Louis Vuitton, stupor mundi, sfila a Seul. Una griffe che va ben oltre un marchio di moda e si fa re Mida della comunicazione globale.

I big  della moda sono entrati a gamba tesa nel design. Louis Vuitton la tende piu’ degli altri.  Il baule LV disegnato da Marc Newson si fa opera d’arte, basta a se stesso, al di la’ della sua funzionalità. Quello che si vede alla Design week oggi, domani entrerà nelle nostre case, alcuni oggetti passeranno,  altri diventano un must to have. Come si fa a diventare un’icon?  Bisogna saperlo comunicare globalmente. Nel team creativo LV  esiste un ponte progettual/sinergico, è sempre un successo di squadra, mai solo del singolo.
E se il buongiorno si vede dal mattino, sabato 29 aprile, ore 9.43,  mentre mezzo mondo festeggiava il lungo ponte del primo maggio, dalla solerte Eleonora Ursini, resposanbile dell' ufficio stampa, ricevevo l’email con il link della meravigliosa sfilata.
E intanto monsieur Arnault, fondatore e capo del colosso del lusso LVMH è l’uomo piu ricco del mondo ( insieme alla altra francese Francoise Bettencourt Meyers, erede dei cosmetici L’Oreal… una ha ereditato, l’altro ha creato dal nulla). Voilà la difference. E intanto il made in Italy continua a perdere terreno…
Ogni sfilata LV è un evento magico, il mondo della moda si inchina al museo Louvre dove sfila la collezione. Poi show itineranti per il mondo: si vola a San Diego nell’avveniristico Salk Institute. E l’ultima a Seul. La prossima avrà come palcoscenico l’Isola Bella. Le collezioni sembrano essere ispirate dal luogo, dalla luce… 
E cosi’ lungo il “avveneristico”, un ponte sommergibile GanGnam ( lo ricordate il tormentone virale del rapper coreano Gangnam style ispirato al quartiere piu’ lussuoso della città) a Ganbuk sfila la collezione Louis Vuitton che è una storia di passaggi. La regia dello show è affidata a Hwang Dang-Hyuk, il visionario regista di Squid Games. La serie di Netflix che prima di diventare cult era stata respinta per 10 anni. Come insegnamento che nella vitta ci vuole tenacia, tenacia e ancora tenacia. Hwand, adesso da Roi soleil contemporaneo avvolge lo spettatore in un fantastico di luci e illusioni acquatiche.
 Da un ‘immagine al ricordo, dalla scoperta all’innovazione. Un flusso creativo che parte dalle fondamenta stesse della maison. Agli albori del secolo scorso faceva valigie e bauli, una filosofia di viaggio applicata all’eleganza, oggi fanno praticamente tutto. Oggi è il top vestirsi LV, indossare un occhiale LV,  un gioiello LV, sedersi alla patisserie  parigina LV è il massimo dello chiccheria.