Giuseppe Conte a Beirut: 'Il Libano può contare sull'Italia'

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è recato sul luogo dove, poco più di un mese fa, ebbe luogo la terribile esplosione. Conte: "L'Italia continuerà a dare un forte sostegno per la stabilità e per la crescita socio-economica del Libano".

Sembrava uno scenario di guerra quello che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha visto quando si è recato in visita a Beirut, in Libano. Il porto, luogo dove è avvenuta l'esplosione di 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio provocando quasi duecento morti, 7 mila feriti e 300 mila sfollati, è ormai ridotto in macerie.

Ad accogliere il Presidente italiano il colonnello Youssef Haydar, Comandante del Reggimento Genio Lavori Pubblici, che ha fornito al Premier maggiori dettagli sulla tragedia. "La mia visita vuole confermare la storica amicizia e vicinanza dell'Italia soprattutto in questo momento, dopo la tragica esplosione del 4 agosto scorso. Esprimo il sincero cordoglio del governo e di tutta la comunità nazionale al popolo libanese, per un evento che ha scosso l'intera comunità internazionale". Sono queste le parole con cui il Capo del governo ha spiegato il motivo della sua visita in Libano.

Dopo essere stato sul luogo della tragedia, il premier Conte si è recato sulla nave San Giusto, salpata da Brindisi e arrivata al porto di Beirut il 23 agosto scorso per prestare aiuto alla popolazione colpita. I Medici, i militari e gli uomini dell'esercito presenti a bordo prestano fede al motto della nave che, scritto su una targa, cita una frase in dialetto triestino: "Coragio no manca co' semo nel giusto" ("il coraggio non può e non deve mancare quando ci si batte per una giusta causa"). Giuseppe Conte ha poi voluto fermarsi ad omaggiare le vittime dell'esplosione nel luogo in cui è iniziata la costruzione del monumento memoriale in ricordo delle persone scomparse.

Esplosione Beirut, Conte: "L'Italia subito è stata in prima linea e continuerà ad esserlo"

Il Presidente del Consiglio ha proseguito la sua visita recandosi nel palazzo presidenziale di Beirut dove ha incontrato il presidente della Repubblica libanese Michel Aoun. "C'è un'antichissima tradizione di rapporti intensissimi, legami rinsaldati da intense cooperazione che vanno avanti da molti anni, un legame che si è ravvivato ancor più in questo momento di emergenza. L'Italia subito è stata in prima linea e continuerà ad esserlo per rispondere alla fase dell'emergenza e anche a quella più complessa della ricostruzione". Con queste parole il Premier ha voluto rassicurare il Presidente libanese sul supporto che riceverà dall'Italia. "Il nostro Paese continuerà a dare un forte sostegno per la stabilità e per la crescita socio-economica del Libano. Il Libano può contare sull'Italia e il ruolo che l'Italia rivestirà anche in seno all'Ue nella comunità internazionale per dare un contributo per raggiungere questo risultato", ha ribadito Conte.

Beirut, Giuseppe Conte: "C'è bisogno di un governo che si occupi della ricostruzione e che avvii riforme"

"Questo è il momento di rimboccarsi le maniche e guardare avanti nonostante la tragedia e la forte sofferenza. Il Libano ha diritto a un futuro di pace e prosperità, ma ha anche il dovere di costruire al più presto questo percorso. L'Italia ha profondo rispetto della sovranità libanese, rimarrà al suo fianco auspicando che si possa formare al più presto un governo che si occupi della ricostruzione e che avvi al più presto le riforme". E' stato questo l'augurio che il Presidente Conte si è sentito di fare a questa terra afflitta. Il Premier ha sottolineato che quella che aspetta al Libano è "una sfida impegnativa, ma a portata di mano, se le autorità libanesi si impegneranno tutte in un processo di rinnovamento della governance". Conte ha poi incontrato il Presidente del Consiglio dimissionario della Repubblica libanese, Hassan Diab. Subito dopo ha avuto luogo il colloquio con il presidente del Consiglio incaricato, Mustapha Adib.

In seguito agli incontri con le autorità libanesi, Giuseppe Conte ha raggiunto la sede dell’ambasciata italiana a Beirut per incontrare alcuni rappresentanti della società civile e si è recato all’ospedale da campo allestito dai militari italiani al campus universitario di Hadat.