti diretti degli artigiani, posti al centro della scena, principali attori di mestieri che il nostro Paese ha davvero bisogno di preservare e far ammirare.

All’interno dell’innovativo polo per la pelletteria destinato alla creatività, allo sviluppo, all’innovazione e alla produzione, ci sono anche le sale dove fare formazione, in modo che i talenti possano crescere ed essere tramandati da una generazione all’altra.

Serge Brunschwig, presidente e ceo Fendi, omaggia agli addetti ai lavori in anteprima questo sguardo dall’interno del fantastico recupero architettonico e del nuovo corso dato all’ex Fornace Brunelleschi, 30.000 metri quadri circondati da un paesaggio naturale di otto ettari con settecento piante di ulivo, altrettanto curato nel design e nel dialogo fra umano e ambiente.

La firma è dello studio di architettura Piuarch di Milano in coordinamento con il Dipartimento di Architettura di Fendi.

Tutto il progetto è partito a favore della sostenibilità, ambientale, energetica, sociale, tanto da ottenere la prestigiosa certificazione Leed Platinum: Leadership in Energy and Environmental Design, il sistema americano per classificare efficienza energetica e impronta ecologica degli edifici.

Pare che l’investimento abbia una base di 50milioni di euro e una capacità attuale di circa 400 lavoratori, da raddoppiare nel breve futuro.

Introduce Brunschwig:L’Italia è sinonimo di tradizione, storia, bellezza e soprattutto di eccellenza. Per questo motivo vogliamo investire nel Made in Italy e nei principi fondamentali dell'artigianato, del savoir-faire e l’importanza del fatto a mano. Competenza e innovazione sono elementi che sostengono il marketing e la nostra cultura aziendale. Con il marchio Fendi possiamo valorizzare e trasmettere queste qualità fondamentali alle prossime generazioni, in modo che come noi siano orgogliose delle loro radici, così come possiamo offrire ai nostri lavoratori un ambiente davvero sostenibile”.

In alcune delle sale laboratorio centrali, circondate da enormi vetrate che dialogano con il verde esterno, sfilano in tutta la loro maestria artigianale i capi da uomo per la prossima primavera-estate 2024.

Modellistica, cuciture, lavorazioni e gli stessi utensili usati per crearli ad arte diventano le fonti di ispirazione di questa moda workwear che vede addosso ai modelli il continuum di ciò che gli artigiani mettono in pratica da vivo circondando la sala e il parterre della sfilata.

Un popolo di abili artisti che Silvia Venturini Fendi accompagna nel gran finale agli applausi della platea.

E tutti siamo invitati a portare questo lussuoso stile da artigiano, che declina il grembiule, la camicia e il pantalone da lavoro in nuove variazioni grintose urbane ed anche sensuali da sera.

Indispensabili le tasche con gli attrezzi del mestiere, le cuciture segnate a vista, i nastri del sarto e altri piccoli o grandi dettagli che dalle lavorazioni interne sono ora ben visibili e ingigantiti protagonisti.

Non ultimi gli accessori, in primis le borse iconiche (modelli Baguette, Pekaboo, Tote) dai nomi significativi per ogni appassionato modaiolo.